Ecografia alla tiroide: a cosa serve e in che modo prepararsi

La tiroide è una ghiandola endocrina che si trova sul lato anteriore del collo, in corrispondenza della trachea. Presenta una struttura peculiare: è composta, infatti, da due lobi (destro e sinistro) che si congiungono sulla linea mediana, proprio come le ali di una farfalla.

Sebbene sia di piccole dimensioni, ricopre un ruolo cruciale all’interno dell’organismo umano: gli ormoni tiroidei, da essa prodotti e rilasciati nel sangue, controllano sia le attività metaboliche, sia il funzionamento di un’ampia varietà di cellule. La tiroide regola anche lo sviluppo del bambino, a livello sia corporeo che neuropsichico, a partire dalle prime settimane di gestazione. Infine, agisce direttamente sulla forza muscolare, sul tono dell’umore, sulla fertilità e su molti altri aspetti.

Considerate le sue numerose funzioni, e dunque la sua importanza per la salute della persona, gli specialisti suggeriscono di effettuare controlli a cadenza regolare – specie in caso di predisposizione familiare e/o in presenza di uno o più fattori di rischio – al fine di rilevare per tempo eventuali anomalie. A questo proposito, uno dei principali strumenti diagnostici, per efficacia e rapidità, è l’ecografia.

Vediamo più da vicino come si svolge, a cosa serve e come prepararsi.

Come si svolge l’ecografia alla tiroide

L’ecografia tiroidea è un esame strumentale di diagnostica per immagini che si avvale degli ultrasuoni per osservare la morfologia della ghiandola, i vasi sanguigni ad essa connessi e gli organi vicini.

Il test non è invasivo, né doloroso. Viene eseguito per mezzo di un apparecchio chiamato ecografo, dotato di una sonda ad ultrasuoni, che il medico provvede a passare lungo il collo, esercitando una lieve pressione, in modo tale da poter visualizzare in tempo reale i vasi e i tessuti che si trovano in corrispondenza. Durante l’ecografia, il paziente rimane disteso su un apposito lettino, in posizione supina, con la testa e lo sguardo rivolti all’indietro. Prima di cominciare, inoltre, è opportuno preparare la parte distribuendo una piccola quantità di gel sull’epidermide, affinché il macchinario possa scorrere più facilmente.

A cosa serve?

Come accennato, l’ecografia è uno dei principali metodi per la diagnosi ed il monitoraggio di molteplici patologie della tiroide.

Può essere effettuata più volte, a seconda delle indicazioni del medico, anche durante la gravidanza. Oltre che a scopo preventivo, viene prescritta nel caso in cui si sospettino alterazioni nella funzionalità della tiroide e per individuare noduli o altre formazioni anomale.

Qualora si riscontri la presenza di noduli – ovvero di tumefazioni che si creano nella parte interna della ghiandola, oggi trattabili anche con tecniche non invasive – occorre valutare se si tratti di formazioni benigne (come avviene nel 90-95% dei casi) o maligne.

Non solo: l’ecografia tiroidea permette di diagnosticare disturbi come l’ipotiroidismo o l’ipertiroidismo, che consistono rispettivamente in una ridotta o eccessiva funzionalità della ghiandola in relazione ai parametri comuni. Tali disturbi possono provocare un ampio spettro di sintomi aspecifici – ossia sovrapponibili a quelli causati da patologie differenti – che vanno dalla debolezza (da non confondere con la sindrome da stanchezza cronica) ai problemi di concentrazione, dalle oscillazioni di peso ai problemi intestinali, dalla secchezza della pelle all’intolleranza agli sbalzi di temperatura, e via di seguito.

Come prepararsi all’ecografia tiroidea

L’ecografia alla tiroide non necessita di una particolare preparazione da parte del paziente: non occorre osservare il digiuno nelle ore che precedono l’appuntamento, né vi è bisogno di assumere liquidi.

Si consiglia, comunque, di indossare indumenti che non ostacolino l’attività del medico (ad esempio: maglioni a collo alto) e che consentano di mantenere comodamente la posizione richiesta per il tempo della visita – che, in genere, ha una durata di 15-20 minuti.

Prima di iniziare, è opportuno rimuovere eventuali accessori, come sciarpe, collane ed oggetti metallici situati in prossimità del collo.

L’esame non comporta rischi o controindicazioni, né interferisce con la capacità di condurre veicoli. Non è necessaria la presenza di un’altra persona e, al termine, è possibile tornare alle normali attività.

Dove si fa e come prenotare

L’esame alla tiroide può essere effettuato presso una delle numerose strutture pubbliche o private che si trovano al nord, centro e sud Italia.

Scegliendo la prima opzione, tuttavia, i tempi di attesa potrebbero subire variazioni e/o ritardi a seconda della località. Per questo, nel caso in cui vi sia bisogno di sottoporsi al test con una certa rapidità, talvolta è preferibile dirigersi verso una clinica o un centro privato.

A tal proposito, uno strumento semplice e veloce per verificare la disponibilità nella propria città o nei dintorni e, quindi, decidere dove fare l’ecografia tiroidea, in quale giorno e a quale orario, è Cupsolidale.

Si tratta di una piattaforma ideata per le prenotazioni sanitarie, accessibile sia dal computer che dallo smartphone. Eseguendo una breve ricerca su Cupsolidale, i pazienti hanno modo di visualizzare la prima data utile per sostenere visite ed esami presso i vari centri che operano in una determinata località. Sul portale, inoltre, sono indicati i costi dei vari servizi, da confrontare con quelli medi: ad esempio, per l’ecografia alla tiroide, i prezzi oscillano tra un minimo di 30 euro circa ad un massimo di 160 euro, per una media nazionale di circa 70 euro.