Consigli per la potatura del giardino

Per mantenere il tuo giardino bello e curato occorre preventivare una serie di interventi periodici volti, dal diserbo alle potature ordinarie

Come realizzare il diserbo

Il primo è senza dubbio il contrasto delle malerbe o erbe infestanti che si possono eliminare con il diserbo, una pratica che si attua con strumenti adatti come pompe o atomizzatori per diserbare il tuo giardino; da effettuare almeno quattro volte l’anno (due a primavera e due fra fine estate ed inizio autunno) il diserbo ti permetterà eliminare o ridurre notevolmente la presenza di infestanti nel tuo giardino. Sul mercato sono presenti diversi tipi di pompe per l’irrorazione, differenti per funzionalità e prezzo. Consigliamo sempre di rivolgersi a market place collaudati come Amazon o siti specializzati sulle pompe irroratrici, così da avere sempre un valido strumento di lavoro e un’adeguata assistenza.

Come realizzare la potatura ordinaria e straordinaria

Mentre le potature straordinarie sono programmate una tantum in risposta ad esigenze particolari, le potature ordinarie sono quelle operazioni programmate ripetute regolarmente ogni anno o in alcuni periodi dell’anno: ad esempio il mese di maggio è un mese cruciale per la potatura di alcune piante da frutto, come il melo, il kiwi, l’albicocco o il pesco, a giugno invece si lavora prevalentemente sulle siepi.
Occorre ricordare che ogni pianta ha il suo preciso periodo di potatura; di per sé potare è abbastanza semplice, ma occorre rispettare alcune regole (in primis il corretto periodo di potatura) per non mettere a repentagli la salute della pianta, come ad esempio:

– non stravolgere la forma naturale della pianta, ma mantenerla;
– rispettare l’equilibrio ottimale tra rami e radici
– eliminare rami e foglie morte;
– eliminare i rami che ostacolano la crescita di altri rami
– utilizzare utensili specifici per la potatura.

Per la potatura potrebbe essere necessario spuntare (eliminare cioè le parti esterne dei rami troppo lunghi e secchi, per ringiovanire la pianta), cimare (alleggerire la piante dalle foglie eccessive eliminando i rami giovani, per far crescere non solo la pianta in modo uniformemente, ma dare anche più aria tra le foglie), e/o sbocciolare (cioè eliminare i fiori secchi così da ridurre il rischio di possibili malattie e stimolare la pianta a produrre nuovi boccioli;il periodo migliore per sbocciolare è al termine della fioritura, dove i fiori secchi e devono essere eliminati con l’aiuto di un coltello ben affilato).

Quali sono le tecniche di potatura?

Le tecniche di potatura sono diverse, ma servono tutte a proteggere le piante dalle malattie; le più comuni potature ordinarie sono:

  • la potatura di trapianto (quando una pianta viene messa a dimora nel terreno da un vaso);
  • la potatura di allevamento (tipico nelle piante da frutto giovani, si effettua fino agli 8-12 anni di età per dare alla pianta la forma corretta per una migliore maturazione dei frutti);
  • la potatura di mantenimento (tipico delle piante mature e ornamentali, si effettua per dare una forma corretta alla chioma);
  • la potatura a tutta cima (dove si asportano gli apici della pianta, per alleggerire la chioma e consentirne una forma armonica);
  • la potatura verde (tipica dei mesi estivi, permette alla pianta di soffrire di meno le temperature elevate e la scarsità di acqua).

Le più comuni potature straordinarie sono:

  1. la capitozzatura, dove si asporta l’intera chioma della pianta; è una procedura che può mettere a rischio la sopravvivenza della pianta, per cui è preferibile farla eseguire da un giardiniere esperto;
  2. potatura di risanamento, dove si tagliano solo i rami infestati da insetti e parassiti o funghi; è necessaria quando la pianta è stata danneggiata da un agente climatico esterno, ma anche in questo caso conviene affidarsi ad un giardiniere esperto;
  3. potatura di contenimento, per evitare che le piante crescano troppo vicine a finestre, cavi elettrici, linee ferroviarie, fabbricati; è un tipo di potatura che viene praticata per motivi legati alla sicurezza.

Come potare le piante da frutto a maggio

Per l’albicocco può essere fatta sia una potatura di allevamento (per la pianta fino a 4 anni di vita) sia da produzione. La prima potatura di allevamento servirà a dare a dare la forma alla pianta, mentre coi tagli successivi si elimineranno i rami in eccesso; nelle potature da produzione si taglieranno i rami che verranno immediatamente dopo quelli laterali, che saranno poi quelli produttivi.

Per il Kiwi, in primavera si poteranno i rami giovani fino a 40 cm, lasciando fra un germoglio laterale ed un altro uno spazio di 50 cm; a maggio poi saranno potati i rami fino alla sesta foglia, mentre in fase vegetativa si consiglia di tagliare i germogli indesiderati.
I peschi giovani vanno piantati in marzo, mentre fino a giugno si possono piantare gli adulti. Nella potatura si tagliano per lo più i germogli laterali; dopo un mese dalla fioritura si consiglia il primo sfoltimento, mantenendo circa 10 cm di distanza fra un frutto ed un altro.
Infine nel melo si esportano rami completi, che saranno tagliati di netto dove c’è la biforcazione del ramo, senza lasciare monconi. Fatto ciò, si elimineranno i polloni. Se si deve tagliare un ramo dalla chioma troppo folta, vanno eliminati i rami vicini all’attaccatura del più piccolo con un taglio netto senza monconi.