Il noleggio a lungo termine conviene davvero? Tutto quello che c’è da sapere

Perché continua ad aumentare il numero dei privati che sceglie di noleggiare un’automobile a lungo termine piuttosto che acquistarla? Una domanda che sempre più persone all’interno del settore automotive iniziano a farsi, considerato anche quanto sia cresciuto questo mercato negli ultimi anni.

Sono diversi i motivi che portano i consumatori a preferire questa soluzione. Negli ultimi anni sono sempre di più le aziende che consentono persino di noleggiare un’automobile senza nemmeno versare un anticipo iniziale, ma andando soltanto a pagare il canone mensile previsto dal contratto. E il risparmio economico, per chi se non se la sente di fare un investimento importante, è notevole.

Inoltre, trovando la giusta promozione, diventa ormai possibile prendere automobili di grande valore e qualità, pagando un canone mensile molto basso. Ad esempio, clicca qui e troverai un’offerta da non perdere che ti consente di noleggiare per 36 mesi un Audi Q4 e-tron 45 a un prezzo molto conveniente.

I vantaggi del noleggio a lungo termine

Fino a qualche anno fa erano quasi sempre le aziende a scegliere questa soluzione. Oggi il trend si sta invertendo. Sempre più cittadini privati decidono di rinunciare all’acquisto di un’automobile e optano invece per il noleggio a lungo termine. Di vantaggi in realtà ce ne sono tanti, a partire dal fatto che inizia a diventare più conveniente cambiare auto ogni tre, quattro anni, in modo da avere sempre modelli integrati con tecnologie di ultima generazione.

Questo sarebbe quasi impossibile se acquistassimo un’automobile per un motivo molto semplice. Le automobili iniziano a svalutarsi sempre più velocemente sul mercato. E bastano spesso pochi anni per ottenere, dalla vendita di un mezzo che abbiamo comprato, anche meno del cinquanta per cento della cifra spesa per il suo acquisto. Anche la flessibilità dei contratti che vengono sottoscritti non va sottovalutata.

Oggi ad esempio, al momento della stipula, il consumatore ha davvero tante possibilità di personalizzare il proprio contratto. Può personalizzare le rate in base a diverse variabili, e anche stabilire il chilometraggio atteso per gli anni previsti, in modo da tenere sempre sotto controllo tutti i costi.

La semplificazione della burocrazia sulla gestione dell’automobile

Non bisogna poi nemmeno trascurare quanto oggi per un consumatore possa risultare conveniente la semplificazione della burocrazia per la gestione di un’automobile. Nel momento in cui andiamo a noleggiare un’auto a lungo termine infatti, tutti questi adempimenti sono sempre a carico della società che ci eroga il servizio. E questo produce un risparmio di tempo non indifferente. Oltre al fatto che non ci si dovrà nemmeno occupare di tutte le procedure di immatricolazione e assicurazione.

Il contratto viene poi sottoscritto senza che vi sia un’intermediazione finanziaria, e dunque per il privato non vi è nemmeno il rischio che la sua situazione economica finisca in una banca dati che metta a rischio la sua reputazione nel settore creditizio. L’unica cosa a cui dobbiamo fare sempre attenzione, sono le clausole che possono essere inserite nel contratto. La più importante è forse quella che riguarda il chilometraggio pattuito e le possibili opzioni di estensione. Questa parte non va mai trascurata al momento della sottoscrizione, perché può comportare un aumento del canone mensile non indifferente.

Revisione auto: in cosa consiste e come si esegue

Articolo scritto con la collaborazione di Autonova Milano

Uno degli aspetti cruciali per garantire la sicurezza e il rispetto delle normative stradali è la manutenzione regolare dei veicoli. Tra i vari interventi, la revisione auto svolge un ruolo fondamentale nel garantire il corretto funzionamento e la conformità del mezzo. Con questo escursus ci addentreremo nel mondo controlli obbligatori dei mezzi di locomozione, analizzando come si fa, le procedure e le normative che la regolamentano.

Cos’è la revisione e perché farla

La revisione auto è una procedura imposta dalla legge, un controllo periodico obbligatorio a cui tutti i mezzi devono essere sottoposti per garantire la loro conformità alle norme di sicurezza e inquinamento. Essa permette di assicurarsi che il mezzo sia in buone condizioni e che rispetti i limiti di emissione dei gas di scarico. L’obiettivo principale è quello di ridurre gli incidenti causati da malfunzionamenti del veicolo e di tutelare l’ambiente.

