Il materasso antiacaro certificato: dalle caratteristiche ai benefici

Starnuti e raffreddore anche nei mesi caldi vengono attribuiti giustamente ad allergie, ma quello che non si pensa è che queste si possano sviluppare mentre si dorme la notte a causa della polvere e degli acari che si annidano all’interno dei materassi su cui si riposa.

Ci sono dei rimedi a queste cause e una delle più importanti risiede nella scelta del materasso in modo da limitare il più possibile la proliferazione di questi animaletti. Leggi l’articolo e approfondisci l’argomento su questa guida di Materassi Valsecchi.

Caratteristiche dei materassi antiacaro

Le parole antiacaro e anallergico sono molto di moda, un po’ sotto la spinta dei produttori di materassi e un po’ a causa dell’aumento di fenomeni di allergia. Complice l’inquinamento, la percentuale di persone che soffrono di asma, sinusite e raffreddore da allergia è in continuo aumento e questa tendenza non sembra che voglia arrestarsi.

Questi fenomeni sono dovuti alla presenza di polvere soprattutto in casa, luogo in cui si passa molto tempo e in cui sono presenti animali, ospiti che vengono dall’esterno e in cui si accumulano oggetti che possono raccogliere polvere. Gli acari o, meglio, le loro feci sono un materiale particolarmente allergizzante e vivono nella polvere che è fatta di pulviscolo ma anche di pelle morta che si stacca, capelli, unghie ecc. Gli animaletti si nutrono di questo materiale biologico e defecano dando origine ai disturbi degli esseri umani.

I materassi antiacaro devono essere fatti in modo da non trattenere la polvere e i residui del corpo umano affinché la loro struttura non si possa trasformare nell’habitat ideale per gli acari.

Questo si ottiene con un materiale sintetico che non è ospitale per gli animaletti infestanti e con l’alta densità della struttura. Si possono anche dotare di sistemi battericidi per evitare che si annidino al loro interno.

Occorre ricordare che come tutti gli esseri viventi, anche gli acari hanno bisogno di acqua e di umidità. Per questo motivo proliferano maggiormente in estate in presenza di sudore e di afa. Ogni giorno gli acari raddoppiano di numero e, per questo, in pochi giorni il fastidio può diventare intenso. Il materiale sintetico, normalmente, trattiene una minor quantità di acqua e permette di ovviare in parte a questo problema.

La certificazione che un materasso possiede dipende essenzialmente dalla sua composizione e si basa sulla possibilità di essere ambiente fertile per i microrganismi. Ad ogni modo, un materasso deve avere anche altre caratteristiche oltre ad essere antiacaro e questo si traduce in caratteristiche di sostegno alla colonna vertebrale e alla traspirabilità. Quest’ultima può essere utile per far evaporare l’umidità che è rimasta all’interno della struttura.

Tipi di materassi antiacaro

I materassi antiacaro possono essere fatti in vari materiali. Il memory foam, costituito principalmente di poliuretano espanso è completamente sintetico e non favorisce il proliferare degli acari. È particolarmente denso e non lascia molto spazio all’annidarsi della polvere e quindi degli acari. Allo stesso tempo ha caratteristiche di sostegno anche se non di grande trasferibilità.

Un altro tipo di materasso antiacaro è quello in lattice, che è costituito da un materiale che non è completamente sintetico. Per questo è un po’ meno efficace nel limitare la proliferazione degli acari, anche se la sua struttura non permette di essere invasa facilmente da colonie di insetti, per quanto piccoli.
Un terzo tipo è quello in schiuma di poliuretano espanso che è la base del memory foam. Questo implica una composizione del tutto sintetica e la possibilità di rendere molto difficile l’insediamento degli acari al suo interno. Per questo motivo viene associata questa tipologia alla parola anallergico.

Ci sono poi trattamenti particolari cui può essere sottoposto un materasso al fine di renderlo antiacaro. Il più importante ed efficace è il Silver Care agli ioni d’argento. La carica positiva degli ioni neutralizza quella negativa dei batteri rendendoli inoffensivi. Inoltre, il prodotto rimane leggermente caricato di elettricità e, per questo motivo, favorisce il sonno.

Un altro tipo di trattamento è quello Greenfirst che si basa su oli essenziali di lavanda, eucalipto e limone. In questo caso, è l’azione combinata di questi elementi naturali che permette di neutralizzare i batteri.
Entrambi i trattamenti resistono ai lavaggi fino ai 60° e sono interessanti perché si possono scegliere liberamente le altre caratteristiche del materasso. In questo modo si può far diventare antiacaro anche un materasso a molle, ma quest’ultimo può essere reso antiacaro anche attraverso rivestimenti antiacaro che impediscono l’ingresso nella struttura profonda dei residui corporei come delle uova degli acari.

Benefici dei materassi antiacaro e consigli per un buon riposo

Dormire su un materasso antiacaro permette di riposare meglio grazie all’assenza di questi animaletti che infastidiscono nella respirazione soprattutto chi è allergico ma anche chi non lo è. Il riposo è fondamentale per essere al mattino energici e pronti ad affrontare la nuova giornata. I materiali che permettono di minimizzare l’attacco da parte degli acari possiedono anche altre caratteristiche come il sostegno della colonna vertebrale e l’elasticità anche se si tratta di materiali completamente sintetici.

Per ottimizzare l’utilizzo di questi sistemi di riposo è buona norma cercare di evitare la possibilità di altri pericoli. Così le lenzuola devono essere cambiate almeno una volta la settimana ed è opportuno che vengano lavate almeno a 60°. È bene, poi, evitare ristagni di umidità e, per ottenere questo, è necessario arieggiare la stanza ed esporre materassi e cuscini all’aria aperta. Questo è vero in particolare in estate e in inverno, poiché gli acari non sopportano l’eccessiva secchezza del riscaldamento solare come le temperature troppo rigide. Anche coperte e piumoni sono terreno fertile per gli acari e, anche in questo caso, è preferibile optare per materiali sintetici piuttosto che lana o piuma d’oca.

Fondamentale è controllare periodicamente il materasso perché le sue caratteristiche non durano per sempre. Memory foam, schiuma in poliuretano e lattice soffrono trazioni e flessioni che creano rotture all’interno della struttura del materasso, formando lo spazio per le colonie di animaletti. Bisognerà, in questo caso cambiare il materasso.

Se il prodotto è stato trattato con qualche sistema superficiale come gli ioni d’argento è necessario tenere conto delle indicazioni del produttore sulla durata dello stesso trattamento e provvedere a rinnovare il trattamento o cambiare il materasso quando questo scade.

È buona norma non mettere il materasso a diretto contatto con il pavimento e prestare attenzione ai segnali di umidità nella stanza e nella casa, provvedendo ad eliminare muffe, funghi e altre proliferazioni batteriche.