Isola Santa in Garfagnana: un borgo di magia e natura

Oggi vogliamo parlarti di un borgo davvero poco conosciuto della Garfagnana: Isola Santa. Noi ti racconteremo la storia della cittadina e ti suggeriremo qualche idea per trascorrere un weekend in questa zona magica: se sei curioso di approfondire ti consigliamo di consultare il sito GarfagnanaDream.

La storia del borgo

La Garfagnana è stata per secoli terra di viandanti: ad Isola Santa arrivavano i viaggiatori che percorrevano i sentieri meno battuti delle Alpi Apuane per riposare. Le testimonianze più antiche della città raccontano di un hospitale, cioè di una sorta di ostello per i viaggiatori diretti in Versilia o in Emilia. Non è un caso che la zona abbia un così alto numero di strutture ricettive, perché l’ospitalità del luogo nella sua storia si riflette anche nelle attività economiche moderne.

L’area diventò ancora più interessante dopo il 1880, quando venne completata la via del Cipollaio, che riuscì a sostituire un tracciato impervio di epoca medioevale.

Dopo anni anni ’50 il paesino mutò completamente aspetto: venne eretta una diga per lo sfruttamento idrico del torrente e una parte dei caseggiati finì sotto il livello del lago.

Cosa fare ad Isola Santa

Il borgo di Isola Santa si sviluppa tutto attorno ad un lago artificiale, colorato dai vecchissimi edifici del primo nucleo abitato fortificato. Nell’area è possibile dedicarsi a moltissime attività naturalistiche, tra cui vogliamo citare:

  • La pesca alla trota, un prodotto tipico della zona, di tale pregio che fin dal 1400 le famiglie nobiliari fiorentine lo facevano arrivare dal lucchese per i banchetti
  • Trekking ed escursioni per boschi: tutto il borgo è circondato da montagne e castagneti. E’ possibile spostarsi in bici o a piedi, e dove consentito anche in moto. Attenzione solamente alle frane: specie in autunno e in inverno la zona ne subisce di fortemente problematiche per la viabilità e la sicurezza. Il sentiero che apprezziamo maggiormente è il CAI 145.
  • Visitar la Grotta del vento o l’Antro della Corchia: l’area è fortemente carsica e fiumi e torrenti hanno scavato sentieri sotterranei e grotte visitabili. Per questa scelta è bene farsi suggerire da una guida del posto, per evitare di finire su sentieri troppo impervi.

Dove alloggiare e cosa mangiare

Per l’alloggio le scelte sono davvero variegate. E’ possibile affittare una delle vecchie case in pietra che danno sul lago, oggi ristrutturate e a disposizione dei turisti, oppure affidarsi a hotel e ostelli a seconda del proprio budget e delle preferenze. Se preferisci non rimanere nel borgo durante la notte, tutto intorno si dipana una rete di altre cittadine con ancora più offerta di ospitalità.

Per il pranzo non puoi davvero rinunciare a due prodotti tipici del luogo: la trota e i funghi, in autunno. La trota in Garfagnana viene pescata da sempre e le sue carni morbissime e saporite sono di altissima qualità. Lo stesso vale per i funghi, tanto pregiati da venire esportati in tutto il Centro e Nord Italia da questa regione della Toscana.