Viaggio alle Seychelles: le tre isole maggiori

L’arcipelago delle Seychelles è una vera e propria perla nell’Oceano Indiano. Natura lussureggiante, mare cristallino, palme, cascate e siti di immersione meravigliosi, queste 115 isole offrono ai visitatori di tutto il mondo paesaggi incontaminati, relax a 5 stelle ed avventure uniche da vivere almeno una volta nella vita. Paradiso tropicale per le coppie in luna di miele, le Seychelles non sono solo isole “per due” ma sono perfette anche per famiglie ed amanti dell’avventura. Sia in gruppo che in solitaria, queste isole hanno il dono di rimanere per sempre nei ricordi più incantanti di chi le vive. Le differenti stagioni (alta, media e bassa) dettano i prezzi delle Seychelles. Il clima delle isole è ovviamente caldo e tropicale, con la stagione delle piogge e dei monsoni prevista per i mesi da novembre a marzo. Ovviamente in questo periodo i prezzi dei resort, degli alberghi e delle guest house sono più bassi rispetto all’alta stagione, ma è possibile avere settimane intere di mal tempo che ostacolerebbero escursioni e relax. I periodi migliori quindi per godere al 100% delle bellezze e delle avventure offerte dalle Seychelles sono quelli di aprile-maggio e settembre-ottobre, ovvero subito dopo e subito prima la stagione piovosa.

Le tante isole ed attrazioni delle Seychelles potrebbero mettere a dura prova l’organizzazione di un viaggio ideale. Consigliamo quindi di procedere prima di tutto visitando le tre isole maggiori dell’arcipelago. Queste isole infatti sono molto diverse tra loro e, nell’insieme, danno la visione ideale e completa dell’intero paese.

Mahè

L’isola più importante delle Seychelles è sicuramente Mahè, che ospita la capitale del paese Victoria. Quest’isola, oltre ai resort, le spiagge e il mare cristallino offre ai visitatori anche molte attrazioni turistiche urbane. Mahè è lunga 28 km e larga 8, con montagne di granito e natura lussureggiante che corrono lungo tutta l’isola. Mahè  è il cuore economico e culturale della nazione e per questo ha in corso continue opere di bonifica per allargare l’urbanizzazione dell’area. Tra le attrazioni più importanti da non perdersi vi suggeriamo sicuramente il Clock Tower, ovvero la replica perfetta del big ben di Londra, l’importante Museo Nazionale di Storia Naturale, il tempio Indù di Victoria e il Bel Air Cemetery. Mahè però non è solo ‘l’isola della capitale’ ma anche un luogo perfetto per i più avventurosi e per chi è in cerca di relax e spiagge tropicali. Tra barriere coralline, rocce a strapiombo nel profondo blu, squali, polpi, mante, tartarughe e qualsiasi altro esemplare di flora e fauna tropicale, quest’isola è la soluzione perfetta per chi non vuole perdersi neanche una sfumatura di Seychelles.

Praslin

L’isola del Coco de Mer, ovvero la pianta con la più grande noce di cocco del mondo, Praslin è un luogo di natura e silenzio tra spiagge di sabbia finissima, giungle, palme e cascate. Un’oasi di pace che ospita anche resort di lusso, la meravigliosa riserva naturale Fond Ferdinand e la famosa foresta di palme, anche chiamata dagli abitanti del posto ‘giardino dell’Eden’. Praslin ha 20 siti di immersione, come Sister Bank, uno dei siti più particolari dell’isola per via delle formazioni rocciose che rendono il fondo marino variegato in forme e fauna. Questa isola lussureggiante ospita anche i resort di lusso più belli delle Seychelles come Raffles Resort con piscine a sfioro che guardano l’oceano e la possibilità di organizzare indimenticabili escursioni. Insomma, il paradiso nel paradiso.

La Digue

Ultima delle tre più importanti isole delle Seychelles è La Digue, la più emblematica per eccellenza. L’isola attira infatti molti spot pubblicitari, film e fotografi per le sue formazioni rocciose granitiche, tipiche dell’intero arcipelago. Gli alloggi sull’isola sono molto semplici d abbastanza economici come alberghi e guest house. La spiaggia più visitata di La Digue è sicuramente La Anse Source d’Argent, famosa appunto per le sue formazioni granitiche, palme e il mare color smeraldo che la rendono perfetta per set fotografici e sano relax.

