Come creare una campagna pubblicitaria online di successo con il targeting giusto

Articolo scritto con la collaborazione di Vincimpresa

Le campagne pubblicitarie online sono diventate elementi fondamentali del marketing moderno. Grazie alla loro flessibilità, accessibilità e bassi costi, esse sono diventate la scelta primaria per molte aziende che vogliono ampliare la loro presenza sul mercato. Tuttavia, per ottenere veri risultati, è essenziale creare una campagna efficace con il giusto targeting.

L’importanza del targeting

Le campagne pubblicitarie includono una vasta gamma di opzioni che possono aiutare le aziende a raggiungere i propri clienti. Le opzioni includono annunci su social media, annunci di ricerca sui motori di ricerca, banner promozionali, email e molto altro.

Ma il successo di una campagna promozionale dipende, in gran parte, dal raggiungimento dell’utenza corretta. Quando le campagne pubblicitarie online vengono presentate al corretto pubblico di riferimento, hanno molta probabilità di riuscire ad attirare l’attenzione del consumatore e portare al successo l’azienda.

Raggiungere l’utente consono ti permette l’identificazione del pubblico di riferimento che potrebbe essere composto da potenziali acquirenti del tuo prodotto o servizio. È solo quando il pubblico viene identificato correttamente che puoi creare un messaggio propagandistico mirato e rilevante per quel pubblico specifico.

Identificazione del target e definizione degli obiettivi

La prima fase dell’approccio di targeting corretto è l’identificazione del tuo pubblico di riferimento. Questo dovrebbe includere una valutazione del demografico di riferimento, dei loro interessi e delle loro abitudini nella vita reale ed online.

È necessario che tu acquisisca una comprensione chiara del tuo pubblico di riferimento per poter creare una campagna mirata, che possa attrarre e persuadere i tuoi potenziali acquirenti.

Quando hai una chiara comprensione del pubblico di riferimento, devi definire gli obiettivi della tua attività pubblicitaria online. Quali sono i risultati che desideri ottenere? Vuoi attirare traffico sul tuo sito web, aumentare le vendite o promuovere la consapevolezza del marchio?

La definizione degli obiettivi ti aiuterà a creare un annuncio efficace che si concentrerà su tali obiettivi.

Scelta della piattaforma in base al tuo budget e al tuo pubblico

La scelta della piattaforma giusta è fondamentale per il successo della tua rassegna pubblicitaria online. Ogni piattaforma ha un pubblico di riferimento diverso, e quindi scegliere quella sbagliata potrebbe portare alla perdita di budget e all’inefficacia sostanziale della vostra azione.

La scelta della piattaforma dipende dal tuo budget e dal pubblico di riferimento. Facebook, Instagram e YouTube sono piattaforme comuni per la propaganda online, ma dipende dal demografico di riferimento della tua azienda per scegliere la strada più adatta.

Inoltre, dovresti considerare i costi delle, poiché questi possono variare a seconda del tipo di pubblicità e del pubblico di riferimento.

Creazione del messaggio che risuoni con il tuo pubblico di riferimento

La fase di creazione del messaggio pubblicitario è una delle fasi più importanti del processo di targeting. Dovresti creare un messaggio con un tono e uno stile che risuonino con il tuo pubblico di riferimento.

Il messaggio dovrebbe enfatizzare i benefici del tuo prodotto o servizio e spiegare perché il tuo pubblico deve scegliere la tua azienda piuttosto che quella dei concorrenti.

Il tuo messaggio dovrebbe essere breve e accattivante, con una forte call to action che persuada il pubblico a visitare il tuo sito web o ad acquistare il tuo prodotto o servizio.

Monitoraggio e analisi dei risultati per apportare eventuali modifiche e miglioramenti

Il monitoraggio e l’analisi dei risultati della vostra attività sono fondamentali per capire il successo o meno del lavoro svolto. Dovresti monitorare i risultati dell’attività per controllare se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti.

Se scopri che la campagna non sta raggiungendo gli obiettivi, è necessario apportare modifiche e miglioramenti. Puoi modificare il messaggio, la piattaforma di pubblicazione e il pubblico di riferimento per ottenere risultati diversi.

Come mantenere il targeting giusto

La creazione di una campagna con il targeting giusto richiede tempo, sforzo e dedizione. Tuttavia, quando viene realizzata correttamente, può portare al raggiungimento degli obiettivi prefissati dell’azienda.

Per mantenere il giusto targeting, dovresti monitorare costantemente i risultati e apportare eventuali modifiche e miglioramenti necessari per ottenere i risultati desiderati.

E’ necessario che tu definisca chiaramente il tuo pubblico di riferimento e selezioni la piattaforma giusta per garantire il massimo successo della tua attività.

