Consigli per fare il bagno al cane o al gatto

Se ami che il tuo cane o gatto sia sempre pulito, fai attenzione a non esagerare; regolare la frequenza dei bagni dei nostri animali domestici è un buon consiglio da seguire. In questo articolo i veterinari di veterinarioincitta.it ti daranno qualche suggerimento.

La pelle dei cani è protetta da oli che si perdono con il lavaggio; questo è il motivo per cui  non dobbiamo fare il bagno troppo spesso perché il rischio è quello di danneggiare il PH della sua pelle, causando eruzioni cutanee, secchezza o dermatiti.

I gatti sono animali estremamente puliti, ma a volte il loro lavaggio è assolutamente necessario: a seconda della pelliccia, della loro razza, di alcune patologie presenti nella pelle.

Frequenza del bagno consigliata

I gatti sono meno resistenti all’acqua, ma se li abituiamo dopo qualche settimana fare il bagno sarà meno spiacevole. Si consiglia di lavare il gatto 1 volta ogni 30/35 giorni e nei periodi caldi ogni 10 giorni.

Per i cani la frequenza del bagno dipende dalle loro caratteristiche e dal loro stile di vita. Pertanto, devono essere presi in considerazione i seguenti fattori:

  • Lunghezza del pelo: per i cani a pelo lungo, è normale lavarli una volta al mese, per i cani a pelo medio tra le quattro e le sei settimane e per i cani a pelo corto, la frequenza di balneazione varia da sei a otto settimane.
  • Periodo dell’anno: nei periodi caldi è normale aumentare la frequenza del bagno per evitare il colpo di calore nel nostro animale domestico.
  • Sporcizia: se i peli del nostro cane tendono a sporcarsi continuamente, una tecnica per evitare di lavarli frequentemente è quella di spazzolarli, per rimuovere lo sporco dalla superficie dei peli.
  • Attività fisica dell’animale domestico: se è consuetudine che il nostro animale domestico esca ed entri in contatto con sabbia, terra o altri luoghi in cui è facile sporcarsi, il bagno potrebbe essere più comune.

Un aspetto molto importante sono i prodotti usati; non usate bagnoschiuma o shampi per le persone perché sarebbero troppo aggressivi, ma usate uno shampoo per cani o per gatti. Il Ph della pelle umana è diverso da quello dei nostri amici a quattro zampe; un prodotto sbagliato danneggerebbe la loro pelle; sul mercato esistono prodotti specifici per cani e per gatti.

Un’opzione in modo che il nostro cane o gattino non si sporchi così tanto, nel caso sia a pelo lungo, è spazzolarlo bene. Ciò migliorerà il pelo e stimolerà la circolazione.

Al contrario, gli animali a pelo corto tenderanno a sporcarsi meno, quindi non ci saranno problemi nel ridurre i bagni.

Consigliamo di spazzolare il pelo del cane o del gatto anche prima del bagno per sciogliere i nodi del pelo,  rimuovere i peli morti e prepararlo al bagno.

Come fare il bagno 

Nel caso dei gatti devi essere paziente e mantenerlo calmo per evitare movimenti improvvisi. Puoi usare una vasca da bagno o un contenitore adattato alle dimensioni del gattino e far scorrere l’acqua per alcuni secondi per abituarlo al suono.

Durante il bagno inizia dalla parte inferiore del corpo e vai in salita, per dargli maggiore sicurezza. Accarezzalo mentre lo insaponi e lascia agire lo shampoo qualche minuto prima di risciacquarlo con abbondante acqua per evitare di lasciare del sapone. Cercate di non bagnare gli occhi e le orecchie per evitare infezioni. Infine, per asciugarlo puoi usare un asciugamano e, nel caso usi un asciugacapelli, assicurati che sia silenzioso per non spaventarlo con il rumore.

Normalmente i cani tollerano il bagno molto più dei gatti; nel caso in cui il tuo cucciolo abbia la fobia dell’acqua prova a rendere il bagno un’esperienza positiva per lui in modo che non generi stress.