Le tre isole diverse tra loro riassumono perfettamente il carattere dell’intera nazione. Cultura, ospitalità e natura, sono gli ingredienti principali del viaggio in questi luoghi meravigliosi. Il verde e l’azzurro si fondono continuamente, creando contrasti unici e dei paesaggi mozzafiato.

Viaggi di gruppo in Italia, 10 posti da visitare assolutamente

Sono tante le località mozzafiato che ben si prestano ai viaggi di gruppo in Italia. Nella classifica svetta l’Umbria ma, da nord a sud, le possibilità sono infinite.

Un viaggio di gruppo in Italia è un’esperienza che tutti, una volta nella vita, dovrebbero fare. Magnifica terra di storia, arte, cultura e gastronomia, l’Italia cantata dai poeti di ogni epoca, meta prediletta da scrittori e artisti, è bella da nord a sud.

Da quando la pandemia è scoppiata, e i viaggi all’estero sono diventati un miraggio, gli italiani hanno riscoperto la loro patria. Si sono informati, hanno frequentato forum e siti web, hanno comprato guide turistiche, contattato tour operator specializzati. E si sono lanciati verso l’esplorazione di ciò che c’è vicino ma, troppo spesso, viene sottovalutato. Perché l’Italia non è solo città d’arte, buon cibo e bel mare: è anche culla di straordinari borghi, di una natura accogliente, di sconosciuti angoli che meritano d’essere scoperti.

Viaggi di gruppo in Italia, i luoghi consigliati

Se ti stai chiedendo quali sono le migliori mete per i viaggi di gruppo in Italia, sappi che non esiste una risposta che vada bene per tutti. Ognuno ha la sua personalissima top list, ognuno ha le sue passioni: c’è chi è interessato alla natura e chi all’archeologia, chi ama i borghi e chi le città, chi vuole alternare il mare alla cultura e chi vuole regalarsi giorni di trekking in montagna.

Insieme ai ragazzi di Sivola.it abbiamo realizzato una lista di luoghi che, in Italia, ben si prestano ad un viaggio di gruppo:

  • l’Alta Valle del Tevere
  • Spello
  • Spoleto
  • Valle del Noce: Trecchina, Parrutta, Piano dei Peri
  • Sila, Locride e Scilla
  • Val di Chiana aretina e senese: Arezzo, Cortona, Monte San Savino, Montepulciano
  • L’Abruzzo della Transiberiana Sulmona-Scanno
  • Costiera Amalfitana: Maiori, Amalfi, Ravello
  • La Puglia salentina
  • La Sicilia del trekking: Erice, Favignana, Marsala

Viaggi di gruppo in Italia, l’Umbria è la destinazione perfetta

Verde lussureggiante, panorami su valli solitarie, stradine medievali in borghi da cartolina, rimasti intatti nel corso dei secoli. L’Umbria è la regione perfetta per viaggi di gruppo all’insegna della scoperta.

La particolare conformazione territoriale regala grandi emozioni se percorsa in bici. L’Alta Valle del Tevere è un paradiso di quiete: avanzando lungo il sentiero che segue il fiume verso nord, l’estasi è assicurata. Il percorso per andare verso Monte Santa Maria Tiberina, gioiellino medievale, rievoca le strade dei valorosi cavalieri, marcando su e giù per le verdi colline il confine con la Toscana. Affascinante, pedalata dopo pedalata, l’arrivo a Città di Castello.

I viaggi di gruppo in Umbria permettono di scoprire strade panoramiche, percorrere sentieri francescani, visitare gli Appennini e godere dei suoi incantevoli paesaggi montani tra Umbria e Marche, fino alle campagne di Pietralunga.

Altro posto da vedere per viaggi in Italia è Pieve de’ Saddi, oasi di valore storico e spirituale. I più avventurosi possono anche dormire in tenda in uno dei tanti suggestivi ritiri dei pellegrini. Per visitare Spello il periodo migliore è quello dell’Infiorata, quando le piazze si colorano delle artistiche coreografie floreali famose in tutto il mondo. Spoleto, con oltre 2000 anni di evoluzione culturale, è il luogo più misterioso da vedere dell’intera regione, con la sua serafica bellezza monumentale.

Tutta la bellezza delle zone costiere

Che sia trekking vista mare o in collina, che sia un tour tra castelli e fortezze o che sia lo snorkeling in acque cristalline, per i viaggi di gruppo in Italia i posti da visitare sono distribuiti lungo l’intera Penisola.