Indispensabili caratteristiche per un sito web di successo

Articolo scritto con la collaborazione di totalwebgroup.it

Design accattivante e navigazione intuitiva

Il design di un sito web gioca un ruolo cruciale nel determinarne il successo. Un layout accattivante e professionale trasmette affidabilità e serietà, mentre una navigazione intuitiva permette agli utenti di trovare facilmente le informazioni che cercano. Un buon dominio aziendale deve essere in grado di attrarre l’attenzione dei visitatori e mantenere il loro interesse, spingendoli ad esplorare le varie sezioni e a tornare in futuro.

Contenuti di qualità e ottimizzati per la SEO

I contenuti devono essere accurati, informativi e ben scritti. Un dominio utilizzato per scopi lavorativi, deve necessariamente offrire contenuti di valore che rispondano alle esigenze e alle domande dei visitatori. E’ necessario che i contenuti siano ottimizzati per la SEO (Search Engine Optimization) al fine di migliorare la visibilità del dominio sui motori di ricerca e aumentare il traffico organico. L’ottimizzazione include l’uso di parole chiave pertinenti, titoli accattivanti, meta descrizioni e l’ottimizzazione delle immagini.

Adattabilità ai dispositivi mobili

Con l’aumento dell’uso di smartphone e tablet, è essenziale che un sito web sia responsive e si adatti perfettamente a tutti i dispositivi. Un dominio non ottimizzato per i dispositivi mobili può risultare difficilmente navigabile e frustrante per gli utenti, portando a un calo delle visite e a un aumento del tasso di abbandono.

Velocità di caricamento

La velocità di caricamento è un fattore determinante per l’esperienza utente e può influire sulla permanenza dei visitatori. Un sito lento può causare impazienza e frustrazione, portando gli utenti a cercare alternative più veloci. È importante ottimizzare le immagini, il codice e gli altri elementi per assicurarne un caricamento rapido e fluido.

Sicurezza e protezione dei dati

La sicurezza è una delle principali preoccupazioni dei navigatori, soprattutto quando si tratta di condividere dati personali o effettuare transazioni. Un dominio professionale deve garantire la protezione dei dati degli utenti attraverso l’uso di protocolli sicuri come HTTPS e SSL, oltre a implementare misure di sicurezza aggiuntive come firewall e sistemi di monitoraggio delle intrusioni.

Facilità di aggiornamento e manutenzione

Un sito web dinamico e aggiornato è fondamentale per mantenere l’interesse degli utenti e offrire contenuti sempre nuovi e pertinenti. Per questo motivo, è importante che la gestione sia semplice e intuitiva, permettendo anche a chi non ha competenze tecniche di aggiungere e modificare contenuti in maniera autonoma.

Integrazione con i social media e altre piattaforme

I social media sono diventati un canale essenziale per la promozione di un’attività online e per interagire con il proprio pubblico. Un dominio professionale deve integrarsi facilmente con le principali piattaforme social, offrendo ai propri clienti la possibilità di condividere i contenuti e di seguire l’attività dell’azienda o del professionista sui vari canali.

Monitoraggio delle statistiche e analisi dei dati

Per valutare l’efficacia di un sito web e individuare eventuali aree di miglioramento, è necessario monitorare le statistiche e analizzare i dati di traffico. Strumenti come Google Analytics permettono di raccogliere informazioni dettagliate sui visitatori, sulle pagine più visitate, sul tempo ivi  trascorso e sulla provenienza del traffico, offrendo spunti preziosi per ottimizzare i contenuti e aumentarne la visibilità.

Supporto tecnico e assistenza

Anche il dominio più professionale può incontrare problemi tecnici o richiedere interventi di manutenzione. È d’obbligo poter contare su un supporto tecnico efficiente e disponibile, in grado di intervenire tempestivamente per risolvere eventuali problematiche e assicurare il corretto funzionamento della vostra “sede” virtuale.

Personalizzazione e flessibilità

Ovviamente un sito professionale deve essere personalizzabile e flessibile, in modo da adattarsi alle specifiche esigenze dell’azienda o del professionista e rifletterne l’identità e i valori. La personalizzazione può riguardare il design, i contenuti, le funzionalità e gli strumenti offerti permettendo di creare un’esperienza unica e distintiva per gli utenti.

Investire nella realizzazione di un dominio efficace e dal giusto effetto è fondamentale per il successo di qualsiasi attività online e non.

Gli strumenti imprescindibili per l’ufficio di oggi: ecco le basi per lavorare efficientemente

Articolo scritto con la collaborazione di https://ufficio360.it

Nell’era della digitalizzazione e della crescente importanza del lavoro agile, è sempre più fondamentale creare un ambiente lavorativo che soddisfi le esigenze degli utenti e favorisca la produttività. In questo articolo, analizzeremo gli strumenti e le soluzioni che non possono mancare in un ufficio moderno e funzionale.