Quando eseguire la revisione

La scadenza è indicata sulla carta di circolazione del veicolo. In generale, la prima va fatta quattro anni dopo la data di immatricolazione, mentre le successive devono essere effettuate ogni due anni. Tuttavia, nel caso di mezzi adibiti al trasporto di persone a titolo professionale, come quelli destinati al noleggio, la frequenza dei controlli obbligatori è annuale.

Non dimenticare di eseguire il controllo entro la scadenza indicata, poiché guidare una macchina senza revisione valida comporta il ritiro del permesso di circolare e sanzioni pecuniarie.

Dove effettuare la revisione

Essa può essere effettuata presso centri autorizzati, che si occupano di controllare il veicolo e rilasciare la relativa documentazione. In alternativa, è possibile rivolgersi alla motorizzazione civile o ad altri enti pubblici e privati autorizzati.

Cosa viene controllato durante la revisione

Durante l’ispezione, il veicolo viene sottoposto a una serie di verifiche tecniche per accertarsi che sia in condizioni adeguate per circolare. Tra gli elementi presi in considerazione vi sono:

  • L’efficienza del sistema frenante: è fondamentale che i freni funzionino correttamente per garantire la sicurezza di chi guida e degli altri utenti della strada.
  • Le luci e i dispositivi di segnalazione: è necessario che siano funzionanti e visibili, poiché contribuiscono a prevenire incidenti e a garantire la visibilità del mezzo.
  • Gli pneumatici: devono essere in buone condizioni e rispettare le specifiche tecniche previste per il mezzo, come ad esempio le dimensioni e il tipo di battistrada.
  • Gli elementi di sospensione, sterzo e trasmissione: devono essere in buono stato e funzionare correttamente per garantire la stabilità e la manovrabilità del mezzo.
  • Il sistema di scarico: deve essere efficiente e rispettare i limiti di emissione di gas inquinanti previsti dalla legge.

In caso di esito negativo, il veicolo deve essere sottoposto a riparazioni e successivamente a una nuova verifica per ottenere l’approvazione.

La revisione straordinaria

In alcuni casi, può essere necessario effettuare una revisione auto straordinaria, ovvero un controllo fuori dall’ordinaria scadenza prevista dalla legge. Questo può accadere, ad esempio, a seguito di un incidente che ha compromesso la sicurezza del veicolo, o in caso di modifiche sostanziali apportate al mezzo. Il controllo straordinario segue la stessa procedura di quello ordinario e deve essere effettuata presso centri autorizzati o la motorizzazione civile.

Il costo della revisione

Il costo varia in base ai servizi offerti dal centro di assistenza e alla regione in cui ci si trova. In generale, il prezzo si aggira intorno ai 79 euro per le autovetture e ai 45 euro per i motocicli. Bisogna notare che, in caso di mancata approvazione, potrebbero essere necessari ulteriori interventi di riparazione a carico del proprietario del veicolo.

La verifica del mezzo è un fattore fondamentale per garantire la sicurezza e la conformità dei veicoli alle norme vigenti. Effettuarla regolarmente e rispettare le scadenze previste dalla legge, onde evitare sanzioni e il ritiro del permesso di circolare. Ricordiamo, inoltre, che un veicolo in buone condizioni è sinonimo di sicurezza per sé stessi e per gli altri utenti della strada.

Tra auto e moto, quale veicolo preferiscono gli italiani?

Negli anni le abitudini cambiano, questa volta ciò che ci interessa è capire se gli italiani preferiscono maggiormente un’auto oppure una moto. La soluzione ci viene fornita dagli studi compiuti da UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri).

Sia in Europa che in Italia l’interesse crescente è verso le moto. Nel nostro Bel Paese il trend registra una crescita pari al 42,5% per moto e una discesa del 41% per quanto riguarda le vetture a quattro ruote.

I motivi sono legati non solo ad un fattore economico, ma anche di comodità. Di seguito spieghiamo dettagliatamente il perché di questa indagine emersa da UNRAE.

