In questi ultimi anni, sul mercato delle automobili, si sono aggiunti alle auto tradizionali alcuni veicoli di nuova concezione alimentati con motori ibridi o propulsori totalmente elettrici. Per questa ragione, gli automobilisti hanno ora la possibilità di scegliere fra due ulteriori alternative, oltre alle motorizzazioni già utilizzate da alcuni decenni. A seguito delle novità tecnologiche degli ultimi anni, nel panorama automobilistico oggi è possibile distinguere fra le seguenti soluzioni:
– benzina;
– diesel;
– ibrido;
– elettrico.
Ai motori elencati si aggiungono quelli alimentati a gpl e i propulsori a metano.
Ma cosa preferire quando si è in procinto di acquistare o noleggiare una nuova auto? In questo momento non è corretto avere alcuna preferenza, bensì è giusto valutare l’acquisto in base alle proprie necessità. Infatti, ogni auto ha il suo punto di forza e non è scontato che una motorizzazione sia migliore di un’altra, a meno di non avere già fatto tutte le soggettive valutazioni del caso. Vediamo insieme quale motorizzazione scegliere, tenendo presente che attualmente quasi tutti i modelli di automobile possono equipaggiare motori diversi.
Perché scegliere un motore a benzina e quando preferire il propulsore diesel
La propulsione a benzina è stata erroneamente snobbata per almeno un ventennio da tutti gli automobilisti; mai un’affermazione potrebbe essere così calzante, oltre che forte, perché il motore diesel, promosso con decisione e insistenza da tutti i mass media alla fine degli anni ’90, convinse all’epoca quasi tutte le persone. I pregi del gasolio sono tutt’ora i bassi consumi, l’elevata coppia motrice e l’apparente affidabilità, comunque garantita a livello puramente meccanico. L’idea dei pubblicitari fu quella di sfruttare i vantaggi del propulsore diesel, decisamente meno costoso alla pompa, per promuoverne la vendita, tralasciando ovviamente i problemi ambientali che sarebbero derivati da un uso eccessivo del gasolio, già impiegato nei mezzi pesanti, nei treni e nella maggior parte delle macchine operatrici. II fatto più incredibile è che quasi tutti i profani non si sono mai resi conto, nel dichiarare che il diesel “va” molto meglio del benzina, che mettevano a confronto motori turbo di grossa cilindrata (diesel) con motori molto più piccoli aspirati (a benzina), almeno per quello che era il mercato intorno all’anno 2000.
Il discorso è molto più complesso ed è alla base delle nuove soluzioni intraprese dalle case automobilistiche; il motore a benzina sviluppa più potenza del propulsore diesel, ma la distribuisce in un range più ampio, rendendo al meglio ai regimi più elevati.
Perchè quindi acquistare un veicolo a benzina? Se usato con saggezza tale auto può consumare molto meno di quanto si pensi, può diventare molto affidabile, ma soprattutto, ha dei costi di manutenzione molto più bassi del diesel, oltre ovviamente a inquinare meno.
Le auto diesel sono invece la scelta giusta per chi deve percorrere spesso forti pendenze, caricare oggetti pesanti, oppure è solito percorrere moltissimi chilometri; non a caso, il diesel viene sempre impiegato quando c’è bisogno di trazione.
Le maggiori case automobilistiche stanno oggi continuando a proporre i loro modelli principali nelle due diverse tipologie classiche di alimentazione. Per esempio il SUV Volvo XC90 viene proposto dalla casa svedese sia con motore a benzina che con propulsore a gasolio, proprio per accontentare le soggettive esigenze di ogni automobilista. In entrambe le motorizzazioni questi modelli stanno continuando a riscuotere successo, come si può vedere dalle pubblicità e dalle nuove proposte presenti sul mercato, come quella di Volvo XC90 a noleggio a lungo termine, che offre una soluzione innovativa che sta sempre più prendendo piede, alternativa a quella dell’acquisto tradizionale.
Perchè scegliere un motore ibrido e quando preferire il propulsore elettrico
Il motore ibrido è il più tecnologico di tutti in questo momento; si tratta della più recente frontiera raggiunta dall’ingegneria automobilistica e per questi motivi merita una maggiore attenzione, al pari del propulsore elettrico. Chiaramente, bisogna tutt’ora fare i conti con il prezzo elevato, che fa riflettere sull’acquisto in entrambi i casi.
Il motore ibrido consiste nell’abbinamento benzina-elettrico, dove il secondo è di ausilio al primo e permette di risparmiare moltissimo sul carburante, specialmente in città; in ogni caso, a seconda del tipo di motore (mild, full, o plug-in hybrid), si ottiene un’efficienza maggiore o minore. La soluzione permette inoltre di raggiungere risultati notevoli per quanto riguarda l’abbattimento delle emissioni in atmosfera. L’automobilista dovrebbe valutare l’ibrido con molta attenzione; l’unico vero problema potrebbe essere l’eventuale manutenzione, attualmente abbastanza sconosciuta.
I motori elettrici sono invece i più innovativi in assoluto; garantiscono zero impatto ambientale e grandi prestazioni in tutte le circostanze. In ogni caso restano “un territorio inesplorato”; nessuno conosce quali potrebbero essere i costi di manutenzione, né tantomeno le eventuali problematiche future. Inoltre, l’efficienza delle batterie, seppure sia migliorata moltissimo, non garantisce ancora l’assoluta tranquillità nelle lunghe percorrenze; sul territorio italiano le colonnine di ricarica sono ancora poche e mal distribuite, mentre è ancora difficile stabilire i costi e i consumi di energia elettrica, presumendo l’installazione della Wall-Box in casa propria. Insomma; parliamo di una tecnologia talmente bella che non può certo essere ignorata, ma le incognite sono ancora tante.
Prendendo nuovamente ad esempio la Volvo XC90, troviamo a catalogo anche una versione ibrida, un’auto che monta un motore capace di erogare 400 cv e inquina davvero poco, specie se si considera la stazza del veicolo.