Come risalire all’assicurazione dal numero di targa e richiedere un danno

Come si può risalire all’assicurazione dal semplice numero di targa? Grazie agli strumenti evolutivi di cui si dispone oggi, grazie prettamente all’online, è possibile identificare solo la Polizza di un veicolo e non il nome del proprietario. Qualora questo abbia commesso un reato, come ad esempio esser scappato dopo un tamponamento, sarà accusabile il “veicolo”.

A quel punto, una volta ottenuti i dati assicurativi semplicemente essendo in possesso del numero di targa, si potrà contattare l’assicurato e richiedere i danni di un determinato sinistro stradale o semplicemente per una infrazione notata da qualcuno.

Per trovare la compagnia assicurativa e il periodo di copertura del veicolo interessato, sarà sufficiente collegarsi al Portale dell’Automobilista ed inserire il numero di targa e il mezzo da voler identificare. Dopo aver cliccato su “cerca”, il sistema rilascerà tutte le informazioni tranne il nome del proprietario della vettura.

Questa procedura è valida nel momento in cui un veicolo sia immatricolato esclusivamente in Italia, mentre se fosse di un altro Paese, sarà necessario collegarsi al Portale Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici SPA, ovvero dall’acronimo CONSAP.

Nel momento in cui si trovano i riferimenti della compagnia assicurativa, si dovrà contattare quest’ultima ed informarla dell’accaduto tramite una lettera raccomandata o mediante l’utilizzo di un indirizzo PEC. Sarà poi la società stessa, a risarcire i danni dovuti. E nel caso in cui non nessuno si facesse avanti?

Quando far intervenire un avvocato

I casi nel quale può intervenire un avvocato affinché si ottenga un risarcimento dei danni subiti per colpa di un vandalo, sono gli stessi che non si sono potuti concludere con successo e amichevolmente. Ad esempio, se all’atto del sinistro stradale non è stato compilato il modulo C.A.I. nonché la constatazione amichevole.

Oppure, è bene rivolgersi ad un legale nel momento in cui un pirata della strada, commette un reato scappando. A quel punto avendo il numero di targa ed identificazione l’eventuale compagnia assicurativa, l’avvocato saprà certamente procedere con una causa diretta.

Se si avesse necessità di scoprire immediatamente la polizza assicurativa di un mezzo, esistono numerose applicazioni gratuite e non, che inserendo il numero di targa forniscono gli stessi dati che avrebbe rilasciato il Portale dell’Automobilista.

Risarcimento danni per parenti delle vittime di incidenti stradali

Purtroppo, un incidente stradale lascia sempre dietro di sé degli strascichi o conseguenze negative soprattutto se le persone coinvolte riportano lesioni di grave entità oppure perdono la vita.

Non c’è dolore più grande nel perdere qualcuno molto caro, però la vita ci impone di andare avanti, nonostante tutto.

Sebbene alcune di queste conseguenze non potranno mai essere superate con l’ausilio giuridico, in molti ignorano che è possibile richiedere ed ottenere tramite apposita documentazione in materia di risarcimento danni incidente per i parenti, il giusto rimborso.

Le leggi in materia parlano chiaro, così come testimonia la Corte di Cassazione, la quale ha emanato un’ordinanza ribadendo un importante principio di diritto.

In particolar modo, è stato stabilito che, in caso di lesioni gravi o morte dell’automobilista, anche i parenti della persona danneggiata, dovranno essere risarciti.

Da ciò ne consegue che è assolutamente legittimo per i parenti richiedere un risarcimento economico in virtù delle sofferenze provate a seguito delle gravi ferite riportate o della morte della persona cara.

Ma per far sì che la richiesta venga accolta, i parenti della vittima devono dimostrare con documentazione reale, il danno subito e a quel punto potranno chiedere il risarcimento danni di natura patrimoniale o non patrimoniale.

Tipologie dei danni risarcibili

A causa di un fatto illecito altrui che ha avuto come conseguenza la perdita di una persona cara, l’ordinamento italiano ha stabilito un risarcimento del danno economico.