Il computer: il cuore del lavoro digitale

Per quanto riguarda l’hardware, il pc è senza dubbio l’elemento centrale dell’ufficio. Ne esistono di diversi tipi, come notebook, netbook e tablet, e la scelta deve essere fatta in base alle esigenze specifiche del lavoratore. Ad esempio, chi necessita di maggiore potenza e versatilità potrebbe optare per un computer desktop, mentre chi lavora spesso in mobilità potrebbe preferire un laptop leggero e maneggevole.

Un elemento fondamentale da considerare è la possibilità di collegare il pc ad una tastiera esterna, un mouse esterno e un monitor più grande, in modo da garantire una postazione di lavoro ergonomica e confortevole. Inoltre, è importante avere a disposizione un supporto per il pc, che permetta di mantenere una corretta postura durante l’utilizzo.

Il monitor: la finestra sul mondo digitale

Il monitor è un altro elemento essenziale dell’ufficio moderno. Deve essere di dimensioni adeguate e con una risoluzione adeguata per garantire la massima qualità visiva e ridurre l’affaticamento degli occhi. Inoltre, è consigliabile optare per un modello regolabile in altezza e inclinazione, in modo da adattarlo alle esigenze ergonomiche dell’operatore.

L’arredo: comfort e funzionalità

Per quanto riguarda l’arredo, è importante scegliere soluzioni che uniscano estetica e funzionalità. Ad esempio, una scrivania con un piano di lavoro ampio e robusto è indispensabile per ospitare tutti gli strumenti e le apparecchiature necessarie, mentre una sedia ergonomica e regolabile contribuirà a prevenire problemi di postura e affaticamento.

Una buona illuminazione è altrettanto fondamentale, e una lampada da scrivania con luce a led permetterà di lavorare in condizioni ottimali senza affaticare la vista. Per quanto riguarda l’organizzazione dello spazio, è consigliabile prevedere soluzioni di archiviazione, come cassettiere e scaffali, che permettano di mantenere l’ordine e di avere tutto a portata di mano.

La connettività: indispensabile per un lavoro efficiente

In un mondo sempre più connesso, avere a disposizione una connessione internet veloce e affidabile è fondamentale per svolgere il proprio lavoro. È quindi importante assicurarsi di disporre di una rete Wi-Fi adeguata o, in alternativa, di una connessione via cavo Ethernet.

Anche la presenza di prese elettriche e dati è essenziale, e soluzioni come multiprese elettriche e piani scorrevoli per l’accesso alla multipresa possono facilitare la gestione dei cavi e garantire un ambiente di lavoro ordinato e sicuro.

Gli strumenti di comunicazione: fondamentali per la collaborazione

Nell’era del lavoro a distanza e delle videoconferenze, gli strumenti di comunicazione giocano un ruolo cruciale nell’ufficio. Una webcam di qualità, un microfono e delle cuffie con cancellazione del rumore sono indispensabili per partecipare a riunioni virtuali e garantire una comunicazione chiara e senza intoppi.

Anche un buon software di videoconferenza, come Zoom o Microsoft Teams, è fondamentale per gestire al meglio le riunioni e favorire la collaborazione tra i membri del team.

La stampante: ancora utile nell’era digitale

Nonostante la crescente digitalizzazione, la stampante rimane uno strumento utile e a volte indispensabile per l’ufficio. La scelta del modello dipende dalle esigenze specifiche: per esempio, chi necessita di stampare documenti a colori e in alta qualità potrebbe optare per una stampante a getto d’inchiostro, mentre chi stampa principalmente testi e documenti in bianco e nero potrebbe preferire una stampante laser, più veloce ed economica.

Gli accessori: piccoli dettagli che fanno la differenza

Infine, non dimentichiamo gli accessori che possono rendere l’esperienza lavorativa più confortevole e piacevole. Ad esempio, un portapenne, un portariviste e un organizer per cavi contribuiranno a mantenere l’ordine sulla scrivania e a facilitare il lavoro.

In conclusione, un ufficio ben attrezzato e funzionale è fondamentale per garantire efficienza e benessere nel lavoro. La scelta degli strumenti e delle soluzioni più adatte alle proprie esigenze è quindi un passo imprescindibile per creare un ambiente lavorativo confortevole e produttivo.

L’importanza della contabilità di magazzino

Articolo scritto con la collaborazione di Gruppo Logistico Out-Log

Un’analisi approfondita delle scritture ausiliarie

La gestione efficiente della contabilità di magazzino è uno degli aspetti fondamentali per la crescita e il successo delle imprese, in particolare quelle che svolgono attività commerciale. Tra gli obiettivi principali di questa pratica contabile vi è il controllo puntuale dei movimenti di entrata e uscita dei beni, sia materie prime che prodotti finiti, garantendo così un monitoraggio costante delle rimanenze e dei ricavi.

Scritture ausiliarie: la base della contabilità di magazzino

Le scritture ausiliarie rappresentano la struttura principale su cui si basa la contabilità di magazzino. Esse sono deputate alla registrazione di tutti i movimenti dei beni, sia in entrata che in uscita, permettendo così un controllo accurato delle giacenze e dei flussi di merci. L’obbligo di tenuta delle scritture ausiliarie è previsto dalla normativa fiscale per tutte le imprese che superano l’ammontare dei ricavi stabilito dalla legge.

