Il Ponte del Diavolo a Cividale del Friuli: tra storia e leggenda

Suggestiva ed affascinante, Cividale del Friuli è una piccola città in provincia di Udine, centro urbano di rara bellezza, ricco di storia e testimonianze di un antico passato. Passeggiando tra le vie, i monumenti e le chiese di Cividale del Friuli, il turista più attento non si sarà lasciato sfuggire il Ponte del Diavolo.

Stiamo parlando di una delle architetture più affascinanti, visitate ed apprezzate di Cividale del Friuli. Il Ponte del Diavolo (in dialetto friulano Puìnt dal Diàul ) fu costruito nel 1442 e reca con sé un’antica leggenda, affascinante e, per certi versi, inquietante. Scopriamola insieme, in un misterioso viaggio tra leggenda e storia.

Il Ponte del Diavolo a Cividale del Friuli: la leggenda

Caratterizzato da due arcate in pietra che si poggiano sul letto del fiume Natisone, alto 22 metri e lungo 50, il Ponte del Diavolo si erge su un panorama mozzafiato. Il turista che si affaccerà da questa superba architettura, potrà ammirare le azzurre acque del fiume e la verde gola che si snoda ai piedi del Ponte. Sporgendosi un po’ dai poggioli al centro del Ponte, il turista potrà ammirare le scoscese e alte pareti che il fiume Natisone ha scavato, nel corso del tempo, attraverso la roccia calcarea.

Un panorama bellissimo che si perde a vista d’occhio nella natura selvaggia ma che nasconde, nello stesso tempo, una storia macabra e misteriosa.
La costruzione del Ponte del Diavolo è infatti avvolta nel mistero. La leggenda narra che gli abitanti di Cividale del Friuli erano disperati: nessun architetto si era mai rivelato in grado di costruire un ponte che congiungesse le due sponde del fiume Natisone. Tutti gli architetti che si cimentarono nella costruzione del ponte, fallirono miseramente.

La costruzione di un ponte robusto e resistente era infatti assolutamente necessaria: la precedente struttura in legno crollava ogni volta che il Fiume Natisone si ingrossava. Ed è per questo che i cittadini di Cividale convocarono addirittura un’assemblea per escogitare un modo per costruire un ponte che congiungesse le due sponde del Fiume Natisone. Non trovando alcun accordo, essi decisero di invocare il Diavolo. L’invocazione ebbe l’effetto sperato: il Diavolo accettò la proposta dei cittadini di Cividale del Friuli ma pretese di avere in cambio l’anima della prima persona che sarebbe passata sul Ponte.
L’assemblea accettò la proposta del Diavolo che, in una sola notte, riuscì a costruire il Ponte e a congiungere le due sponde del Fiume Natisone.

Ma non è finita qui: la madre del Diavolo trasportò – nel suo grembiule – un grande masso che depose al centro del Natisone. E’ sul quel masso che oggi poggia il pilastro centrale del Ponte del Diavolo.

La leggenda narra che, dopo aver costruito il Ponte, Satana pretese la propria ricompensa dagli abitanti di Cividale del Friuli. La mattina successiva, da Borgo di Ponte sopraggiunse un gruppetto di ignari ragazzini che inseguivano un cagnolino impaurito.

Fu proprio il povero cagnolino ad attraversare per primo il ponte e la sua anima presa da Satana: i cittadini di Cividale del Friuli avevano beffato il Diavolo.