Infatti, ipotizzando la morte di un genitore a causa di un sinistro stradale, i figli della vittima non potendo più usufruire del mantenimento subiranno un danno patrimoniale, per cui alla luce di quanto detto ecco che diventa più che lecito richiedere i danni, come sottolinea anche questo importante articolo sui sinistri stradali.

L’ordinamento ha decretato la possibilità di richiedere il risarcimento al diretto interessato dell’illecito o addirittura ai figli del responsabile dell’incidente stradale.

Ma oltre ai danni patrimoniali si può far appello altresì ai danni non patrimoniali, ovvero quelli che non rientrano nella sfera dei beni economici ma che hanno comunque sia, destato nei parenti della vittima, turbamenti e dolore.

Infatti, non è raro che a causa di un dolore così forte, un congiunto possa subire lesioni di natura psico-fisica che ha come conseguenza una ripercussione sulle abitudini di vita quotidiana.

Oltre a ciò, la legge ha stabilito che anche la figura del convivente può essere inserita tra i congiunti, purché dimostri l’esistenza di una relazione stabile e consolidata.

Pertanto, se il compagno della vittima ha sofferto per la tragica perdita, anche lui/lei in qualità di convivente potrà chiedere i danni.

È bene sottolineare che l’entità dei danni risarcibili varia a seconda dell’intensità del rapporto affettivo nonché dell’effettiva sofferenza psichica provocata dall’evento morte.

Questo aspetto dunque, riguarda non solo il coniuge ma anche gli altri familiari.

Per rendere chiaro quanto detto, i fratelli o le sorelle della vittima ad esempio, hanno sicuramente diritto al risarcimento del danno ma questo verrà stabilito prendendo in considerazione diversi parametri.

Ecco nello specifico:

  • età del fratello: nella maggioranza dei casi, i tribunali stabiliscono una somma di denaro al fratello in maniera proporzionale all’età, per cui una cospicua somma di denaro verrà riconosciuta al fratello più giovane;
  • danno emergente: tutti i costi che sono stati sostenuti dai fratelli o sorelle della vittima per quel che riguarda le spese mediche, per il funerale ecc, verranno risarciti;
  • morte del gemello: secondo studi scientifici la morte di un gemello incide in maniera molto significativa sul superstite, sia per quel che riguarda l’aspetto emotivo che psicologico, perché si presume che il legame sia molto solido e stabile, per cui il risarcimento danni conferito, sarà consistente.

Per chi vuole maggiori delucidazioni in merito, è possibile approfondire sul sito Ansa ed inoltre è sempre consigliabile rivolgersi a degli enti appositi che hanno come unico scopo quello di garantire la tutela di tutti i cittadini.

Come si diventa un broker assicurativo ?

Diventare un broker assicurativo richiede diversi requisiti, morali e ovviamente anche professionali. Questo tipo di professione richiede preparazione ed esperienza.
Un broker assicurativo è innanzitutto diverso dal broker finanziario, che si occupa invece di investimenti.

Prima di capire come diventare broker assicurativo è necessario comprendere innanzitutto in che cosa consista il suo lavoro. Il broker assicurativo deve offrire un servizio di consulenza in materia di assicurazioni: il suo lavoro consiste nel conoscere in modo approfondito il mercato assicurativo e nel trovare la soluzione che meglio si conforma alle esigenze della clientela.
Ogni broker assicurativo deve quindi conoscere gli strumenti per l’analisi del mercato e trovare delle soluzioni assicurative che siano vantaggiose per la clientela.
In Italia questa figura è in crescita e non è collegata a quella di un’azienda: questi soggetti indipendenti operano sul mercato a disposizione di qualsiasi soggetto interessato ad una polizza, per permettere loro di confrontare le varie soluzione e scegliere quella più consona alle loro esigenze.

Il broker assicurativo si occupa di curare le esigenze del cliente, analizzando il mercato delle assicurazioni, trovando le soluzioni migliori. Quindi si occupa anche di gestire i contratti con le varie compagnie assicurative e di assistere nella liquidazione dei danni i clienti.