L’obbligo di tenuta delle scritture ausiliarie

L’obbligo di tenuta delle scritture contabili ausiliarie riguarda tutte le imprese che, per la seconda volta consecutivamente, superano l’ammontare dei ricavi stabilito dalla legge nel periodo di imposta successivo a quello cui per la seconda volta consecutivamente. In altre parole, se un’impresa supera il limite di ricavi per due anni consecutivi, dal secondo periodo imposta successivo a quello in cui è avvenuto il superamento, l’azienda è tenuta a gestire la contabilità delle giacenze attraverso le scritture ausiliarie.

La tenuta della contabilità di magazzino: una pratica fondamentale

La contabilità, attraverso la tenuta delle scritture ausiliarie, permette alle imprese di monitorare costantemente i flussi di beni, garantendo un controllo accurato delle giacenze e dei ricavi. Questa pratica è fondamentale per l’efficienza e la competitività delle aziende, in quanto consente di:

  • Ottimizzare la gestione del magazzino: grazie all’accurata registrazione dei movimenti dei beni, le imprese possono individuare eventuali criticità nella gestione delle rimanenze e adottare strategie mirate per risolverle.
  • Valutare la redditività dei prodotti: la gestione del magazzino permette di monitorare costantemente i ricavi generati dai singoli prodotti, facilitando così la valutazione delle performance e l’individuazione di eventuali margini di miglioramento.
  • Supportare la pianificazione aziendale: la conoscenza del valore delle giacenze e dei flussi di beni consente alle imprese di prendere decisioni informate riguardo alla gestione delle risorse, alla programmazione delle attività produttive e alla definizione delle strategie commerciali.

Approfondimento: il valore delle rimanenze

La valutazione delle rimanenze rappresenta un aspetto cruciale delle scritture contabili. Il valore delle rimanenze infatti influisce direttamente sulla determinazione dei ricavi e dei costi delle imprese, con conseguente impatto sulla redditività e sul bilancio aziendale.

Le diverse tipologie di rimanenze

Le rimanenze possono essere classificate in diverse categorie, tra cui:

  • Materie prime: si tratta delle materie necessarie alla produzione dei beni e dei prodotti finiti.
  • Prodotti in lavorazione: sono i beni in fase di lavorazione o di assemblaggio, che non hanno ancora raggiunto lo stadio di prodotto finito.
  • Prodotti finiti: sono i beni che hanno completato il processo produttivo e sono pronti per la vendita.

Valutazione delle rimanenze: metodi e criteri

La valutazione delle rimanenze può avvenire secondo diversi metodi e criteri, tra i quali i più comuni sono:

  • Costo medio ponderato: il valore delle rimanenze viene determinato calcolando la media ponderata dei costi di acquisto o di produzione dei beni presenti nel magazzino.
  • FIFO (First In, First Out): questo metodo prevede che i beni vengano valutati in base all’ordine cronologico di ingresso, dando priorità ai beni acquistati o prodotti per primi.
  • LIFO (Last In, First Out): secondo questo criterio, i beni vengono valutati dando priorità a quelli acquistati o prodotti per ultimi.

La contabilità di magazzino riveste un ruolo fondamentale nella gestione delle imprese, in particolare per quelle che svolgono attività commerciale. E’ fondamentale che le aziende investano nella formazione e nelle competenze necessarie per garantire una gestione efficiente e accurata di tutti i beni aziendali.

Video presentazione aziendale: perché è importante

Articolo scritto con la collaborazione di Giuseppe Galliano

La creazione di un video di presentazione aziendale è un’ottima strategia per promuovere la tua attività e raggiungere nuovi clienti. In questo articolo, esploreremo i motivi per cui la creazione di un video è così importante e come può aiutare la tua attività a crescere.

Perché è importante creare un video per presentarsi

Attraverso un breve filmato potrai illustrare le attività, i prodotti e i servizi offerti dalla tua attività. Questi filmati vengono utilizzati per promuovere la tua attività sui social media, sul tuo sito web e su altri canali online. La creazione di un prodotto visivo di presentazione aziendale richiede tempo e risorse, ma il risultato finale può essere molto efficace.

Aumenta l’engagement degli utenti

I corti sono un formato molto popolare sui social media e sul web in generale. Vengono visualizzati di più rispetto ad altri tipi di contenuti, e gli utenti sono più propensi ad interagire. Creare un filmato di presentazione può aumentare l’engagement dei tuoi utenti e aiutare a promuovere la tua attività.

Aiuta a comunicare il tuo messaggio

Un filmato è un’ottima opportunità per comunicare il tuo messaggio in modo efficace. Puoi utilizzare la presentazione per illustrare le attività, i prodotti e i servizi offerti dalla tua attività, e per spiegare perché la tua attività è unica e diversa dalle altre. In questo modo, i tuoi utenti possono capire meglio il valore che la tua attività può offrire.