Gli italiani preferisco le moto alle auto: ecco perché

Dopo aver assistito ai risultati dello studio di UNRAE, ci sembra palese come gli italiani (ma anche gli europei), preferiscano un veicolo a due ruote piuttosto che una macchina.

Il primo motivo è legato ad un fattore di comodità.

Soprattutto nelle grandi città è più semplice girare con un veicolo più piccolo come la moto, per trovare parcheggio e arrivare prima o comunque in orario, pur essendoci traffico. Con l’auto invece, alcuni sorpassi sarebbero impossibili da fare, costringendo l’automobilista a restare impantanato nel traffico urbano.

Ad impattare sul trend decrescente delle immatricolazioni di auto è l’aspetto economico.

La polizza RC delle moto costa meno rispetto a quella di una macchina, ma anche tra i costi di manutenzione e mantenimento c’è una gran bella differenza.

Auto o moto? Consumi e rincari poco invitanti

Se è pur vero che l’alimentazione di un’auto ha più scelta rispetto a quella di una moto (tra veicoli ibridi, a diesel, elettrici oppure a metano), allo stesso tempo possiamo affermare che i consumi di carburante di un veicolo a due ruote sono inferiori a quella di una macchina.

In risposta a queste perplessità sul rincaro carburanti, arrivano i veicoli elettrici, con ottime prestazioni e poco impattanti dal punto di vista ambientale (ancora più invitanti, grazie alle frequenti installazioni di pannelli fotovoltaici con incentivi statali).

Avendo visto cosa preferiscono gli italiani tra auto e moto, bisogna sempre riflettere sul dato oggettivo: chi ha famiglia (con bambini piccoli) non può certo utilizzare la moto per uscire tutti insieme o per accompagnare i bambini al nido o alla materna.

Va anche detto che durante la stagione invernale e comunque sotto la pioggia, andare in moto non è sicuro e/o piacevole. Per forza di cose dunque, almeno un veicolo di famiglia, deve avere la comodità e la stabilità di un tetto e di 4 ruote.

La soluzione economicamente vantaggiosa per avere un’auto

La soluzione economicamente più vantaggiosa, ottima per ovviare alle spese maggiori delle auto è il noleggio a lungo termine. Si tratta di un’opzione che gli italiani stanno scegliendo sempre più spesso.

Società di autonoleggio come Movenzia, mettono a disposizione un’intera flotta di veicoli a quattro ruote da locare per un periodo medio lungo.

Il NLT è una opzione con la quale il contraente decide di locare per un periodo medio lungo un veicolo, pagando semplicemente un canone mensile.

All’interno di quest’ultimo, sono compresi tutti quei servizi che si pagherebbero a parte:

  • Bollo auto;
  • Polizza RC auto;
  • Assistenza stradale;
  • Manutenzione ordinaria e straordinaria del veicolo.

È senza dubbio conveniente per coloro che utilizzano molto un veicolo per andare al lavoro oppure per i propri svaghi personali. Non dovreste più preoccuparvi di fare il tagliando all’auto o di pagare la polizza assicurativa: è tutto compreso.

Il noleggio a lungo termine tendenzialmente viene preferito da chi percorre almeno 15 mila chilometri annui.

Tagliando auto: quando si fa, cosa comprende e quanto costa

I proprietari di auto, si chiedono spesso quando fare il tagliando, cosa comprende e quanto costa. Tutte domande lecite ed importanti, a cui non possiamo far mancare delle risposte.

Quando si fa il tagliando auto? Date da rispettare

Il tagliando auto deve essere effettuato entro due anni dalla data di emissione del certificato di proprietà oppure, una volta raggiunti i primi 15 mila chilometri. Suggeriamo in ogni caso, di informarsi con la casa produttrice, dato che cambia da società a società.

Il secondo tagliando invece, prevede le stesse modalità con la differenza che si decorre dal primo check. Sul libretto del costruttore è sempre presente una stima sulle tempistiche, in quanto come abbiamo già detto, di per sé non esiste una regola standard.

Tagliando auto: cosa comprende?

Il tagliando auto comprende tutte le operazioni necessarie per accertarsi che le condizioni del veicolo siano ottime. Solitamente si controllano i seguenti elementi:

  • I fluidi del veicolo (ad esempio il radiatore);
  • Olio motore;
  • Refrigerante;
  • Eventuale sostituzione dei filtri (dell’abitacolo, dell’olio o dell’aria).

