Uno dei tanti meriti che possiamo attribuire alla pasta è il fatto che la sua semplicità la rende perfetta per molteplici cotture e così a seconda dell’occasione possiamo proporre piatti differenti, anche se alla fine si tratterà sempre di piatti di pasta.
Qui di seguito proponiamo tre modi differenti per cuocere la pasta così da evadere dai soliti schemi. Purtroppo quando si ha poco tempo a disposizione per preparare i pasti si tende a fare qualcosa di veloce e spesso la velocità è data dalla conoscenza di un piatto. Una nuova ricetta appare sempre più laboriosa la prima volta che viene eseguita. Tuttavia, ci teniamo a specificare che i metodi che seguono sono di semplice esecuzione.
Metodo di cottura tradizionale
La cottura tradizionale può sembrare banale, ma per un risultato ottimale occorre rispettare alcune regole fondamentali, prima tra tutte la giusta proporzione tra pasta ed acqua. Per ogni etto di pasta serve 1 litro d’acqua. Il sale si aggiunge una volta che l’acqua ha raggiunto il suo grado di ebollizione e si può rendere necessario mescolare la pasta durante la cottura per far sì che non si attacchi alle pareti della pentola, la quale deve avere forma cilindrica. Solo per la pasta lunga come gli spaghetti si possono fare delle eccezioni per quanto riguarda il tegame e l’acqua di cottura, che può essere di più, mentre il tegame può essere più basso e largo.
Concludere la cottura in padella
Il segreto di questo secondo tipo di cottura si rintraccia nel titolo stesso, si tratta di finire di cuocere la pasta in padella. Ciò che si rende necessario per espletare al meglio questo metodo di cottura alternativo della pasta è di scaldare dolcemente il condimento nel mentre la pasta cuoce in pentola e di prelevare la pasta al dente, non rispettando fino alla fine i tempi di cottura indicati sulla confezione. Questo perché, appunto, il giusto grado di cottura verrà raggiunto mentre si amalgama a fuoco medio la pasta con il condimento.
Metodo del risotto
No, non vi stiamo proponendo di cuocere del risotto, bensì di portare a cottura la pasta come se si trattasse di riso. Anche se può suonare strano, fidatevi che è un modo davvero originale che consente di creare dei primi piatti veramente sfiziosi. Infatti, non solo vengono sfruttati al meglio gli amidi contenuti nella pasta, ma si ottiene dei piatti cremosi.
Come si procede? Si comincia unendo la pasta al condimento già pronto in padella, che può essere passata di pomodoro panna o altro (a proposito di panna vi segnaliamo il sito pasta con panna, un portale ricco di ricetta con questo gustoso ingrediente), e si mescola, aggiungendo via via dell’acqua calda, un mestolo alla volta, girando sempre fino a completa cottura. I tempi dovranno essere gli stessi riportati nella confezione della pasta.
Quello che ci teniamo a sottolineare per la buona riuscita di questo metodo del risotto riguarda la scelta del condimento. Spesso i condimenti vengono saltati in padella un paio di minuti, qui si necessitano mediamente dai 10 ai 15 minuti di cottura, quindi sarebbe preferibile scegliere dei condimenti che ben si adattino a queste tempistiche. In quanto alla pasta, sarebbe invece da preferire quella corta perché in padella si mescola meglio.