Mostra la tua attività in modo professionale

La creazione di un prodotto visivo può aiutare a mostrare la tua attività in modo professionale e di alta qualità. Un filmato ben realizzato può essere un ottimo modo per far vedere ai tuoi utenti che sei un’attività seria e affidabile, che si prende cura dei propri clienti e che offre prodotti e servizi di alta qualità.

Raggiunge nuovi clienti

Una presenza video può aiutare a raggiungere nuovi clienti e ad espandere la tua base di utenti. Puoi utilizzare il film sui social media, sul tuo sito web e su altri canali online per promuovere la tua attività e attirare nuovi clienti. In questo modo, puoi aumentare la visibilità della tua attività e raggiungere un pubblico più ampio.

Migliora la tua presenza online

La creazione di un filmato aziendale può aiutare a migliorare la tua presenza online e a farti notare dai motori di ricerca. Sono un tipo di contenuto molto popolare sui motori di ricerca, e possono aumentare la visibilità della tua attività sui risultati di ricerca. I video possono aiutare a migliorare il tempo di permanenza degli utenti sul tuo sito web, il che può avere un impatto positivo sul posizionamento.

Aiuta a distinguersi dalla concorrenza

La creazione di audiovisivi aziendali può aiutare la tua attività a distinguersi dalla concorrenza. Un prodotto ben realizzato può mostrare ai tuoi utenti perché la tua attività è unica e diversa dalle altre, e può aiutare a creare un’immagine positiva della tua attività nella mente dei tuoi utenti.

Utilizzare attori

L’utilizzo di attori per la presentazione aziendale ha alcuni vantaggi.

Vantaggi

Gli attori professionisti hanno una vasta gamma di abilità e tecniche per comunicare efficacemente un messaggio. Sanno come utilizzare la gestualità, l’intonazione della voce e l’espressione facciale per creare un impatto duraturo sullo spettatore. Essi sono in grado di rappresentare situazioni e scenari che potrebbero essere difficili da ricreare con il personale reale.

Altro vantaggio dell’utilizzo di attori è la possibilità di personalizzare il video in base ai propri obiettivi. Gli attori possono essere scelti in base all’età, al sesso, all’etnia e ad altre caratteristiche specifiche per creare un’immagine dell’azienda che rispecchia il proprio brand e il proprio pubblico di riferimento. L’impiego di attori può anche garantire una maggiore qualità del video, grazie alla professionalità e all’esperienza degli interpreti.

Svantaggi

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi nell’utilizzo di attori per la presentazione aziendale. Il costo può essere elevato, soprattutto se si desidera una grande produzione con più attori e location. Gli attori potrebbero non essere in grado di rappresentare in modo autentico l’azienda e i suoi valori, a meno che non siano stati adeguatamente formati sulla cultura e sulla mission dell’azienda stessa. L’utilizzo di attori potrebbe essere percepito come poco sincero, in quanto gli spettatori potrebbero pensare che l’azienda stia cercando di nascondere qualcosa dietro la rappresentazione di attori professionisti.

Utilizzare il personale dipendente per la presentazione aziendale

L’utilizzo del personale per la presentazione aziendale ha alcuni vantaggi diversi.

Vantaggi

Esso è già a conoscenza della cultura e dei valori dell’azienda, e quindi può rappresentarli in modo autentico e sincero. Utilizzando il personale, l’azienda può dimostrare l’importanza che dà ai propri dipendenti, offrendo loro l’opportunità di diventare protagonisti della presentazione.

Un altro vantaggio dell’utilizzo di dipendenti è il costo inferiore rispetto agli attori professionisti. L’utilizzo del personale può contribuire a creare un senso di vicinanza con gli spettatori, in quanto questi possono vedere volti familiari e sentirsi più vicini all’azienda. Ovviamente utilizzando i dipendenti l’azienda può dimostrare la propria trasparenza e autenticità, eliminando ogni dubbio sulle motivazioni dell’azienda.

Svantaggi

Il personale potrebbe non avere le stesse abilità degli attori professionisti, e quindi il video potrebbe risultare meno coinvolgente e professionale. I dipendenti potrebbero sentirsi a disagio o nervosi durante le riprese, il che potrebbe compromettere la qualità del video. Infine potrebbe limitare la personalizzazione del video, in quanto non tutti i dipendenti potrebbero essere idonei a rappresentare l’immagine dell’azienda.

Cosa fa il revisore contabile?

Il revisore contabile è un professionista a tutto tondo, esperto sia in materia contabile che legislativa che viene chiamato dalle aziende per verificare la corretta del bilancio. Con questa breve guida cercheremo di spiegare quando è essenziale la figura del revisore contabile in azienda, come trovare un bravo revisore contabile e quali sono i benefici tangibili, che si traducono in un guadagno, quando le analisi si chiudono in attivo in passivo.

