Guida pratica per l’assicurazione professionale da odontoiatra

Nel 2017 il DDL GELLI ha introdotto l’obbligo di assicurazione per tutti i professionisti del settore sanitario, odontoiatri compresi: anche i medici che sono dipendenti di strutture sanitarie. Tutti i medici, indipendentemente dalla loro specializzazione, devono quindi stipulare una polizza assicurativa adeguata che offra una tutela specifica per le diverse situazioni.

In questo modo, si eviterà di rischiare sanzioni e varie problematiche con cui, purtroppo, ci si potrebbe ritrovare a seguito di un errore commesso durante lo svolgimento della propria attività professionale.

E’ opportuno quindi che sia i titolari di uno studio dentistico, sia i professionisti (dentisti o igienisti) che operano al loro interno, stipulino una polizza che sia effettivamente adeguata alle proprie necessità.

Come scegliere la migliore assicurazione professionale odontoiatra

Tipologia di copertura assicurativa

In primis, è bene stabilire quale tipologia di copertura assicurativa è quella più adeguata in base all’attività professionale svolta.

Infatti, esistono due tipologie di responsabilità professionale che richiedono polizze assicurative differenti.

La responsabilità professionale contrattuale, che si applica quando il dentista esercita presso il proprio studio o comunque intrattiene un rapporto contrattuale diretto con il paziente. In questo caso occorre un’assicurazione che copra colpa lieve e colpa grave: cioè una polizza rc professionale classica da odontoiatra.

Invece, la responsabilità professionale di tipo extracontrattuale riguarda quei casi in cui il medico lavora appoggiandosi a strutture di terzi con pazienti non procurati da lui stesso e richiede la stipula di una polizza solo per colpa grave. In questo caso, se il paziente eserciterà una richiesta danni si rivolgerà al titolare dello studio, il quale, se ravviserà gli estremi di condotta da colpa grave da parte del dentista che ha svolto la professione, potrà effettuare rivalsa verso lo stesso.

Quando si parla di assicurazione professionale per odontoiatra è consigliato scegliere formule che includono anche la tutela legale per coprire eventuali spese processuali sia ambito civile extracontrattuale che penale.

Una polizza deve offrire una copertura concreta

Inoltre, quando si valuta la stipula di un’assicurazione professionale da odontoiatra è bene orientarsi verso soluzioni ben strutturate che siano davvero in grado di offrire una copertura concreta.

La franchigia, ovvero l’importo fisso e predeterminato che resta a carico dell’assicurato in caso di danni risarcibili, è sicuramente uno dei fattori meno importanti: 500 euro di franchigia non ci cambieranno la vita. E’ importante invece che la polizza si attivi e non abbia clausola che ne impediscono l’efficacia.

L’importanza del confronto tra le polizze

È sempre opportuno mettere a confronto alcune proposte assicurative in modo da valutare facilmente i pro e i contro di ogni offerta. Il modo più veloce e semplice è quello di rivolgersi a intermediari plurimandatari specializzati, come Rc Medici, che sottopongono già loro stessi, in sede di preventivo, dei confronti tra le proprie offerte.

Molto spesso, magari, si tende a scegliere l’assicurazione professionale con il premio più basso, senza tener conto dell’effettiva validità della polizza stessa e di eventuali limitazioni alla copertura.

Un altro fattore da valutare per scegliere l’assicurazione professionale da odontoiatra è affidarsi a compagnie solide, con un capitale sociale rilevante che siano riconosciute a livello nazionale. Meglio evitare compagnie che sono note in Italia per respingere tutti i sinistri.

Affidarsi a un consulente esperto

È difficile scegliere la polizza assicurativa più adatta senza affidarsi a un consulente esperto. Anche questo può fare la differenza quando si deve stipulare la polizza migliore perché, con la sua professionalità, aiuterà a trovare la soluzione davvero in linea con le esigenze specifiche di un odontoiatra e saprà evidenziarci le criticità.

Infatti, esistono delle casistiche che riguardano più frequentemente questa figura professionale rispetto ad altri professionisti sanitari. Ad esempio, è bene che la polizza assicuri copertura anche per l’inutilità del trattamento e l’esborso non giustificato per le prestazioni pagate dal paziente per il piano terapeutico.

Ci sono stati casi in cui il Giudice ha disposto il rimborso integrale delle spese sostenute dal paziente e non sempre la compagnia assicurativa copre questo rischio peraltro molto frequente nei contenziosi odontoiatrici.

La liquidazione del danno riconosciuto al paziente è diverso dal caso d’ingiustificato esborso e, quest’ultimo caso, costringe l’odontoiatra a rimborsare il paziente pagando una cifra consistente.

Solo gli addetti ai lavori in ambito assicurativo, poi, potranno indicare l’eventuale presenza di clausole pure o impure che non contemplano la retroattività. Solitamente, si opta per le formule claims-made che, quindi, fanno riferimento al momento in cui viene richiesto il risarcimento e non a quando il danno è stato effettivamente provocato, ma ci sono anche polizze che prevedono una copertura postuma ultra-attività.

Il DDL GELLI ha imposto una revisione alle polizze assicurative per la responsabilità professionale puntando a estendere la copertura del rischio e proponendo nuove formule contrattuali.