A seconda dell’alimentazione della vettura, suggeriamo la pulizia o la sostituzione del filtro della benzina o del gasolio.

Altri interventi piuttosto importanti:

  • Controllare la pressione delle gomme;
  • Sostituire le candele;
  • Controllare il climatizzatore;
  • Check della marmitta, sospensioni e ammortizzatori;
  • Check del sistema frenante;
  • Eventuale sostituzione delle pastiglie dei dischi e/o dei freni;
  • Check della trasmissione.

Accertarsi inoltre (sul libretto della casa produttrice), se vi sono alcuni elementi particolari da sostituire, poiché sono maggiormente usurabili, come ad esempio le gomme: se usurate o danneggiate vanno sostituite.

Di solito, la spesa complessiva per il tagliando auto varia a seconda delle dimensioni del veicolo, da cosa si sostituisce e dal meccanico che se ne occupa.

Per esempio, un tagliando auto più semplice può costare solo €50-80, mentre un check più approfondito in Italia costerebbe tra i 100€ e i 300€.

Seppur in linea generale, suggeriamo di far fare il tagliando auto ad un meccanico esperto, non vi è nessuna regola che ci impone di farlo fare a qualcuno rinunciando al fai da te.

Secondo il regolamento dell’UE n. 461/2000, nonché il documento che sancisce la libera concorrenza, il tagliando della macchina può esser compiuto da qualsiasi officina (anche non legata al brand della vettura), che sancirà il mantenimento della garanzia della casa produttrice.

Tagliando auto fai da te e altre soluzioni di risparmio

C’è un’opzione differente nel caso in cui al posto di utilizzare un’auto di proprietà decideste per il noleggio: tutti i costi di manutenzione sarebbero a carico della società di noleggio. Rivolgendoci a Carent, una nota agenzia del settore noleggio auto, per ulteriori notizie, scopriamo che noleggiando l’auto non ci sono costi da sostenere per nessun tipo di manutenzione. Dall’agenzia ci rivelano altresì, che questo particolare servizio di assistenza è quello più apprezzato dalla clientela.

Il tagliando dell’auto è un’operazione molto importante e che deve essere effettuato con costanza.

È possibile ricorrere al fai da te, a patto che si sappia dove mettere mani, senza rischiare di compromettere alcun componente o di utilizzare ad esempio l’olio sbagliato per il motore o per i freni.

Allo stesso tempo, se è pur vero che non vi è nessuna legge che obbliga ad eseguire il tagliando della macchina, tale operazione è importante per evitare che ci siano dei componenti usurati, con il rischio di peggiorare la situazione.

Sul tagliando auto da fare da soli, è possibile risparmiare ad esempio, sostituendo l’olio e smaltendo gli oli esausti basandosi sull’apposita normativa.

Per tutti gli altri check, suggeriamo di leggere il paragrafo precedente su “cosa comprende il tagliando auto”.

Gomme usate, vanno bene anche in inverno? I consigli per la scelta

In inverno c’è un obbligo che ogni automobilista è tenuto a rispettare, con il montaggio delle gomme invernali. Sono pneumatici studiati appositamente per regalare sicurezza aggiuntiva su strada, oltre che avere delle caratteristiche fondamentali per supportare l’auto quando affronta superfici bagnate o gelate.

Il nuovo trend del momento è acquistare prodotti usati, tra cui anche le gomme dei mezzi di trasporto. In inverno, per risparmiare, si può usare questa opzione di grande interesse preferibilmente seguendo alcuni consigli importanti. Scopriamoli insieme.

Pneumatici usati, come scegliere quelli invernali?

Scegliere delle gomme usate invernali è una soluzione da prendere in considerazione, non solo per risparmiare ma anche per avvalersi di accessori di altissima qualità. Come ben argomentato sul sito web danigommeusate.com è bene acquistare questo tipo di gomme da rivenditori certificati e professionali, al fine di poter usufruire di tutti i vantaggi. Di seguito ecco alcuni suggerimenti per acquistare gomme usate invernali sicure e controllate:

  • Valutare il tipo di gomma usata

Acquistare una gomma usata invernale è una soluzione da prendere in considerazione. Tra i fattori da non sottovalutare il controllo effettivo della tipologia di pneumatico.