Quando l’animale è nella vasca da bagno, inizia ad accarezzarlo e versare acqua calda dal basso verso l’alto. Fai attenzione a non bagnare il naso, le orecchie e gli occhi. Massaggialo delicatamente applicando lo shampoo dalla testa alla coda e ripeti tutte le volte che è necessario.

Tartarughe terrestri: guida alle specie più famose

Le tartarughe terrestri sono i rettili più diffusi nelle famiglie italiane, anche per la semplicità con cui si allevano. Tutti coloro i quali ne posseggono vi smentiranno sulla loro proverbiale lentezza e vi sapranno parlare della loro intelligenza e dello spiccato senso dell’orientamento di questo animale spesso sottovalutato.

L’alimentazione delle tartarughe terrestri è fondamentale per il corretto sviluppo e la salute di questo animale: carenze di calcio o vitamina D3 ad esempio, possono portare gravi scompensi e malattie. Dar da mangiare verdure e frutta è una scelta corretta ma si può integrare questa dieta con mangimi studiati per le tartarughe, come quelli che potete trovare sul portale petingros.it, specializzato in piccoli animali.

Di tartarughe ne esistono diverse specie ma sono solo tre quelle che è possibile detenere legalmente in Italia: Testudo grecaTestudo HermanniTestudo marginata. Inoltre il possesso delle tartarughe va denunciato in quanto sono rettili a rischio di estinzione.

Specie di tartarughe di terra

La caratteristica comune a tutte le specie di tartarughe è quella di essere animali pacifici e poco esigenti. Sono principalmente erbivore, anche se alcune non disdegnano piccoli insetti e molluschi. Inoltre non temono l’uomo e sono molto attive in sua presenza.

Andiamo ora a vedere alcune tra le specie di tartarughe più famose e le peculiarità e le differenze tra loro.

Tartaruga mediterranea o di Hermman

La tartaruga autoctona dei Paesi mediterranei viene chiamata Testudo Hermanni ed è presente in tutto il sud Europa, compresi i Balcani fino al Mar Nero e in Nord Africa fino alla penisola saudita. In libertà si tratta di una specie protetta ma è uno di quei rettili per cui c’è il permesso della legge di adottarli.

A parità di età, la femmina è più grande del maschio, anche se la differenza è minima. Si ha traccia di alcuni individui di questa specie che sono arrivati a compiere addirittura 110 anni di vita, questo vale se trattate bene ovviamente.

La loro attività diurna si ferma con il letargo che varia come durata in base alla temperatura della zona in cui vivono e, a seconda delle suddette zone, le sottospecie di questo rettile assumono diversi nomi.

Tartaruga russa o di Horsfield

La tartaruga russa vive in tutti i territori dell’Asia Continentale, dalla Russia alla Cina, fino all’India. Rispetto alla Testudo Hermanni è più grande e la differenza tra maschio e femmina della specie si nota maggiormente. Per riconoscere facilmente questa specie basta contare le unghie delle zampe: ne ha solo 4 invece delle 5 solite delle altre specie. Per la rigidità dei climi da cui proviene, il suo letargo è molto lungo ma non basta a farla vivere tanto quanto quella europea.

Tartaruga stellata indiana

Tipica delle zone aride di India e Sri Lanka, la tartaruga stellata indiana è molto piccola (può arrivare ai 10 cm).

La sua colorazione e i disegni sul carapace la rendono una delle più belle anche se non è facile tenerla: ha infatti la fama di essere una tra le più delicate di salute della sua specie.

Testuggine africana

La testuggine africana è originaria del nord Africa ma per ora è la specie più vicina all’estinzione e viene tenuta come animale da proteggere e salvaguardare nei parchi e nelle riserve di tutta l’Africa. In questa specie il maschio è più grande della femmina e può arrivare a pesare anche 100 kg. Questa è infatti una delle tartarughe più grandi, arrivando a misurare 80 cm.

Questa specie di tartaruga è protetta ma può essere tenuta in casa se regolarmente denunciata e proveniente da allevamento.