La Toscana è sempre magica: in Val di Chiana c’è sempre un nuovo borgo da scoprire e un vino intenso da sorseggiare con i propri compagni di avventura. L’Abruzzo è sorprendente. Oltre ai paesini dall’antico fascino, la tratta che ripercorre l’antica Transiberiana fino a Sulmona è di un fascino mozzafiato, originale nella sua essenzialità di valli e roccaforti.

Spostandoci più a sud, tra i posti da vedere in Italia, da non perdere è la Costiera Amalfitana, elegante, imponente, dalle insenature selvagge e dai panorami stellari. Ravello, meno nota di Amalfi, lascia i viaggiatori incantati per la bellezza delle ville antiche sul mare. aperte ai turisti.

L’opposto, ma altrettanto affascinante, è la Basilicata coi suoi luoghi del trekking, immersi nel verde, che fanno da cornice alla particolare costa di Maratea, da vedere in barca. La locride è sconosciuta a molti e per questo più intrigante da scoprire on the road, in auto con gli amici. Bella ed aspra anche la costa di Vibo Valentia, dalla particolarità di Joppolo a strapiombo sul mare, al superclassico Tropea fino a Scilla, dal sapore di Sicilia. È proprio questa regione a chiudere la top ten, non per demerito. Isola paradiso dei turisti, tra mare, arte e natura permette di organizzare viaggi di gruppo tematici, sempre diversi, per esperienze indimenticabili.

Cefalù: Cosa fare, cosa vedere e come arrivare

In provincia di Palermo situato ai piedi di un promontorio roccioso, sorge uno dei borghi più belli d’Italia, il Comune di Cefalù, meta ricercata da numerosi turisti ogni anno, sia italiani che stranieri, infatti durante la stagione estiva il comune arriva a triplicare la sua popolazione.
La cittadina, dislocata attorno al Duomo di Cefalù, voluto da Ruggero II, ha conservato con il passare dei secoli il suo antico aspetto, con le sue strade strette tipicamente medioevali. I palazzi che adornano la città sono costituiti da decorazioni architettoniche e le molte chiese presenti dichiarano tutta l’importanza della sede vescovile.
Inoltre particolarmente caratteristico è il borgo marinaro, con le case antiche fronteggianti il mare.

Cosa visitare

Cefalù, ricca di punti di interesse, è una meta ottima per delle classiche vacanze all’italiana e del mare della Sicilia.
Durante la propria vacanza in questo comune, non si può non visitare il duomo, che nel 2015 è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco. Secondo una leggenda, il duomo sarebbe stato realizzato in seguito al voto di Salvatore de Ruggero II, dopo essere scampato da una tempesta.
Sul fianco settentrionale della Cattedrale, da vedere anche il Chiostro, composto da quattro gallerie di doppie colonne di capitelli decorati con scene dalla mitologia greca e figure bibliche, rappresenta una delle più eccelse testimonianze artistico – scultoree di età normanna, nonché il più antico esempio di chiostro esistente in Sicilia del tipo a capitello binato su doppia colonnina.
Tutto attorno al centro storico vi è una imponente cinta muraria, che si conserva ancora in gran parte, risalente al V secolo a.C., in passato la cittadina era completamente protetta da queste mura, che la rendevano inespugnabile.
Degno di nota è anche la Porta Marina, un arco con vista mare, l’ultima rimasta delle 4 porte originali.
Molto affascinante è anche il tempio di Diana, un santuario realizzato in un imponente edificio, sovrastato da lastre di pietra dolmen ospitanti una cisterna risalente al IX secolo a.C.
Passeggiando in via Vittorio Emanuele, davanti al rinascimentale Palazzo Martino, è possibile ammirare il Lavatoio medioevale contraddistinto da una scalinata in pietra lavica e da una serie di vasche nelle quali viene raccolta l’acqua che scorre dalle 22 teste di leone sovrastanti. Le vasche ospitano gli appoggi che venivano anticamente utilizzati per la pulizia dei panni.
Inoltre vi è la Rocca, una rupe calcarea alta 270 metri, così imponente da dare il nome al borgo, infatti è uno degli elementi più distintivi architettonici di Cefalù.

Come arrivare a Cefalù

Cefalù è raggiungibile:
via terra, da Palermo, da Termini Imerese, da Messina e da Trapani.
Via mare, arrivando a Palermo o allo scalo portuale di Termini Imerese, non avendo Cefalù un porto che consente di attraccare i traghetti più grandi.
La Tirrenia fornisce collegamenti per Palermo da Cagliari e da Napoli, con traversate notturne di 14 e 10 ore. Anche da Civitavecchia si arriva a Palermo e a Termini Imerese in 15 ore, e da Genova a Palermo in 21 ore.
In treno, se si parte dalla stazione centrale di Palermo si impiegheranno dai quarantacinque ai sessanta minuti.
Dalla stazione di Messina invece, i tempi sono più lunghi, tra le due ore e le due ore e trenta.
Partendo dalla stazione di Catania, è necessario arrivare prima a Messina ed occorreranno circa cinque ore.
Infine da Trapani, si dovrà prima raggiungere Palermo per poi proseguire per Cefalù.