Una gomma invernale non lo è solo di nome, ma anche di fatto. Ci sono infatti le quattro stagioni che possono essere utilizzate tutto l’anno, ma presentano comunque dei limiti.

Si ricorda che la legge italiana impone di circolare con le gomme invernali in un determinato periodo dell’anno, così da poter viaggiare in caso di neve, pioggia, gelo e in montagna. La normativa si differenzia a seconda della località di residenza e dalle temperature/tempo meteorologico in inverno.

Se si abita in una zona con inverno rigido, gelo e neve è necessario acquistare e usare le gomme invernali lasciando da parte le quattro stagioni.

  • Confrontare i codici delle gomme

Le gomme usate si acquistano da aziende certificate perché controllate, infatti risparmiare soldi non significa farlo anche in termini di sicurezza. Tutti i pneumatici posseggono un codice alfanumerico che indica raggio, lunghezza e rapporto. Le misure indicate si trovano uguali all’interno del libretto dell’auto e devono essere rispettate come da legge vigente. Questa attenzione non riguarda solamente evitare una multa salata, ma avere un accessorio sicuro che l’autovettura stessa può supportare.

Ci sono comunque dei mezzi di trasporto che possono anche montare delle tipologie equivalenti, solo se indicato sul libretto di circolazione.

  • Controllare lo spessore delle gomme usate invernali

Sempre come da legge italiana vigente, le gomme usate invernali non dovranno avere una usura fuori dal normale e uno spessore al di sotto del limite richiesto. In Italia il battistrada non dovrà essere minore di 1,6 millimetri, considerando che una gomma nuova viene prodotta con 8 millimetri di spessore.

I venditori professionisti offrono le gomme usate con un battistrada di minimo 3 millimetri di spessore, così da poterle utilizzare ancora per lungo tempo.

  • Brand e condizioni estetiche

Oggi il mercato delle gomme usate è ampio, così da poter risparmiare anno dopo anno. Il nostro consiglio è di chiedere pneumatici usati di brand internazionali che garantiscono qualità, performance e una durata maggiore ad un prezzo competitivo.

Come funziona la rottamazione dei veicoli presso le autodemolizioni

Qui scoprirai come demolire un veicolo presso i centri di rottamazione auto autorizzati. Tutto sugli incentivi statali, le normative vigenti, le procedure e i costi.

La rottamazione dei veicoli è quella procedura che permette di demolire definitivamente un veicolo che non si vuole più utilizzare oppure rivendere e che ne prevede l’intera e definitiva distruzione.

Rottamare un’automobile o una moto, non significa semplicemente liberarsi di un veicolo per comprarne uno nuovo. Ci sono tutta una serie di procedure e regole che vanno rispettate ma che non sono per niente complicate. Le autodemolizioni autorizzate si occupano direttamente del ritiro del veicolo, forniscono il certificato di rottamazione e effettuano la cancellazione dal PRA di auto, scooter e moto.

Chi può richiedere la rottamazione

Normalmente si procede alla richiesta di rottamazione del proprio veicolo solo quando quest’ultimo risulta vecchio e datato, oppure se ormai si tratta di un mezzo che inquina troppo e non rispetta le normative sull’ambiente vigenti. In quest’ultimo caso è possibile ottenere anche degli incentivi statali.

Come rottamare il proprio veicolo

La demolizione del veicolo avviene secondo due modalità: il veicolo viene portato presso un centro demolizioni autorizzato dalla Regione, oppure può essere consegnato direttamente alla concessionaria al momento dell’acquisto di un nuovo veicolo. Entrambi provvederanno poi a presentare istanza di cancellazione del veicolo al Pra.

Quali documenti servono per demolire un veicolo

I documenti che sono indispensabili per rottamare un’auto o una moto sono:

  • le targhe, sia quella anteriore che quella posteriore
  • la carta di circolazione
  • il certificato di proprietà.

La mancanza di anche solo uno di questi documenti, impedirà al centro autorizzato di procedere con l’operazione.

In ogni caso, se la mancanza fosse dovuta a furto o smarrimento, è possibile fare la richiesta di rottamazione del veicolo, presentando la denuncia effettuata presso gli organi di sicurezza competenti (Polizia di Stato o Carabinieri).

