Registrare un marchio in Italia: cosa sapere

Il marchio è il segno distintivo della propria attività. Registrarlo, in Italia, permette di godere dell’uso esclusivo ed è indice di prestigio per l’azienda.

Visitando siti web specializzati come https://www.registrareunmarchio.it/ è possibile entrare in contatto con professionisti del settore, i quali possono fornire tutta l’assistenza necessarie per registrare correttamente il proprio marchio all’UIBM (l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).

Registrare un marchio: come fare e costi

Un marchio può essere registrato presentando domanda presso gli sportelli della Camera di Commercio o mediante procedura online.

Indipendentemente dal metodo scelto, è necessario inviare:

  • dati anagrafici
  • caratteristiche del marchio.

Oltre che pagare la marca da bollo e la tassa di registrazione.

Una volta inviata la richiesta è necessario aspettare alcuni mesi prima che il marchio venga effettivamente registrato.

L’ufficio preposto infatti deve occuparsi di tutta una serie di controlli volti a verificare la legittimità della richiesta. Il marchio infatti deve rispettare i principi di originalità, novità e liceità.

Quanto costa registrare il marchio in Italia e nel mondo

Registrare un marchio in Italia comporta una spesa data dal versamento delle tasse, dalla marca da bollo e dai costi di segreteria. Il marchio inoltre può essere registrato anche in uno o più dei 27 stati dell’UE (Marchio Europeo) e a livello internazionale (Marchio Internazionale).

Vediamo in dettaglio i costi:

In Italia

È prevista una tassa di registrazione (101 euro) più 34 euro per la classe merceologica, più 42 euro per la marca da bollo. Quest’ultima è di 16 euro nel caso si presenti la domanda di persona. Tuttavia, bisogna aggiungere 40 euro per i diritti di segreteria.

In Europa

L’ente preposto è il EUIPO. Presentando domanda online I costi sono di 850 euro e comprendono una classe merceologica. Aggiungere una seconda classe implica una spesa di ulteriori 50 euro.

Registrare il marchio per 3 o più classi implica un ulteriore spesa di 150 euro per ogni classe aggiuntiva alla seconda. I costi sono molto simili anche presentando domanda di persona, recandosi quindi agli sportelli preposti e situati ad Alicante. La tassa di registrazione, in questo caso è di 1.000 euro.

Nel mondo

Esternamente ai confini UE bisogna rivolgersi all’OMPI. In questo caso i costi variano a seconda del paese scelto per la registrazione del marchio.

Inoltre, bisogna considerare alcune tasse fisse di 532 euro in caso di marchio composto da sole lettere, e di 736 euro in caso di marchio figurato.

Iter burocratico

Registrare un marchio in Italia o in Europa prevede un iter burocratico molto simile.

Bisogna presentare la documentazione richiesta e dimostrare che il marchio rispetti i requisiti di novità, originalità e liceità.

Tutte le procedure sono riportate sulle pagine ufficiali dell’UIMB e dell’EUIPO. Simile risulta l’iter anche nel caso di registrazione presso l’OMPI. All’organizzazione appartengono i 97 paesi che hanno sottoscritto l’accordo di Madrid.