Per ulteriori informazioni visitare il sito infocefalu.com

Isola Santa in Garfagnana: un borgo di magia e natura

Oggi vogliamo parlarti di un borgo davvero poco conosciuto della Garfagnana: Isola Santa. Noi ti racconteremo la storia della cittadina e ti suggeriremo qualche idea per trascorrere un weekend in questa zona magica: se sei curioso di approfondire ti consigliamo di consultare il sito GarfagnanaDream.

La storia del borgo

La Garfagnana è stata per secoli terra di viandanti: ad Isola Santa arrivavano i viaggiatori che percorrevano i sentieri meno battuti delle Alpi Apuane per riposare. Le testimonianze più antiche della città raccontano di un hospitale, cioè di una sorta di ostello per i viaggiatori diretti in Versilia o in Emilia. Non è un caso che la zona abbia un così alto numero di strutture ricettive, perché l’ospitalità del luogo nella sua storia si riflette anche nelle attività economiche moderne.

L’area diventò ancora più interessante dopo il 1880, quando venne completata la via del Cipollaio, che riuscì a sostituire un tracciato impervio di epoca medioevale.

Dopo anni anni ’50 il paesino mutò completamente aspetto: venne eretta una diga per lo sfruttamento idrico del torrente e una parte dei caseggiati finì sotto il livello del lago.

Cosa fare ad Isola Santa

Il borgo di Isola Santa si sviluppa tutto attorno ad un lago artificiale, colorato dai vecchissimi edifici del primo nucleo abitato fortificato. Nell’area è possibile dedicarsi a moltissime attività naturalistiche, tra cui vogliamo citare:

  • La pesca alla trota, un prodotto tipico della zona, di tale pregio che fin dal 1400 le famiglie nobiliari fiorentine lo facevano arrivare dal lucchese per i banchetti
  • Trekking ed escursioni per boschi: tutto il borgo è circondato da montagne e castagneti. E’ possibile spostarsi in bici o a piedi, e dove consentito anche in moto. Attenzione solamente alle frane: specie in autunno e in inverno la zona ne subisce di fortemente problematiche per la viabilità e la sicurezza. Il sentiero che apprezziamo maggiormente è il CAI 145.
  • Visitar la Grotta del vento o l’Antro della Corchia: l’area è fortemente carsica e fiumi e torrenti hanno scavato sentieri sotterranei e grotte visitabili. Per questa scelta è bene farsi suggerire da una guida del posto, per evitare di finire su sentieri troppo impervi.

Dove alloggiare e cosa mangiare

Per l’alloggio le scelte sono davvero variegate. E’ possibile affittare una delle vecchie case in pietra che danno sul lago, oggi ristrutturate e a disposizione dei turisti, oppure affidarsi a hotel e ostelli a seconda del proprio budget e delle preferenze. Se preferisci non rimanere nel borgo durante la notte, tutto intorno si dipana una rete di altre cittadine con ancora più offerta di ospitalità.

Per il pranzo non puoi davvero rinunciare a due prodotti tipici del luogo: la trota e i funghi, in autunno. La trota in Garfagnana viene pescata da sempre e le sue carni morbissime e saporite sono di altissima qualità. Lo stesso vale per i funghi, tanto pregiati da venire esportati in tutto il Centro e Nord Italia da questa regione della Toscana.

5 imperdibili parchi naturali in Veneto

Lo straordinario patrimonio di biodiversità arborea, floreale e faunistica del Veneto è testimoniato dalla vasta serie di parchi, riserve, oasi protette e itinerari escursionistici che è possibile esplorare nel territorio regionale, di cui la Tribuna di Treviso fornisce vari esempi in questo articolo http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2004/05/06/VL0TC_VL001.html in cui sono elencate diverse mete di notevole valore naturalistico presenti in diverse province del Veneto.

Tra i diversi portali dedicati alle meraviglie della regione, si consiglia inoltre di dare un’occhiata al sito https://www.venetoclub.it/, portale turistico specializzato dedicato alla valorizzazione degli aspetti culturali, artistici, storici e naturalistici che rendono il territorio regionale una delle mete più ambite da visitatori provenienti da tutto il mondo.