Requisiti del broker assicurativo

Per diventare broker assicurativo bisogna avere dei requisiti morali e professionali che sono l’onorabilità, il non essere vincolato a nessuna compagnia di assicurazione, la responsabilità professionale, e bisogna essere garanti di ogni danno causato ai clienti. Bisogna essere iscritti all’IVASS e stipulare obbligatoriamente una polizza assicurativa in caso di danni ai clienti, e deve costituire un Fondi di Garanzia presso la CONSAP sempre per caso di danni. Inoltre, serve molto spirito di iniziativa, ottima conoscenza del mercato assicurativo, predisposizione al rapporto con gli altri, conoscenza approfondita dei prodotti assicurativi, ed una buona capacità di organizzarsi e relazionarsi con i clienti che siano già tali e quelli potenziali.

Guadagno del broker assicurativo

Un broker assicurativo percepisce il 20% delle polizze vendute, quindi guadagna a provvigione. Più clienti ha, più possibilità ha di guadagnare. Le sue capacità gli permettono di crearsi un portafoglio di clienti ampio e quindi di guadagnare di più. Non potendo essere alle dipendenze, direttamente o indirettamente, di alcuna compagnia assicurativa, il broker assicurativo deve contare solamente sulle sue capacità. Ad oggi, ricordiamo, non è possibile istituire una società di brokeraggio (ve ne sono invece in altri Paesi).

Gli italiani preferiscono le assicurazioni online

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una vera rivoluzione, che ha nella tecnologia il suo fulcro centrale. Non sfugge a questa tendenza il mondo delle assicurazioni, che sta radicalmente cambiando. Gli italiani preferiscono sempre di più le assicurazioni online rispetto a quelle tradizionali, che stanno lentamente scomparendo, e questo è dimostrato anche da recenti sondaggi ed indagini.

Ma perché? Perché un’assicurazione online garantisce un risparmio notevole, in quanto abbatte numerosi costi grazie alla dematerializzazione dell’attestato di rischio e del tagliando da esporre sul parabrezza, e col taglio delle spese per gli uffici e per la cancelleria. Tutti questi accorgimenti si traducono in una sostanziale riduzione del premio assicurativo finale.

Con il proliferare delle compagnie assicuratrici online, si stanno diffondendo sempre di più sul web diversi siti comparatori che confrontano tutti i prezzi delle assicurazioni su Internet. Con un semplice clic è possibile consultare e confrontare tutte le offerte, le tariffe e le promozioni che meglio si adattano all’uso della propria auto.

In questo modo le stesse assicurazioni sono costrette ad offrire prezzi più competitivi, per tentare di conquistare quanti più clienti possibili. Ciò porta ad una riduzione generale dei prezzi sul mercato delle assicurazioni.

La liberalizzazione nel mercato delle assicurazioni inoltre ha portato gli utenti ad avere una maggiore scelta. Passare da un’assicurazione all’altra non solo è molto più facile, ma anche conveniente da un punto di vista economico.

Aspetto che evidentemente gli automobilisti non hanno sottovalutato, dal momento che per liberarsi da un’assicurazione tradizionale occorre più tempo e gli ostacoli burocratici da superare sono parecchi. Diverse assicurazioni online tendono poi a fidelizzare i propri clienti, quindi assicurare due vetture, oppure un’automobile ed una motocicletta presso la stessa compagnia assicuratrice porta a dei notevoli vantaggi economici per l’utente.

Infine le assicurazioni online permettono al cliente di costruirsi una polizza su misura personalizzabile, che consente di pagare molto meno. Esistono ad esempio le assicurazioni chilometriche, scelte sempre di più da chi usa la macchina con una certa parsimonia.

Perché pagare tanto se si usa la macchina in brevi periodi durante l’anno? Con le assicurazioni chilometriche il cliente, oltre ad una quota fissa del premio, deve pagare in base ai chilometri percorsi durante l’anno che vengono conteggiati mediante un dispositivo. Oppure ci sono le assicurazioni temporanee, che possono essere stipulate anche per brevi periodi durante l’anno, perfino per pochi giorni. Alla luce di tutto ciò, sembra davvero che le assicurazioni online rappresentano il futuro, ma forse anche il presente.