Il certificato di rottamazione

Una volta che si soddisfano tutti i requisiti per accedere alla demolizione del proprio veicolo, il certificato di rottamazione viene rilasciato dall’autodemolitore che si occupa dello smaltimento e viene consegnato al proprietario dell’auto appena rottamata. Il certificato stabilisce l’impegno da parte dell’azienda a procedere alla cancellazione del veicolo dal PRA.

La cancellazione del veicolo dal PRA

Dopo la cancellazione del veicolo dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico), il proprietario del veicolo risulta libero da ogni obbligo e responsabilità riguardanti il veicolo rottamato, come ad esempio l’obbligo di pagare il bollo o di trovarsi coinvolti in situazioni più spiacevoli come truffe o furti a proprio carico.

Quanto costa la rottamazione dei veicoli

La rottamazione di un’auto non ha dei costi elevati. Il costo della demolizione si aggira tra i 60 e i 200 euro. Sono da considerare compresi nel prezzo anche il ritiro a mezzo di un carroattrezzi e la strada percorsa per arrivare al centro autodemolizioni.

Rottamazione Auto Gratis

Esiste anche la possibilità di rottamare l’auto gratis, rivolgendosi a dei centri di autodemolizioni che in cambio dell’auto, da cui poi ricaveranno ricambi da immettere sul mercato dell’usato, provvedono alla rottamazione gratis e radiazione del veicolo al PRA senza chiedere un centesimo all’automobilista. Queste aziende si trovano un po’ in tutta Italia: ad esempio clicca qui per sapere come funziona la rottamazione auto a Roma.

Il secondo caso in cui la rottamazione dovrebbe avvenire gratuitamente è quando si permuta la vecchia auto da demolire con un’auto nuova presso i concessionari.

Rottamazione e demolizione in caso di fermo amministrativo

In caso di fermo amministrativo sull’auto non è possibile in alcun modo procedere alla rottamazione e demolizione del veicolo. Se si desidera procedere è necessario prima effettuare una visura sul sito dell’ACI e poi saldare per intero il debito. Infine è necessario richiedere all’ente creditore di cancellare la misura cautelare.

Incentivi rottamazione e bonus mobilità

È previsto un incentivo da 1.500 euro per chi rottama tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021 un’auto omologata fino alla classe Euro 3 oppure da 500 euro per chi rottama motocicli omologati fino alla classe Euro 2 ed Euro 3 a due tempi. Questa misura non riguarda tutti, ma solo chi risiede nelle aree sottoposte a procedure di infrazione UE per il superamento delle soglie di inquinamento, come Roma e il Lazio.

Tutti coloro possiedono i requisiti devono affrettarsi, le risorse destinate al bonus mobilità sono limitate. Magari vi accorgerete che è arrivato il momento di passare ad un’auto elettrica di nuova generazione (qui i vantaggi e gli svantaggi di un’auto elettrica).

Caratteristiche tecniche di Fiat Doblò per il trasporto dei disabili

Il trasporto di un disabile in auto presuppone un’attenta valutazione delle sue condizioni fisiche che, a seconda della gravità, possono richiedere la presenza di ausili come ad esempio la sedia a rotelle.
È chiaro che gli spazi interni di un veicolo devono essere programmati e modificati proprio in rapporto al genere di handicap della persona da trasportare.

 

Come trasportare un disabile in auto

L’allestimento di un’auto per il trasporto di disabili consiste in un insieme di modifiche del veicolo con il montaggio di appositi accessori, commisurati al grado di disabilità della persona.
Gli adattamenti, che devono sempre garantire la massima sicurezza del soggetto trasportato, possono riferirsi sia a modifiche dei comandi della macchina (qualora il disabile fosse in grado di guidare), sia soltanto la sistemazione interna dell’abitacolo (se il disabile viaggia come passeggero).

Per consentire l’accesso della carrozzina all’interno del veicolo si pone la necessità di creare uno spazio adeguato nella parte posteriore del mezzo, per consentire la permanenza del passeggero con handicap motorio sulla sua sedia a rotelle.
Per ottenere questo scopo è indispensabile creare dei punti di ancoraggio all’interno dell’abitacolo, che siano sicuri e agevolmente gestibili.
L’entrata del disabile deve predisporre la presenza di un pianale dotato di rampa manovrabile manualmente oppure elettronicamente a seconda dei modelli di autovetture.