Nel seguente articolo andremo ad elencare cinque maestosi parchi che offrono scenari paesaggistici di spettacolare fascino, resi memorabili dalla rigogliosa e florida vegetazione che costituisce il loro prezioso quanto delicato ecosistema.

 PARCO NAZIONALE DELLE DOLOMITI BELLUNESI

Lo splendido contesto naturale delle Dolomiti bellunesi rappresenta lo scenario perfetto per gli amanti di itinerari escursionistici immersi in meravigliosi e vasti siti boschivi popolati da una vibrante biodiversità faunistica e floreale tanto delicata quanto preziosa.

L’antichissimo assetto geologico contraddistingue la spettacolare verietà paesaggistica dell’area protetta, nella quale i rilievi scescesi del monte Civetta e della Marmolada si alternano ad abissali grotte dolomitiche e radiosi prati verdeggianti, attraversati da suggestivi fiumi torrentizi e limpidi specchi d’acqua.

 PARCO LAGHI BLU

Il comune di Vittorio Veneto include nel contesto verdeggiante del suo territorio, disposti a diverse quote, tre meravigliosi laghi artificiali di incredibile valore naturalistico,

il Lago Morto, quello più esteso e profondo dei tre, è limitato dalle frane di Fadalto e di Nove e sorge in una conca naturale di origine glaciale e si contraddistingue per le limpide acque cristalline.

Il Lago del Restello si trova in corrispondeza di un avvallamento naturale formatasi in seguito alla bonifica di un lago di più antica formazione.

Il Negrisola, il più meridionale rispetto ai tre, è situato a quota di 160 metri sopra il livello del mare, è riconoscibile per la forma particolarmente allungata.

I tre laghi, le cui acque alimentano una centrale idroelettrica, sono visitabili tramite un sereno itinerario naturalistico immerso in una fitta vegetazione arborea formata in prevalenza da pini, faggi e larici che offre ai visitatori scorci paesaggistici di rara bellezza.

 PARCO NATURALE REGIONALE DEL FIUME SILE — LINK VENETOCLUB

La radiosa oasi verdeggiante attraversata dal fiume Sile rappresenta una delle mete di maggior interesse naturalistico grazie alla spettacolare patrimonio di biodiversità che la carattezizza e agli indimenticabili scorci paesaggistici che il vasto e rigoglioso parco regala ai suoi visitatori.

Il parco regionale, esteso su una superficie superiore ai quattromila ettari distribuiti tra le province di Treviso, Vicenza e Padova e include nel suo territorio i carattersitici fontanassi, ovvero le vivaci sorgenti che da cui origina il SIle a tra Casacorba di Vedelago e Torreselle di Piombino, sullle cui sponde cresce un lussureggiante patrimonio di biodiversità vegetale, arboreae, floreale e faunistica.

La riserva naturale è attraversata da suggestivi sentieri e percorsi come il GiraSile, itinerario ciclopedonale che permette al visitatore di ammirare mete di elevato valore storico, culturale e architettonico, dall’antica strada romana “Via Claudia Augusta”, al suggestivo cimitero dei burci situato nel ccomune di Silea http://venetoclub.it/comune-di-silea-in-provincia-di-treviso/, da nobili ed elgenti ville venete, a antichi e pittoreschi mulini ad acqua situati nell’antico borgo molitorio di Quinto di Treviso.

Per maggiori informazioni in merito alla splendida area protetta suggeriamo di visitare il sito http://www.parcosile.it/

 PARCO DELLE CASCATE

Situato in via B. Bacilieri, 37022 Molina (VR) il parco delle cascate in località Vaccarole regala ricordi indimenticabili ad ogni escursionista che esplora i suoi splendidi percorsi boscosi grazie alla bellezza di scorci paesaggistici mozzafiato.

A rendere l’oasi una delle mete naturalistiche più ambite e amate in tutta la Penisola è la straordinaria ricchezza del suo sistema idrografico che, unita alle possenti formazioni rocciose modellate dall’erosione nel corso di milioni di anni, ha dato vita a una serie spettacolare di cascate che, immerse in una rigogliosa cornice floreale e arborea, allietando i visitatori con il suono primordiale e rilassante delle loro acque limpide e scroscianti.

 OASI WWF VALLE AVERTO

L’oasi di valle Avert è una Spettacolare riserva naturale, nonché storica valle da pesca che si estende nel contesto rurale della campagna Lupia, al di là della strada statale Romea occupando un area di cinquecento ettari, duecento dei quali sono proprietà del Fondo Mondiale per la Fauna, conosciuto anche come World Wildlife Fund, o WWF.