Unisalute: tutto quello che c’è da sapere su l’assicurazione sanitaria del gruppo Unipol

Unisalute è l’assicurazione sanitaria del gruppo Unipol che tratta appunto tutto ciò che riguarda le assicurazioni sulla salute in generale. Si tratta della prima assicurazione sanitaria presente in Italia e può contare su sedi sparse su tutto il territorio italiano.

La società offre vari tipi di servizi a seconda dell’area sanitaria di riferimento e delle esigenze dei clienti.

Ad esempio, Unisalute propone un’assicurazione dedicata alle cure dentarie. Questo servizio costa 190 euro all’anno e le spese comprendono ad esempio la visita e la pulizia dei denti in via del tutto gratuita.

Potrai scegliere di recarti nello studio odontoiatrico che più preferisci. L’assicurazione mette a tua disposizione 1500 euro per le cure meno frequenti e inoltre potrai godere di tariffe speciali in tutti gli studi convenzionati.

Andiamo a scoprire i dettagli nel particolare: Il piano, se hai tra i 18 anni e i 65 anni, copre gli interventi chirurgici per un massimale di 1500 euro per persona.

Esso copre anche le cure odontoiatriche a seguito di incidenti stradali con un massimale annuo di 2000 euro per persona. Potrai inoltre godere di sconti e di servizi di consulenza telefonica. Se invece la persona che ha dai 3 ai 17 anni, il piano prevede una visita odontoiatrica e fluorazione una volta all’anno.

Inoltre copre le cure dentarie a seguito di infortuni con un massimo di spesa di 500€ per persona. Anche in questo caso si gode di sconti presso i dentisti convenzionati e di consulenza telefonica.

Per metterti in contatto con la società, puoi chiamare al numero che trovi sul sito ufficiale, in alternativa puoi ricercare il numero verde Unisalute seguento questo link.

Gli operatori risponderanno a tutte le tue domande e cercheranno di fornirti l’assistenza di cui hai bisogno. Qualunque sia il motivo per cui hai bisogno di metterti in contatto con UniSalute, puoi tranquillamente chiamare il numero verde e parlare con uno degli operatori.

Intervento della compagnia assicurativa qualora l’auto fosse distrutta

La sfortuna ci perseguita ma la più grande si manifesta quando abbiamo appena comprato un’auto, aperto l’assicurazione e dopo un brusco incidente, della macchina non è rimasto più nulla. Per fortuna non a tutti capita, ma in questo caso, quante domande ci porremmo? La prima cosa che tutti si chiederebbero è: come si comporterà la mia compagnia assicurativa? Mi verrà risarcito l’intero importo d’acquisto dell’auto?

Proprio per evitare problemi in caso di incidenti, è bene prestare molta attenzione a ciò che si fa quando si sta per firmare un contratto per la polizza. Questo perché proprio nel contratto viene stabilito un livello massimo di rimborso, ovvero una cifra massima (chiamata appunto massimale) che verrà risarcita a chi ha subito i danni che siano fisici o a terzi o semplicemente  materiali.

In genere comunque la cifra che viene rimborsata non è totale, la compagnia assicurativa ne rimborsa una parte, mentre la restante viene pagata dal soggetto che ha subito i danni.

Quando si firma un contratto con una qualsiasi compagnia assicurativa, molti prestano attenzione massima solo alla cifra da pagare e per risparmiare quanto più possibile molti subiscono l’inganno poiché non si interessano granchè del massimale che in realtà per chi ha acquistato un’auto nuova dovrebbe essere l’aspetto più importante tra tutti.

In caso di incidente infatti qualora si fosse scelta una polizza con un massimale basso, l’interessato andrebbe a rimetterci di tasca propria, poiché inizialmente non aveva messo in conto la possibilità di fare incidenti.

Invece, qualora nell’incidente oltre al mezzo distrutto ci fossero morti o feriti, i danni aumenterebbero di molto raddoppiando o triplicandosi, in questo caso verrebbero stabiliti dalla magistratura ed il tutto verrebbe risarcito interamente o in parte, in base alla cifra stabilita dalle legge e agli accordi fatti anche dall’altro conducente e la sua compagnia assicurativa.