Che differenza c’è tra il revisore e il commercialista?

La sua funzione non è da confondere con quella del commercialista: mentre il primo si occupa di redigere i conti dell’azienda il secondo si occupa di verificare che la predisposizione del bilancio sia correttamente eseguita. Questa sua doppia veste (contabile e legale) gli permette di stilare un parere sullo stato di salute di un’azienda e di accertare che la stessa sia conforme alle norme stabilite dalla legge.

Chi dovrebbe rivolgersi ad un revisore?

Chiunque sia proprietario di un’azienda, anche di piccole dimensioni, dovrebbe pensare di valutare l’assunzione di un revisore legale dei conti: da un’approfondita analisi del bilancio possono essere tratti importanti osservazioni sui punti di forza e sui punti deboli dello stato aziendale e mettere in atto gli adeguati miglioramenti necessari per migliorare la contabilità e, di conseguenza, il successo della tua azienda.

Sembra chiaro, da quanto esposto, che l’attività di un revisore contabile non può essere improvvisata: sono necessarie non solo un’adeguata conoscenza in materia ma anche un’appropriata esperienza per effettuare un lavoro in maniera corretta e approfondita.

Cosa fa nello specifico il revisore contabile?

Abbiamo visto, a grandi linee, quali sono le competenze di un revisore contabile. Vediamo nel dettaglio quali sono le attività di un revisore dei conti:

– analisi del bilancio: per prima cosa il revisore analizza il bilancio aziendale e verifica che questo sia conforme alle norme legislative
– parere sullo stato di salute dell’azienda: alla fine del suo lavoro stila un parere sullo stato dell’azienda
– consulenza sull’ottimizzazione e sul potenziamento aziendale: evidenzia gli eventuali punti critici o i punti dove potrebbero essere operati degli opportuni miglioramenti

Come abbiamo avuto modo di accennare l’attività di un revisore contabile non solo assicura all’azienda una correttezza dei propri conti (anche a servizio di controlli successivi operati dallo Stato o da soggetti terzi) ma aiuta proprietà, consiglio di amministrazione e investitori ad assumere le corrette deliberazioni per migliorare lo stato di salute dell’azienda. Indica i settori dove è consigliato operare nuovi investimenti e segnala i settori in cui è necessario intervenire per scongiurare rischi futuri.

Il sito revisore.it è un grado di offrire alle aziende il supporto di revisori contabili di comprovata esperienza per garantire il massimo supporto sia alle aziende che sono obbligate alla revisione contabile sia alle aziende che scelgono autonomamente questo servizio di consulenza.

Quali sono gli esiti di una revisione contabile?

A seguito della revisione del bilancio il professionista redige un documento finale di analisi che può avere diversi esiti (a seconda dello stato di salute dei conti aziendali):

 

  • Analisi senza rilievi: l’azienda è sana e i conti sono confermi alle norme legislative in vigore
  • Analisi con rilievi: l’analisi è positiva ma sono state evidenziate alcune anomalie che è necessario chiarire;
  • Analisi negativa: il bilancio presentato non rispetta la normativa
  • Impossibilità a procedere: ci sono degli eventi specifici che impediscono al revisore di svolgere il compito assegnato.

 

Per chi è obbligatoria la revisione contabile?

Secondo la normativa attualmente in vigore le società di capitali hanno l’obbligo di una revisione contabile eseguita da una società esterna iscritta al registro dei revisori contabili.

L’obbligo di una revisione contabile scatta inoltre quando, per due bilanci consecutivi, viene superato almeno uno dei seguenti parametri:

 

  • ricavi superiori ai 4.000.000
  • attivo patrimoniale superiore ai 4.000.000
  • piè di 20 dipendenti occupati in media nell’esercizio

Quando per due annualità consecutive si conferma una di queste tre voci (anche diversificate) scatta l’obbligo di una revisione contabile esterna.

C’è da ricordare però che, anche in assenza di obbligo, una revisione contabile del bilancio aziendale è sempre consigliata: vi mette al riparo da successivi problemi e vi fornisce un’analisi accurata sullo stato di salute aziendale per permettervi sia di intervenire per tempo in caso di problemi sia di operare gli opportuni miglioramenti per la crescita della tua azienda.

revisore.it è a disposizione di tutti coloro che vogliano avere maggiori informazioni sule attività di Revisione legale dei conti, Due Diligence e sulla rendicontazione dei Progetti finanziati. Visita il sito e compila la form con i tuoi dati per essere ricontattato da un revisore per una prima consulenza gratuita e senza impegno.

 

Registrare un marchio in Italia: cosa sapere

Il marchio è il segno distintivo della propria attività. Registrarlo, in Italia, permette di godere dell’uso esclusivo ed è indice di prestigio per l’azienda.

