Cambio gomme: come capire quando è il momento giusto

In un mondo in cui anche il mercato automotive è sempre più smart la domanda che, ricorrentemente, tutti gli automobilisti si pongono è: ogni quanto tempo è opportuno sostituire gli pneumatici? Una risposta univoca non esiste, ma certamente ci sono delle indicazioni di base da seguire.

Da cosa dipende l’usura delle gomme

L’usura degli pneumatici non si valuta solo in funzione dell’uso, ma anche dell’età. Ogni gomma viene realizzata con dei materiali che si deteriorano con il tempo, anche se l’utilizzo del veicolo è molto limitato. Il clima e le condizioni di stoccaggio, ad esempio, sono fattori che influiscono parecchio nelle prestazioni delle gomme auto.
Per questo motivo, gli esperti consigliano sempre di far esaminare le gomme dell’auto con una certa regolarità, soprattutto prima di affrontare un lungo viaggio: in questo modo sarà possibile individuare piccole deformazioni o screpolature, che potrebbero rivelarsi anche pericolose.

Diciamo che, indicativamente, dopo i primi 5/6 anni di utilizzo, il controllo delle gomme dovrebbe essere fatto regolarmente ogni anno; la sostituzione è poi, in ogni caso, caldamente consigliata trascorsi 10 anni.

Volendo ragionare in termini di chilometraggio, non esiste un’indicazione precisa che dica ogni quanti chilometri percorsi è bene sostituire gli pneumatici. Di norma, comunque, se si tratta di gomme di buona qualità, possono essere cambiate dopo aver fatto circa 40.000 km.

Come valutare lo stato di usura di una gomma auto?

Tutti gli pneumatici sono dotati di piccolissimi indicatori di usura, vale a dire delle minuscole barrette in rilievo che vengono collocate sul fondo degli intagli. Se la superficie della gomma, consumandosi, arriva al livello di questi indicatori, significa che bisogna procedere con la sostituzione. Infatti, il limite previsto dalla legge per quanto riguarda lo spessore del battistrada è di 1,6 mm.

Per verificare rapidamente lo stato di usura delle gomme, esiste anche un metodo semplice ed efficace: utilizzare una moneta.
Se si stratta di pneumatici normali, si può prendere una moneta da 1 euro e provare ad infilarla in una scanalatura del battistrada. Se si riescono a vedere le stelline presenti sul bordo della moneta, significa che è giunta l’ora di effettuare la sostituzione della gomma.

Se, invece, si desidera fare il controllo su pneumatici da neve, allora è meglio prendere una moneta da 2 euro: se il bordo argentato rimane visibile, vuol dire che il battistrada è sceso al di sotto della soglia minima prevista (1,6 mm.), ed è quindi tempo di acquistare gomme nuove.
Questo tipo di controllo va comunque effettuato in diversi punti della gomma, perché lo stato di usura non è quasi mai uniforme.

Per misurazioni più accurate, è meglio affidarsi ad un apposito strumento che si chiama profondimetro. Anche in questo caso, è bene eseguire più misurazioni prendendo in esame parti differenti del battistrada (scanalature più interne, più esterne, ecc.): facendo poi una media dei risultati ottenuti, si può desumere in maniera abbastanza precisa lo stato di salute della gomma e, di conseguenza, valutare se debba essere sostituita o meno.

Quando è bene rivolgersi comunque ad un gommista

Se si notano delle irregolarità nello stato di usura del battistrada, potrebbe esserci un problema all’origine: allineamento scorretto delle ruote, oppure pressione di gonfiaggio non ottimale, oppure ancora necessità di invertire le gomme. Talvolta, possono essere anche più cause insieme a determinare il consumo irregolare degli pneumatici.
In questi casi, è sempre consigliabile rivolgersi ad un gommista esperto e qualificato. Potrà, ad esempio, capire se si tratta di un problema di sospensioni (e, in tal caso, risolverlo), o magari si limiterà a smontare le ruote anteriori mettendole al posto di quelle posteriori, e viceversa.

Anche quando si notano dei rigonfiamenti o delle bolle lungo la spalla o il fianco dello pneumatico, bisogna assolutamente rivolgersi ad un gommista. Sono inconvenienti che per lo più si verificano a seguito di urti contro il marciapiede, o quando capita di prendere una buca profonda, o se si è viaggiato a lungo con la pressione delle gomme troppo bassa.
Si tratta di campanelli d’allarme da non sottovalutare mai, perché potrebbero favorire forature improvvise o scoppi, soprattutto guidando a velocità sostenuta (ad esempio, in autostrada).

Quanto durano mediamente gli pneumatici

Come già detto, non è soltanto il chilometraggio a determinare l’usura delle gomme. Questo significa che, anche in una vettura molto poco utilizzata, gli pneumatici sono comunque esposti al rischio di logorarsi (semplicemente per il passare del tempo, a causa degli sbalzi di temperatura, per l’esposizione al sole, ecc.) Il più delle volte, in questi casi, si possono notare delle piccole crepe su tutta la gomma: dipendono dal fatto che la stessa si è indurita, quasi seccata, ed è quindi giunta l’ora di sostituirla.

Tutte le gomme per auto riportano lateralmente un numero composto da 4 cifre, che sta ad indicare l’anno di fabbricazione (esattamente i primi due numeri identificano la settimana, e gli altri due l’anno). Questo riferimento è utile perché, salvo ovviamente dover intervenire prima per i motivi sopra esposti, una volta trascorsi circa 6 anni da tale data, sarebbe comunque preferibile buttare le vecchie gomme ed acquistarne di nuove. Non si fa, quindi, riferimento alla data in cui gli pneumatici hanno iniziato a viaggiare: la loro età anagrafica parte dal momento in cui sono stati prodotti, compreso il tempo che hanno trascorso stoccati in magazzino.

Anche se il limite di durata cui generalmente si fa riferimento è di 10 anni, per ragioni di sicurezza sarebbe meglio non utilizzare così a lungo le gomme. Dopo 6 anni, è meglio fare un controllo molto accurato, da ripetere comunque frequentemente, e valutare l’opportunità di una sostituzione.

Un ultimo consiglio da seguire è quello di cercare di sostituire sempre in contemporanea tutte e quattro le gomme dell’auto: può capitare che se ne danneggi soltanto una, ma sarebbe meglio cambiarle tutte insieme. Infatti, viaggiare con gomme che hanno un differente livello di usura non è affatto sicuro e non garantisce le medesime prestazioni (nemmeno per quanto concerne i consumi). In caso di veicoli a trazione integrale, una diversa usura dei battistrada potrebbe anche causare un danno permanente ai differenziali della vettura.