Perché la sigaretta elettronica è meno dannosa di quella tradizionale

Da quando si è registrato il boom di sigarette elettroniche in commercio, al contempo sono aumentate drasticamente le domande dei potenziali clienti e fruitori. In particolar modo, ci si domanda se effettivamente le e-cigarettes siano in grado di controllare la dipendenza da nicotina dei fumatori tradizionali e fare in modo tale da contrastarne i danni.

Precisiamo che la sigaretta elettronica non contiene il catrame e molti gas che sono essenzialmente tossici i quali sono tipici di sigarette tradizionali, pipa e sigari. Già questo dovrebbe far capire che si tratta di un prodotto sicuramente meno dannoso. Sebbene ci siano ancora oggi versioni contrastanti circa l’utilità come strumento per smettere di fumare, è comprovato e scientificamente provato che la sigaretta elettronica sia meno dannosa per la salute rispetto ad una tradizionale. Ma vediamo nel dettaglio.

Sigaretta elettronica: info utili

Quando si parla di sigaretta elettronica, spesso il termine viene abbreviato con e-cig, si fa riferimento ad un dispositivo che consente di inalare il vapore, spesso aromatizzato, che contiene determinate quantità di nicotina e che raggiunge poi il nostro apparato respiratorio ma senza la combustione tipica del tabacco ed i danni ad esso correlati.

È interessante notare come diversi modelli, come quelli presenti su https://vapr.store/, siano dotati di una sorta di cilindro che richiama la forma della sigaretta tradizionale. Non deve essere sottovalutato quest’aspetto perché la forma è pensata proprio per cercare di dare una esperienza tattile e olfattiva che richiama proprio quella della sigaretta tradizionale. Ciò significa che il corpo di un fumatore si può abituare più facilmente ad essa.

Le e-cig, inoltre, contendono una quantità di nicotina che non è sempre uguale: in certi casi parliamo di 6 mg, in altri 24 mg. Questa viene miscelata in un composto con acqua, glicerolo e glicole propilenico insieme ad altre sostanze aromatizzanti, in alcuni modelli. Va precisato, però, che alcuni modelli non contengano nicotina alcuna.

Interessante anche segnalare come questo dispositivo sia stato realizzato per la prima volta in Cina e che successivamente ha poi avuto un riscontro impressionante in tutto il mondo. Pare che i fumatori di sigarette elettroniche solo in Italia siano oltre 2 milioni.

Varietà e tecnologia

La tecnologia, andando avanti con le scoperte, ha permesso di proporre una serie di modelli tra i più disparati, come quelli proposti dal sito sopracitato. Generalmente, tutti i modelli presentano tre parti fondamentali, ovvero l’inalatore, la batteria che alimenta l’atomizzatore, e l’atomizzatore stesso.

A prescindere dal modello, sebbene si tratti di un prodotto fondamentalmente di ultima generazione e quindi ancora oggetto di studi, gli scienziati confermano e concordano che rispetto al consumo di prodotti a base di tabacco come le sigarette tradizionali, i danni siano ridotti drasticamente anche per quanto riguarda il fumo passivo.

Uno studio recente finanziato dalla Cancer Research UK ha dimostrato come abbandonare la sigaretta tradizionale in favore di quella elettronica permetta di ridurre in maniera significativa le sostanze cancerogene presenti nel nostro organismo, con un evidente effetto sul nostro corpo.