Capodanno all’isola d’Elba

Festeggiare l’inizio del nuovo anno su un’isola è un’esperienza diversa dal solito per molti, ma ha il suo perché, soprattutto se viene vissuta all’Elba, dove l’inverno è mite e poco piovoso e il calendario degli appuntamenti con lo svago e il relax, nei giorni delle vacanze natalizie, si infittisce. Se poi aggiungiamo il fatto che ci sono le terme, che l’enogastronomia locale è tutta da gustare e che non mancano l’offerta culturale, il divertimento notturno e l’immancabile spettacolo pirotecnico, la scelta di trascorrere almeno un Capodanno elbano appare sempre più avveduta. È sufficiente dare uno sguardo agli orari dei traghetti per l’isola d’Elba se non sapete come raggiungere la regina dell’arcipelago toscano. Vediamo allora tutto quello che si può fare per celebrare l’evento più importante dell’anno e divertirsi anche nei giorni immediatamente precedenti e successivi.

 

Guardare i presepi viventi

Il famoso presepe vivente che ogni anno catalizza l’attenzione dei passanti nel centro del comune di Marciana, viene inscenato non solo nei giorni di Natale ma anche qualche giorno prima di Capodanno. La rappresentazione teatrale che ricostruisce la vicenda della Natività viene ricreata con allestimenti scenografici e figuranti locali che conferiscono al borgo un’atmosfera magica. Ci sono, tra gli altri, il re, i predicatori, i contadini e i pastori, le lavandaie, i soldati e i bottegai. Anche a Portoferraio, nel chiostro del Palazzo comunale, sarà godibile un presepe vivente il 29 dicembre.

 

Andare ai mercatini

All’Elba ci sono mercati itineranti che hanno cadenza settimanale, dove è possibile acquistare, ma anche solo guardare passeggiando, di mattina, prodotti tipici, tanta frutta anche a chilometro zero, fiori, abbigliamento e altro. Ognuno degli otto comuni elbani ospita uno o più mercati a settimana. Il venerdì è il giorno di Portoferraio, il lunedì e il mercoledì tocca a Rio Marina e a Campo nell’Elba, il giovedì a Marciana e a Capoliveri, il martedì a Marciana Marina e a Rio nell’Elba.

 

Mangiare e bere le specialità locali

Il pesce fresco, i legumi, la cacciagione, il vino e le erbe aromatiche caratterizzano l’enogastronomia dell’isola d’Elba. Sono tutte da gustare la palamita sott’olio con fagioli cannellini, le cozze ripiene, gli spaghetti con la granseola o al sugo di totani, le penne in barca (a base di vongole), il risotto al nero di seppia, il cinghiale alla bracconiera, la sburrita (zuppa) di baccalà e tanti altri piatti, da annaffiare rigorosamente con l’ottimo vino locale DOC prodotto nelle cantine nei paraggi dei terrazzamenti a vigneto. Tra i vitigni a bacca bianca troviamo l’Ansonica, il Trebbiano toscano, il Biancone, il Vermentino e il Moscato; a bacca scura il Sangiovese e l’Aleatico.

 

Per il cenone di San Silvestro, ma non solo, a Portoferraio ci sono tante antiche osterie e taverne, a Marciana Marina e a Marina di Campo abbondano i ristoranti di pesce, i quali, insieme alle pizzerie, caratterizzano l’offerta gastronomica a Campo nell’Elba; a Capoliveri e a Porto Azzurro le cucine di ristoranti di vario genere profumano inevitabilmente le stradine del centro; a Marciana Alta preparano ottimamente le ricette di carne.

 

Giovarsi delle terme

Per rendere il Capodanno indimenticabile, non si può fare a meno di dedicare una giornata al benessere. Bagni termali, bagni gorgogliati, idromassaggi, programmi antistress e antismog sono tutti trattamenti di cui si può beneficiare presso la stazione termale dell’isola: le Terme di San Giovanni sono ubicate nel golfo di Portoferraio, in un parco di eucalipti. Viene praticata la talassoterapia utilizzando l’acqua salso-iodica del mare, mentre per i fanghi viene impiegato il limo. Vengono poi proposte tante tisane rimineralizzanti, depuranti e detossinanti.

 

Ballare tutta la notte di Capodanno

La festa di Capodanno in Piazza della Repubblica a Portoferraio è ormai un’imperdibile consuetudine. Promossa dal comune e dalla Pro loco, la musica dei disk jockey comincia in prima serata, con una pausa a mezzanotte quando prende il via il conto alla rovescia e lo spettacolo pirotecnico sulla baia. Al termine dei fuochi d’artificio si ricomincia a ballare. Le zone che vengono coinvolte dai festeggiamenti sono tutto il centro storico e la Calata. Un’alternativa può essere quella di andare a ballare in discoteca: il Club64, lo storico locale notturno sulla collina che domina la spiaggia della Biodola, presenta una pista da ballo centrale, salette con diversi generi musicali e privé.

 

Visitare il Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche

Sono indelebili le tracce lasciate sull’isola d’Elba da Napoleone Bonaparte, qui in esilio. Vale davvero la pena visitare sia la residenza di città, la cosiddetta Palazzina dei Mulini, dove sono conservati cimeli, arredi, mobili dell’epoca e parte della biblioteca dell’imperatore, che la residenza estiva Villa San Martino, ereditata dal principe Anatolio Demidoff, con la maestosa Galleria neoclassica e la Sala Egizia dalle pareti decorate in “trompe l’oeil”. Le due ville costituiscono oggi il Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche.

Il 31 dicembre la Palazzina dei Mulini è aperta anche di sera, diventando sia luogo strategico da cui ammirare i fuochi artificiali della mezzanotte, che sede, nella prima serata di San Silvestro, di un concerto di musica classica.