 

Modello di Fiat Doblò per il trasporto di persone disabili

Sul mercato sono disponibili vari modelli di vetture adattabili per questo genere di servizio, tra questi la Fiat Doblò per disabili offre numerosi requisiti tecnici particolarmente vantaggiosi.
Questa auto Runner Level 3 Luxury viene considerata il fiore all’occhiello tra gli allestimenti delle Fiat Doblò attualmente in commercio.

Eleganza, stile, praticità ed estrema adattabilità rappresentano altrettanti requisiti del mezzo, che è fornito inoltre di innovativi interni in STT, un materiale lavabile in poliuretano caratterizzato da un’estrema morbidezza con effetto “soft touch”, un’assoluta novità a livello mondiale.
Grazie alla presenza di superfici in acciaio satinato “steel look”, derivante dal racing style delle vetture sportive, questa macchina si distingue anche per uno stile elegante e raffinato.
Alcuni dettagli, come i mancorrenti sospesi o anche le sacche laterali dotate di sistema a LED integrato contribuiscono a rifinire in maniera ricercata gli interni della vettura.

La notevole spaziosità interna, che è superiore del 20% rispetto ad altri mezzi attrezzati con pianale ribassato, offre una notevole profondità e larghezza nel vano passeggeri, per essere in grado di ospitare carrozzelle anche molto ingombranti, pur garantendo la presenza dei due monoposto di seconda fila.
È prevista l’opzione, qualora fosse necessario maggiore spazio tra i sedili, che prevede un ulteriore allargamento dei due monoposto per consentire al disabile di essere ospitato con il medesimo orientamento dei passeggeri seduti.

Come conseguenza si viene a creare una piacevole atmosfera di convivialità che contribuisce a rendere la persona portatrice di handicap parte integrante dell’auto, con evidenti vantaggi psicologici.
Sono possibili modifiche speciali per una configurazione personalizzata dell’abitacolo (2+1; 3+1; 4+1) evidenziabili in fase d’ordine.

Luxury può essere richiesta con numerosi accessori qualificanti come due sedili monoposto dotati di poggiatesta e cintura, un sistema per lo stivaggio elettrico della carrozzina, una vasca interna lavabile realizzata in materiale STT, superfici “steel look”, mancorrenti laterali sospesi rivestiti di soft touch e sedili con poggiatesta ribassato, oltre a tasche laterali con luci integrate.

Una delle caratteristiche principali di questa vettura prevede l’assenza di linoleum, gomma o altri materiali di rivestimento tipici dei veicoli per disabili, contribuendo a realizzare un elevato standard estetico del mezzo.

Il grip della carrozzella viene assicurato da morbidi rilievi antiscivolo integrati nella pavimentazione, prodotti esclusivamente dall’azienda Olmedo secondo un brevetto europeo.

Grazie all’applicazione degli inserti “steel look”, la vettura è caratterizzata da una notevolissima resistenza all’usura e da un’estetica particolarmente accattivante.

Grazie alla tipologia del materiale della vasca interna, Luxury è dotata di un potere insonorizzante quasi superiore a quello dei veicoli non trasformati.

 

Chi è Olmedo spa

L’azienda Olmedo spa da oltre 70 anni si occupa della trasformazione di veicoli per disabili mirata alla sicurezza, funzionalità ed estetica dei mezzi.

Uno degli aspetti maggiormente curati dalla ditta riguarda la personalizzazione dei prodotti, considerata il fattore determinante che ha reso Olmedo spa un importante punto di riferimento di questo settore.

L’azienda è certificata secondo la normativa UNI EN ISO 9001-2000, secondo i principi di tutela ambientale ISO 14001 e dal Ministero dei Trasporti riguardo la conformità delle serie prodotte.

Particolarmente attenta al mantenimento di un basso impatto ambientale, la ditta ha voluto creare un progetto denominato “Olmedo ama l’ambiente” e finalizzato alla trasformazione dei veicoli per disabili elettrici, ibridi o a metano, in conformità alle direttive (2000-53) sul riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti.