Questa meravigliosa area protetta, costituita da un vasto e maestoso sito boschivo attraversato da un suggestivo itinerario naturalistico e didattico, consente ai visitori di ammirare lo splendido patrimonio di biodiversità arborea, floreale e faunistica che la contraddistingue offrendo al tempo stesso la possibilità di informarsi sulle peculiarità ambientali del territorio grazie ai numerosi pannelli espositivi posti lungo il sentiero.

Tra le specie faunistiche di maggior fascino che è possibile scorgere e ammirare nell’oasi citiamo, oltre al tasso e alla volpe, diverse specie avicole da maestosi sparvieri a fringuelli, regoli e cinciallegre.

La varietà morfologica della riserva naturale si riflette nella sorprendente diversità paesaggistica offerta testimoniata dal passaggio da ombrosi sentieri boschivi a scenari paludosi popolati da falschi, caratteristici delle zone acquitrinose, dalle tipiche foglie strette dai bordi taglienti, oltre a canneti, giunghi e ligustri che costituiscono l’habitat di numerose specie anfibie, tra cui spicca la bellissima raganella verde.

Organizzare un viaggio in moto in Argentina: le cose da sapere

Organizzare un viaggio in moto in Argentina: una guida utile

Hai mai pensato di intraprendere un viaggio su due ruote? Organizzare un viaggio in moto in Argentina richiede tempo e attenzione ma l’esperienza ti ripagherà sicuramente.

Prima di lanciarti in questa grande e bellissima avventura, ti suggeriamo di dedicare qualche minuto alla lettura del nostro articolo.

Scopriamo quali sono le cose da sapere in vista di un indimenticabile viaggio in moto in Argentina.

Organizzare un viaggio in moto: 5 accorgimenti utili

Hai deciso di organizzare un viaggio in moto ma non sai da dove partire? Nella guida che abbiamo realizzato per te, proporremo 5 utili linee guida da seguire durante la pianificazione dell’itinerario.

Di seguito, tutto quello che c’è da sapere se intendi lanciarti in quest’impresa.

  1. L’adattabilità delle mete

La prima cosa da sapere per organizzare un viaggio in moto riguarda la scelta delle tappe da seguire. Non tutte le mete sono infatti predisposte ad un’esperienza di questo tipo. Le idee però sono tante, così come numerosi sono i posti che si mostrano particolarmente adatti ad un viaggio itinerante: qua trovate un bellissimo tour della Patagonia in moto. Un altro tour è quello sulle Ande. Questo viaggio è da brivido ed è indicato solo per i viaggiatori in moto più esperti e spericolati. Chi desidera , invece, scoprire le belle città ricche del paese si consiglia visitare la Pampa e Cordoba.

  1. La sicurezza del veicolo

Altro punto a cui prestare molta attenzione, è la sicurezza del veicolo. Prima di partire è opportuno effettuare dei controlli. In particolare ti consigliamo di far controllare oli, filtri, cinghia, benzina, fasatura e liquido di raffreddamento.

Molto importante è sottoporre a revisione anche pastiglie dei freni, fari, ammortizzatori e gomme.

  1. L’attrezzatura da viaggio

L’attrezzatura da viaggio cambia in modo significativo quando decidiamo di organizzare un viaggio in moto.

È importante, ad esempio, avere sempre con sé una mappa, una guida, dei guanti professionali e ovviamente un casco. Molto utili possono poi tornare occhiali da sole e crema solare protettiva.

  1. L’abbigliamento

L’abbigliamento è un argomento chiave, perché rappresenta la domanda più diffusa tra chi sceglie di organizzare un viaggio in moto. Ti consigliamo di munirti di stivali tecnici e di capi che possano tornarti utili in ogni caso. Per quel che riguarda i bagagli, invece, è meglio preferire borse capienti e da poter tenere lateralmente.

  1. Attrezzatura per il veicolo

Altra cosa di cui munirsi è l’attrezzatura necessaria in casi di guasti al veicolo. Ti suggeriamo, a tal proposito, di mettere in piedi un kit provvisto di fascette di plastica, cacciavite, pinza, cavi da batteria e lubrificante per catena.

Ciascuna di queste cose potrebbe tornarti utile.

Pescara che cosa vedere e che cosa fare in città? 