Visitando siti web specializzati come https://www.registrareunmarchio.it/ è possibile entrare in contatto con professionisti del settore, i quali possono fornire tutta l’assistenza necessarie per registrare correttamente il proprio marchio all’UIBM (l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).

Registrare un marchio: come fare e costi

Un marchio può essere registrato presentando domanda presso gli sportelli della Camera di Commercio o mediante procedura online.

Indipendentemente dal metodo scelto, è necessario inviare:

  • dati anagrafici
  • caratteristiche del marchio.

Oltre che pagare la marca da bollo e la tassa di registrazione.

Una volta inviata la richiesta è necessario aspettare alcuni mesi prima che il marchio venga effettivamente registrato.

L’ufficio preposto infatti deve occuparsi di tutta una serie di controlli volti a verificare la legittimità della richiesta. Il marchio infatti deve rispettare i principi di originalità, novità e liceità.

Quanto costa registrare il marchio in Italia e nel mondo

Registrare un marchio in Italia comporta una spesa data dal versamento delle tasse, dalla marca da bollo e dai costi di segreteria. Il marchio inoltre può essere registrato anche in uno o più dei 27 stati dell’UE (Marchio Europeo) e a livello internazionale (Marchio Internazionale).

Vediamo in dettaglio i costi:

In Italia

È prevista una tassa di registrazione (101 euro) più 34 euro per la classe merceologica, più 42 euro per la marca da bollo. Quest’ultima è di 16 euro nel caso si presenti la domanda di persona. Tuttavia, bisogna aggiungere 40 euro per i diritti di segreteria.

In Europa

L’ente preposto è il EUIPO. Presentando domanda online I costi sono di 850 euro e comprendono una classe merceologica. Aggiungere una seconda classe implica una spesa di ulteriori 50 euro.

Registrare il marchio per 3 o più classi implica un ulteriore spesa di 150 euro per ogni classe aggiuntiva alla seconda. I costi sono molto simili anche presentando domanda di persona, recandosi quindi agli sportelli preposti e situati ad Alicante. La tassa di registrazione, in questo caso è di 1.000 euro.

Nel mondo

Esternamente ai confini UE bisogna rivolgersi all’OMPI. In questo caso i costi variano a seconda del paese scelto per la registrazione del marchio.

Inoltre, bisogna considerare alcune tasse fisse di 532 euro in caso di marchio composto da sole lettere, e di 736 euro in caso di marchio figurato.

Iter burocratico

Registrare un marchio in Italia o in Europa prevede un iter burocratico molto simile.

Bisogna presentare la documentazione richiesta e dimostrare che il marchio rispetti i requisiti di novità, originalità e liceità.

Tutte le procedure sono riportate sulle pagine ufficiali dell’UIMB e dell’EUIPO. Simile risulta l’iter anche nel caso di registrazione presso l’OMPI. All’organizzazione appartengono i 97 paesi che hanno sottoscritto l’accordo di Madrid.

Tecniche di fidelizzazione del cliente: strategie, esempi e metriche utili

Affinché una azienda cresca e si sviluppi al meglio, deve, non solo ovviamente acquisire nuovi clienti, ma anche, e soprattutto, fidelizzare quelli già esistenti. Tra i più grandi errori che un’azienda può commettere vi è infatti proprio quello di concentrarsi solo ed esclusivamente sull’acquisizione di nuova clientela. Niente di più sbagliato. La fidelizzazione è difatti una parte altrettanto fondamentale.

In termini di marketing, si definisce “fidelizzazione del cliente”, il processo mediante cui si continua a coinvolgere acquirenti già esistenti,per far si che acquisti beni e/o servizi di quel dato marchio, in modo regolare e costante nel tempo. Il cliente diviene dunque fedele. Va da sé che un cliente fedele può, attraverso un semplice passaparola, portare nuovi acquirenti, spesso facenti parte della sua stretta cerchia, come amici e parenti.

Ovviamente alla base della fidelizzazione ci sono tecniche strategiche ben precise e, dietro queste, misurazioni ed osservazioni di marketing.

Misurazioni di fidelizzazione del cliente

Per poter mettere in campo le tecniche di fidelizzazione più consone, occorre averne una misurazione.
Le misure di fidelizzazione forniscono informazioni su quanto quella data azienda è in grado di continuare a soddisfare le esigenze di un cliente nel tempo, trasformandole quindi in attività continuativa.

Naturalmente, i criteri attraverso cui si andrà a misurare la fidelizzazione, varieranno in base al tipo di azienda ed al settore di appartenenza. Ad esempio, un’agenzia di viaggi, dovrà misurare la fidelizzazione a lungo termine giacché gli individui, e dunque i clienti, lo faranno prevalentemente in alcuni periodi dell’anno. Discorso inverso invece per la ristorazione ed alcuni marchi e-commerce. In genere infatti, proprio questi ultimi, tendono a misurare la fidelizzazione quotidiana dei clienti. Questo permette loro di cogliere ogni singola fluttuazione.