Tali risultati sono possibili in seguito all’attenta analisi tecnica dei materiali impiegati, la cui composizione chimica deve essere rispettosa dell’ecosistema.

È giusto ricordare infine che tutti i veicoli adattati per disabili sono soggetti a detrazioni fiscali.

Coronavirus: come cambia il settore auto e cosa aspettarci dai prossimi mesi

L’emergenza Coronavirus, ha colpito in modo particolare il settore auto che si trova in questo periodo ad affrontare una delle crisi più grandi di sempre.

Dallo scoppio della pandemia, sono molti i settori che si sono trovati in una crisi profonda, dal turismo, al mondo tech, con una contrazione della domanda, e un calo produttivo destinato a segnare in modo definitivo il 2020 e il 2021.

La crisi è depressiva e vede diversi fattori unirsi per colpire duramente il mondo automotive.

Da un lato, troviamo i problemi legati stop delle fabbriche, che hanno rallentato e interrotto la produzione di buona parte dei mezzi dei diversi brand.

Dall’altro un calo della domanda senza precedenti che ha portato le immatricolazioni a raggiungere numeri negativi mai visti prima.

In questo contesto entra in campo anche la rivoluzione elettrica.

Il passaggio dei motori, al mondo delle elettriche, è stato interrotto dalla crisi in corso, rendendo molti degli investimenti nulli, o comunque posticipando il momento in cui daranno una rendita alle compagnie automobilistiche.

Ma in che modo il settore punta a tornare a crescere? E quali incentivi sono previsti?

Pandemia e automotive: quali sono i piani per ripartire?

Quattro delle più importanti associazioni del mondo auto (Acea per i costruttori, Clepa per i fornitori, Cecra per gli autoriparatori ed Etrma per i produttori di pneumatici) hanno creato un piano dove si possono leggere 25 raccomandazioni studiate per garantire la ripresa della filiera auto.

Il piano tocca tutti gli attori del settore, dalla produzione alla vendita, passando per i servizi.

Tra le priorità che si notano subito, c’è la richiesta di incentivi, considerati fondamentali per far ripartire uno dei settori più colpiti dalla crisi.

Saranno proprio gli incentivi uno degli elementi chiave per rilanciare il settore, spingendo dal lato gli utenti a fare nuovi acquisti con detrazioni e vantaggi, dall’altro supportando le compagnie che si trovano a vivere un momento complesso come quello attuale.

La crisi del mondo auto, non si limita al coronavirus; si tratta infatti di una tendenza già in corso, prima della pandemia, elemento che rende ancora più difficile vedere, nei prossimi mesi una ripartenza reale.

Ma il mondo auto potrà davvero tornare lo stesso?

Il mondo auto sta cambiando, un cambiamento iniziato molto prima del Coronavirus e dei problemi legati alla pandemia.

Negli ultimi mesi, sono stati in tanti ad acquistare ricambi da siti web come Ricambialo.com, o a cercare auto usate dai rivenditori online.

Proprio in questo contesto, la figura del concessionario, e il modo di lavorare che, fino ad oggi, è andato per la maggiore, potrebbe non funzionare più.

Il web ha preso il sopravvento, basti pensare alle consulenze online che hanno permesso di continuare a vendere auto ad alcuni saloni.

Mentre la tecnologia auto vive un cambiamento senza precedenti, anche il settore e il mondo in cui lo viviamo potrebbe diventare completamente differente.

Gli incentivi saranno quindi importanti, ma sarà altrettanto importante tenere conto del modo in cui i consumatori sono cambiati.

La pandemia, potrebbe avere solo accelerato una tendenza precedente verso l’informatizzazione e il trasferimento sul web di diverse attività.

Nello stesso modo in cui si acquistano ricambi online, per poi farli installare dal meccanico di fiducia, bypassando la concessionaria e i pezzi brandizzati.

Tra auto a noleggio, e nuovi modi di acquistare e vivere i mezzi di trasporto, l’automotive, dovrà affrontare più di una sfida.

Oggi il mondo auto potrebbe ripartire in modo diverso, tenendo conto di una situazione completamente differente, e di tutto ciò che ne consegue.

Finita la crisi, l’automotive, potrebbe scoprire di avere un volto diverso.