La città di Pescara è nota per aver dato i natali a Gabriele D’Annunzio, uno dei più famosi poeti italiani: ma ha anche tanto altro da offrire. Questa popolosa città abruzzese che si trova sulla riva del Mar Adriatico è infatti nota per le sue bellezze e per la sua storia, per il rapporto antico che ha col mare, per la cultura, la movida, le sue belle spiagge. Pescara è un piccolo tesoro in bilico fra una modernità nuova e una storia antica, alla quale è comunque molto attaccata.

Si tratta di una città che è in grado di permettere la convivenza fra divertimento e storia, fra natura e cultura, con tutte le comodità che una grande città può offrire. Quindi è perfetta sia per una lunga vacanza, grazie anche alle tante strutture ricettive, sia per una fuga nel weekend. In ogni caso, Pescara è una città davvero unica e per questo motivo vi consigliamo di visitarla, con i consigli del sito Pescarain, per scoprire quali sono i luoghi più belli che non dovete assolutamente farvi scappare. Infatti la città di Pescara è davvero ricchissima di cose da vedere, fra chiese e musei, vicoli del borgo antico, le sue belle spiagge e il lungomare, iniziative culturali e musicali durante l’estate e ovviamente un ricchissimo panorama naturale fatto di fiumi, spiagge, pinete e monti. Vediamo quindi quali sono i posti simbolo della città abruzzese, se volete andare alla loro scoperta.

Che cosa vedere a Pescara?

Che cosa non dovreste davvero perdere se vi recate a Pescara?

  1. La Casa Museo di Gabriele d’Annunzio. Qui è nato il grande poeta e scrittore italiano, con grande orgoglio di tutti i pescaresi, e la sua famiglia. Questo edificio borghese nel cuore del centro storico di Pescara, vicino alla cattedrale, nasconde ancora oggi tanti luoghi preziosi con il mobilio e l’arredo di allora e diventa anche la location di eventi culturali durante la stagione estiva e non solo. Imperdibile per tutti gli amanti della letteratura.
  2. Il Ponte del Mare. Si tratta di una vera icona per Pescara. Il Ponte del Mare consiste infatti in una struttura ciclo-pedonale che collega la riviera sud di Pescara al centro della città, e che attraversa il fiume Pescara e permette di avere un panorama sulla città e sul mare, nonché sul Gran Sasso. Un luogo perfetto per passeggiare e scattare foto.
  3. Quartiere centrale di Pescara Vecchia. Il cuore della città è il quartiere vecchio di Pescara, che è formato soprattutto dalle vecchie case dei marinai e dei pescatori, oggi scalcinate e intrise di romanticismo e di nostalgia. Il cuore della città comunque non è solo bellissimo, ma anche vivo: la sera d’estate si anima della movida, un pretesto per vivere la zona più antica della città appieno.
  4. Museo delle Genti d’Abruzzo. Sicuramente un luogo perfetto se volete sapere di più sulla traduzione, l’antropologia e anche l’archeologica locale, perché questo Museo racchiude i segreti e le informazioni sulla storia delle popolazioni della Regione e non solo di Pescara. Il Museo del Gusto permette anche di assaporare alcuni piatti tipici e sapori della zona, di terra e di mare.
  5. Pineta d’annunziana. Si tratta di una pineta di Pescara dedicata al loro più famoso cittadino. La riserva naturale della Pineta è un’oasi di circa 53 ettari di pineta e boschi naturali, con sentieri che sono immersi nel verde. Perfetto per fare una passeggiata, una corsa, un giro in bici e per immergersi nel silenzio e nella tranquillità della natura, in un posto magico e davvero bellissimo.

Consigli utili per una vacanza a Madonna di Campiglio

Madonna di Campiglio è tra le migliori destinazioni turistiche per lo sci alpino e gli sport invernali. Oltre ad essere un vero paradiso per gli sciatori è una meta adatta per tutti i turisti: famiglie con bimbi piccoli, coppie di tutte le età e viaggiatori solitari. Escursioni, percorsi benessere, sport ed enogastronomia sono le principali attività che offre questo splendido borgo trentino incastonato tra le Dolomiti del Brenta e le Alpi dell’Adamello. L’arte dell’ospitare a Madonna di Campiglio ha una lunga tradizione ma per vivere un’esperienza davvero autentica, il consiglio è scegliere una struttura presente sul territorio ben prima del boom turistico e che ha sposato forme di turismo sostenibile.

