Debiti INPS: a cosa si riferiscono e come si rateizzano

Cosa sono i debiti INPS? Come pagarli e quando vanno in prescrizione

I debiti INPS generalmente sorgono quando si accumula un ritardo nel pagamento dei contributi previdenziali. Per i titolari di partita IVA o datori di lavoro, pagare regolarmente i contributi INPS, per se stessi e per eventuali dipendenti, è obbligo per legge. Può succedere a volte di non avere la possibilità di sanare il pagamento, per problemi economici o per dimenticanza. In questo articolo vedremo cosa comporta contrarre un debito con l’Istituto di Previdenza Sociale, come ripagarlo e scoprire quali sono i debiti INPS rateizzabili.

Che succede se hai debiti INPS

Avere debiti INPS può avere una ripercussione diretta sulla percezione della pensione: il debito può comportare il blocco o il pignoramento della pensione. Bisogna premettere che sono necessari almeno venti anni di contributi versati per maturare la pensione. Nella richiesta per il suo ottenimento, è importante non aver contratto debiti con l’INPS negli ultimi cinque anni. Sebbene la pensione spetti di diritto, l’istituto potrebbe provvedere al recupero della cifra, erogando la pensione al netto del pignoramento del quinto, ogni mese fino a completa estinzione del debito maturato dal pensionato. Ricordiamo che per legge la pensione non può subire pignoramenti per intero, ma solo per la parte eccedente il minimo vitale: dal 2021 per una cifra pari all’assegno sociale, ossia 460 €. Ciò che resta della somma erogata a titolo pensione, può essere pignorata fino al 20%. Presto detto, una pensione molto bassa non può subire pignoramento. Chi non possiede beni o altri redditi e percepisce soltanto l’assegno sociale, non dovrà ripagare il debito INPS.

Come pagare i debiti INPS

L’Istituto per la Previdenza sociale, quando riscontra la presenza di un debito, invia una notifica di pagamento presso il domicilio di residenza dell’interessato. La cifra, se risalente a non più di cinque anni dalla contrazione del debito, può essere pagata immediatamente oppure può essere rateizzata. Se si tratta di debiti ereditati o molto vecchi, può essere già entrata in vigore la prescrizione: vedremo a breve di cosa si tratta.

Come rateizzare i debiti INPS

Se non si può procedere con la prescrizione e non si ha la possibilità di saldare l’intera cifra, è possibile richiedere la rateizzazione del debito, presso il sito dell’INPS o i suoi uffici fisici. Le rate saranno mensili, solitamente 24. La rateizzazione può prolungarsi fino a 36 rate in presenza di particolari eventi esterni imprevisti, quali:
– calamità naturali come terremoti, uragani, allagamenti;
– carenza di liquidità dovuta alla mancata ricezione di credito dallo Stato o enti pubblici;
– procedure concorsuali in atto, volte a determinare la crisi d’impresa;
– riorganizzazione aziendale, cambio di società, ristrutturazione o crisi aziendale;
trasmissione agli eredi di tutti i debiti INPS;
– carenza di liquidità dovute a difficoltà territoriali o settoriali conclamate, come la recente pandemia.
È prevista un’ulteriore deroga al pagamento delle rate, fino a 60, se vi è un’effettiva incertezza dell’obbligo contributivo o attività dolosa di un terzo (un esempio può essere dichiarare un socio come incaricato del pagamento delle indennità INPS a sua insaputa).
In caso il richiedente abbia un reddito basso le rate a saldare il debito verranno prolungate a 120. Se è in atto l’erogazione della pensione, la rateizzazione dei debiti INPS avviene già in automatico senza che il beneficiario presenti alcuna richiesta.

Sospensione e rateizzazione straordinaria contributi INPS

Durante le emergenze come quella del Covid-19, lo Stato, per agevolare le aziende, ha previsto una sospensione agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali, nell’anno 2020. In seguito, senza costi o oneri aggiuntivi, è stata data la possibilità di pagare le cifre sospese in forma unica o rateizzata, organizzata in questo modo: 50% della cifra stabilita da pagare subito o suddivisa in quattro mensilità; il restante 50% mediante rateizzazione senza aggiunta di interessi, fino a un massimo di 24 rate a partire dal 16 Gennaio 2021. Possono essere rateizzati tutti i debiti delle gestioni INPS:
– datori di lavoro con dipendenti a carico;
– lavoratori autonomi;
– lavoratori autonomi agricoli;
– datori di lavoro agricoli con dipendenti a carico;
– committenti co.co.co;
– professionisti che operano nella gestione separata;
– lavoratori dello spettacolo;
– dipendenti pubblici;
– sportivi professionisti.

Come non pagare i debiti previdenziali: come funziona prescrizione debiti INPS

Prima di addentrarci nell’ambito della prescrizione, è importante capire una distinzione fondamentale tra due concetti:
– la prescrizione causa l’estinzione di un diritto, senza poterne più usufruire, per il suo mancato esercizio per esempio in un arco di tempo prestabilito. La legge prevede che ogni diritto abbia un tempo esatto durante il quale può essere esercitato, oltre il quale questo si estingue:
– la decadenza, consiste nella perdita della possibilità di esercitare un diritto, oltre il suo termine prestabilito, al di là di ogni altro fattore.
Se sono trascorsi più di 5 anni dall’ultima notifica di pagamento, la Corte di Cassazione, in una sentenza del 2019, ha previsto la prescrizione del debito. La prescrizione debiti INPS avviene esattamente dopo 5 anni dall’ultima notifica di pagamento ricevuta. In questa condizione, i giudici della Cassazione hanno determinato che l’Ente non potrà trattenere o chiedere la riscossione della cifra in alcun modo. È molto importante controllare sempre lo stato di prescrizione dei debiti, come nel caso di un debito ereditario o molto vecchio, poiché chi effettua spontaneamente il saldo di un debito prescritto non può chiedere il rimborso.
La rateizzazione non è l’unica strada percorribile in caso di debito INPS: un professionista nella gestione dei debiti saprà indicarti il percorso migliore da intraprendere per risparmiare e risolvere la situazione al meglio. Essere tempestivi nel risolvere situazioni di questo genere è il primo passo per incappare in minori problemi e risolvere tutto in fretta. Ricordiamo che avere un debito con l’INPS può vedere la riduzione della propria pensione. Se ricevi un avviso di pagamento e vuoi accertarti che non ci sia in atto una prescrizione, puoi opporti al pagamento affidandoti ad esperti, i quali entro 40 giorni dalla ricezione dell’avviso invieranno la richiesta di prescrizione dei debiti verso l’inps alla sezione lavoro del Tribunale Ordinario. Se il pagamento dei debiti viene richiesto dall’ Agenzia delle entrate è possibile ricorrere all’opzione ‘saldo e stralcio’ oppure richiedere un accordo per il pagamento e riconquistare la propria situazione finanziaria con un bel risparmio.