La gestione e la conservazione della protesi dentaria da parte dell’Operatore Socio Sanitario

I compiti dell’operatore socio sanitario e la procedura per la gestione delle dentiere

La vita è breve. Sorridi mentre hai ancora i denti.

(Mallory Hopkins)

Si, giusto, ma se uno i denti non li ha più??? Per fortuna ci sono le dentiere!

Le dentiere e le protesi dentali, gioia e dolore di diversi milioni di italiani che hanno perso uno o più denti, esse ci permettono di mantenere intatto e sfoggiare il più potente mezzo di comunicazione non verbale che abbiamo dopo lo sguardo: il sorriso!

È importante quindi, che gli Operatori Socio Sanitari sino in grado di riconoscere, gestire e conservare le dentiere e, più in generale, le protesi dentarie dei loro assistiti oltre a riconoscere tempestivamente i problemi collegati che possono insorgere.

Curare l’igiene della protesi dentaria dei soggetti assistiti significa garantire che la sua bocca sia sana e funzionale oltre che a curare un fattore estetico che contribuisce al suo stato di benessere psico-fisico e alla sua serenità.

Per comprendere in modo chiaro tutti gli aspetti della cura delle protesi dentarie e delle procedure da seguire è necessario fare un passo indietro e partire dall’accettazione del paziente.

Al momento di accogliere il paziente in reparto, nella casa di cura, nella RSA o, in ogni caso, al primo incontro, è necessario chiedere espressamente al paziente se è portatore di protesi mobile e, in caso di risposta affermativa, consegnare al paziente un contenitore apposito ed etichettato per la sua conservazione e compilare e far sottoscrivere un apposito “Modulo per la custodia delle protesi mobili”.

Due grandi classi di protesi sono le fisse, che non possono essere rimosse dal portatore, e le mobili, che possono essere rimosse e che necessitano di conservazione in appositi contenitori quando non vengono utilizzate; inoltre le protesi dentarie possono essere parziali, e sostituire solo alcuni denti, o totali e sostituire tutta l’arcata dentaria.

È importante ricordare che i materiali di cui sono fatte le protesi dentarie, specie quelle mobili, sono estremamente delicati (resine, ceramiche, etc.) e vanno trattati con la massima cura e attenzione.

La procedura per la detersione e l’igiene della dentiera varia di poco sia che la protesi parziale sia totale.

È ovviamente necessario lavarsi le mani prima e dopo l’operazione ed indossare un paio di guanti monouso.

Per rispettare e preservare l’autonomia residua del paziente è necessario accertarsi che esso sia in grado di rimuovere la protesi da solo e, in caso affermativo, lasciarglielo fare aiutandolo se necessario. Solo nel caso il paziente non sia autonomo l’operatore procederà alla sua rimozione non prima di aver informato l’assistito su quello che si sta per fare.

Si consiglia di staccare la dentiera facendo piccoli e lievi movimenti con il pollice e l’indice per creare il minimo disagio possibile al paziente.

Una volta rimossa, la protesi andrà inserita in un contenitore, solitamente di plastica, per evitare di danneggiarla.

Fatto questo sarà possibile spazzolare la dentiera avendo cura di effettuare movimenti sempre dall’alto verso il basso, utilizzando uno spazzolino apposito, medio o morbido, acqua fredda e detergenti specifici o un dentifricio non aggressivo e non abrasivo.

Dopo averla accuratamente spazzolato la dentiera, l’Operatore Socio Sanitario potrà risciacquarla sotto acqua corrente e valutare il risultato e la necessità di eventuali ulteriori ritocchi.

In attesa che il paziente abbia completato l’igiene del cavo orale, o, nel caso debba essere aiutato, in attesa di completarla, la protesi andrà riposta in un contenitore pulito.

Prima di riposizionare la dentiera, o riporla se il paziente non vuole rimetterla, è necessario controllare l’integrità del cavo orale e segnalare eventuali anomalie. In particolare è necessario prestare attenzione a lesioni, afte, piccole ferite, infiammazioni, carie su denti residui, etc.

Accertatisi che non ci siano lesioni della bocca tali da impedire il riposizionamento della dentiera si può procedere a reinserirla facendo attenzione a riposizionarla correttamente e fissarla, eventualmente avvalendosi di apposite sostanze adesive, reperibili in commerci in forma di creme, polveri o strisce. La scelta del metodo di fissaggio dipende dalle caratteristiche della protesi e dalle abitudini del paziente.

Ricordarsi di registrare sempre la prestazione e riferire eventuali anomalie.

Se il paziente decide di sospendere l’utilizzo della protesi o si rilevano lesioni tali da sconsigliarne il riposizionamento, essa va conservata in uno dei seguenti modi:

– Avvolta in una salvietta umida all’interno dell’apposito contenitore. Tale modalità di conservazione è indicata per periodi di tempo brevi.

– Nel suo contenitore immersa in una soluzione di acqua e sostanze a base di ossigeno nascente (in pastiglie o liquido) che prevengono lo sviluppo di batteri aerobi.

Si sconsiglia di conservare la protesi in acqua semplice per molto tempo poiché questa pratica può provocare la comparsa e lo sviluppo di batteri potenzialmente nocivi.

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