L’Hotel Bonapace a Madonna di Campiglio è la scelta ideale. Questo albergo nasce come punto di ristoro per i viandanti di passaggio verso la fine dell’800 e nel 1932 diventa Casa per turisti. Da allora la famiglia Bonapace non ha mai smesso di accogliere con dedizione e cordialità i propri ospiti nel pieno rispetto dell’ambiente. La salvaguardia della terra che ci ospita è uno dei valori fondamentali degli albergatori Bonapace. L’albergo è infatti eco-friendly ed è stato tra i primi della zona ad aver scelto sistemi di energia rinnovabile e ad aver adottato la politica plastic free. Ora che sai dove prenotare il tuo soggiorno, hai soltanto bisogno di qualche utile consiglio per scoprire e goderti al massimo Madonna di Campiglio. Prenditi qualche minuto e leggi l’articolo per organizzare al meglio la tua vacanza.

Come scegliere il miglior albergo?

Per assicurarsi il miglior soggiorno bisogna scegliere un albergo che sia ben posizionato alle principali attrazioni di Madonna Campiglio. Se arrivi in auto verifica che disponga di una garage. In questo modo non dovrai preoccuparti di trovare parcheggio e raggiungerai la tua camera in poco tempo quando ti sposti in auto. Aspetto da non sottovalutare se vuoi visitare anche i dintorni. Scegli l’albergo che offre un buon numero di servizi. Ristorante, spa, palestra, la possibilità di prenotare escursioni ed acquistare uno skipass fanno davvero la differenza. Vuoi risparmiare tempo e andare a colpo sicuro? Visita il sito dell’Hotel Bonapace https://www.hotelcampigliobonapace.it, per il tuo soggiorno da sogno basta un semplice click!

Una passeggiata nel cuore di Madonna di Campiglio

Sistemati i bagagli in albergo, la prima cosa da fare è una passeggiata a piedi nel cuore di Madonna di Campiglio. Percorrendo le stradine del centro incontrerai diversi negozi di abbigliamento, botteghe di artigiani, piccole osterie e trattorie dove gustare i piatti tipici della Val Rendena e numerosi ristoranti. Da orario aperitivo fino a notte inoltrata il centro è invece animato da pub e locali che svelano il volto mondano di Madonna di Campiglio.

Madonna di Campiglio: gli impianti e le piste da scii da non perdere

Da Madonna di Campiglio a Pinzolo si estende la skiarea più grande del Trentino con ben 150 km di piste per sciare e diversi snowpark di altissimo livello. Sono disponibili circa 100 percorsi tra piste rosse, blu e nere. Il consiglio in questo caso è acquistare un unico skipass per poter accedere all’intera area. Da non perdere:

  • Dolomitica: la pista più lunga di Madonna di Campiglio, 5750 metri di lunghezza ed una pendenza che supera il 70%! Se non sei molto esperto, desisti. Non è una pista semplice. Anche la discesa non è un gioco da ragazzi: è la più ripida della Skiarea!
  • Schumacher Streif: fa parte della Spina Direttissima ed è la seconda discesa più ripida della skiarea con una pendenza che arriva al 70%.
  • Canalone Miramonti: è qui che i campioni di sci alpino si sfidano per la Coppa del Mondo. Un’esperienza incredibile ed è inoltre possibile percorrerla anche di notte.
  • Ursus Snowpark: il migliore in assoluto per gli appassionati di freestyle alpino con oltre 40 strutture. Adatto anche ai principianti
  • Brentapark di Pinzolo: un vero e proprio parco giochi dove i più piccoli possono approcciarsi allo sci

Escursioni ed attività all’aria aperta

La natura è la vera protagonista di questa località. Il modo migliore per conoscere le bellezze del territorio è prenotare un’escursione guidata. Di itinerari ce ne sono diversi e tra questi non mancano quelli adatti ai più piccini. Tra tutti, il tour dei 5 laghi è imperdibile! Un giro fantastico nella telecabina del centro che ti permetterà di ammirare i seguenti laghi: Ritort, Labin, Serodoli, Gelato, Nambino. A Madonna di Campiglio e dintorni inoltre è possibile praticare anche altri sport all’aperto: tennis, golf, rafting, percorsi in mountain bike e tanto altro ancora.

Spa: percorsi benessere, massaggi e tanti trattamenti esclusivi

Dopo lunghe passeggiate e sport all’aria aperta non può mancare qualche ora di totale relax in una bella Spa. Bagno turco, sauna, vasche idromassaggio, percorsi benessere e tanto altro ancora per rigenerare corpo ed anima. Non a caso Madonna di Campiglio è tra le mete wellness più apprezzate del nostro paese.