Ad ogni modo, le tecniche per misurare la fidelizzazione sono molteplici. In linea di massima, tutte sono costituite da modelli matematici molto semplici. Tra queste tecniche, la principale è indubbiamente rappresentata dal cosiddetto “tasso di fidelizzazione”. Tale misura è molto semplice da effettuare, ma è anche tra le più importanti a livello di marketing.
Il tuo tasso di fidelizzazione dei clienti misura la percentuale degli acquirenti già esistenti, che continuano a fare affari con quella data azienda in un determinato periodo di tempo.

Di pari passo con questo indicatore, vi è il “tasso di abbandono”. Questo però, sarà dato, come suggerisce il nome, dalla percentuale di clienti che hanno smesso di comprare da quella data azienda in un determinato periodo di tempo. Naturalmente, un lieve tasso di abbandono è sempre presente, in ogni impresa. Impossibile vedere un tasso di abbandono pari allo 0%. Tuttavia, le tecniche di fidelizzazione faranno si che questo rimanga circoscritto ed inferiore al 5-7%. Una volta superato tale valore infatti, sarà tempo di esaminare i motivi per cui ci sono più clienti che abbandonano rispetto a quelli entranti.

Vi è poi il “tasso di restituzione del prodotto” ossia la percentuale delle unità totali vendute che però sono state rispedite indietro. In questo caso, le tecniche di fidelizzazione andranno a diminuirlo, fino a ridurlo il più possibile intorno allo 0%. Ovviamente, anche in questo caso, bisognerà comunque indagare sui motivi di tale innalzamento, ad esempio, controllando se il prodotto venduto sia di natura scadente.

Infine, ma non per ultimo giacché le misurazioni possibili sono davvero innumerevoli, troviamo il Net Promoter Score (NPS). Questo punteggio va a misurare la soddisfazione del cliente in proporzione alla probabilità che quest’ultimo raccomandi l’azienda ad altri.

Strategie di fidelizzazione

Una volta eseguite le opportune misurazioni, si deve naturalmente migliorare la fidelizzazione in modo concreto. A questo proposito esistono tecniche di fidelizzazioni efficaci e strategiche da poter mettere in campo.

Digitando semplicemente sui motori di ricerca web “tecniche fidelizzazione dei clienti”, verranno mostrati dozzine e dozzine di elenchi su come migliorarla. In linea di massima però, tutte le tecniche strategiche di fidelizzazione sono concentrate su 3 obiettivi: migliorare l’esperienza del cliente in quella data azienda, capire perché abbandona, proporre soluzioni ad hoc per farlo sentire parte integrante di quella impresa.

Tra le varie tecniche di fidelizzazione strategica troviamo sicuramente il sollecitare il cliente ad un feedback. Attraverso richieste di recensioni, sondaggi e test di breve durata, è possibile scoprire pregi e difetti dell’azienda. Un questionario ben fatto, è facilmente leggibile ed affronta 3 chiare e semplici domande: Qual’è la probabilità che il cliente consigli l’azienda ad altri, quella che acquisti nuovamente e l’eventualità con cui proverà nuovi prodotti. Ad ogni domanda è possibile rispondere solo con una scala di gradimento. Questo rende il sondaggio di facile compilazione e dunque immediato. La scelta della scala è ovviamente a discrezione dell’azienda, ma molte ne usano una a 6 risposte che vanno da “sicuramente si” a ” assolutamente no”. Tale tecnica di fidelizzazione fa leva sul fatto che, quando i clienti percepiscono che l’azienda apprezza il loro feedback ed i loro consigli, anteponendo il tutto al puro profitto, tenderanno a rimanervi con più motivazione.

Un’altra tecnica di fidelizzazione riguarda il mantenere un calendario di comunicazione con il cliente, per esempio inviando una newsletter aziendale. La newsletter può essere giornaliera, settimanale o mensile. Oppure, sempre per conservare un contatto diretto, l’azienda può agire migliorando il servizio clienti, tipo riducendone i tempi di risposta e dunque rendendo più semplice anche la risoluzione degli eventuali problemi dei consumatori.

Molto importanti per la fidelizzazione vi sono anche i programmi fedeltà. Tali programmi, utilizzando le metriche di fidelizzazione per misurare la fedeltà dei clienti, avranno il compito di mantenere questi ultimi, attraverso allettanti incentivi. Offrire, per esempio, un premio a sorpresa, uno sconto od un campione gratuito, stimoleranno l’acquirente a comprare di nuovo ed a fare passaparola, ampliando così l’organico aziendale.

Conclusioni

Le tecniche di fidelizzazione dei clienti sono fondamentali per la buona crescita di una data azienda. Perdere di vista la soddisfazione del cliente che era già presente infatti, porterà al suo abbandono, e con lui molti altri. Tali strategie permetteranno non solo di mantenerlo, ma anche di aumentare la sua soddisfazione e dunque le vendite.