Testuggine sarda

La Testudo marginata è conosciuta anche come tartaruga sarda. Questa specie è autoctona della Sardegna e di alcune zone della Grecia. Le sue dimensioni possono raggiungere i 55 cm e non vi è differenza tra esemplari maschi e femmine della specie.

Testuggine greca

La tartaruga moresca, detta anche Testudo greca, è molto simile alla Testudo Hermanni per i territori in cui vive e per aspetto. La differenza che la rende diversa è che all’estremità del carapace ha delle sporgenze cornee che la rendono facilmente riconoscibile. Le sue dimensioni possono arrivare a 35 cm.

Proteggi il tuo amico a quattro zampe con articoli di abbigliamento per cani

Un padrone attento farebbe di tutto per prendersi cura del suo amico a quattro zampe. In particolare, i cani di piccola taglia sono quelli più esposti al rischio di intemperie: per questo motivo, un abbigliamento in grado di proteggere i nostri cani, senza rinunciare a scelte eleganti e di stile, rivela la tua natura di padrone attento e premuroso.
Rispetto ad un’offerta di prodotti e accessori per cani molto ampia, il sito forbabyfurry.com si evidenzia per il suo catalogo di abiti per cani: la sapiente combinazione tra abilità sartoriale e gusto alla moda, rende i vestitini per cani proposti un must-have anche per i proprietari più difficili da convincere!

La vendita di abbigliamento per cani

Nonostante la spesa media per cani e animali domestici in generale sia particolarmente concentrata su prodotti quali cibo e farmaci veterinari, negli ultimi anni vestitini, magliette, cappottini e centinaia di altri capi di abbigliamento per cani di piccola taglia hanno contagiato e chiamato alla moda amici a quattro zampe di tutte le razze. La vendita di abbigliamento per cani ha coinvolto numerose aziende nel settore, che propongono prodotti di abbigliamento per cani in linea con l’outfit dei proprietari, così da raggiungere un maggior grado di connessione e amicizia tra umani e animali domestici (ad esempio, la notizia è segnalata da www.ilgiornale.it/news/cani-e-padroni-si-somigliano-e-vestono-uguale-1506190.html).
Il trend riguardante l’abbigliamento per cani mostra segnali di forte crescita: ne è riprova il fatto che una fetta sempre maggiore delle somme spese dai proprietari per prendersi cura dei propri animali domestici si riversa nell’acquisto di vestiti, maglioncini, felpe e cappotti per cani. In particolare, sono soprattutto gli animali di minori dimensioni ad stimolare l’istinto modaiolo dei proprietari, che corrono ad acquistare abiti per cani di piccola taglia e vestiti e cappottini per chihuahua. L’abbigliamento per cani ha ricevuto un vero e proprio boom grazie alle capacità informative di Internet, che mette a disposizione i prodotti migliori ai prezzi più convenienti.

Unire l’utile al dilettevole

I capi di abbigliamento come magliette per cani o vestiti e cappottini per chihuahua e altri cani di piccola taglia, però, non sono soltanto un richiamo alla moda dei proprietari. Anzi, sempre più veterinari ed esperti nella salute dei nostri amici a quattro zampe consigliano l’utilizzo di vestiti, quali cappottini e giubbotti per cani, al fine di proteggere il nostro cane dalle intemperie. Sono soprattutto i cani di piccola taglia o a pelo corto e animali molto delicati come i chihuahua ad essere più esposti e sensibili alle temperature invernali, mal sopportando l’abbassamento del calore del corpo.
Quindi, l’esigenza di proteggere gli animali domestici dal rischio delle malattie rende l’abbigliamento per cani più di una semplice moda. E’ per questo che segnaliamo produttori di abbigliamento per cani For Baby Furry: la vasta collezione di vestiti e cappotti per cani assicura ai padroni la sicurezza di proteggere i cuccioli dagli sbalzi di temperatura, con capi di abbigliamento in grado, come cappottini per cani o vestiti per cani di piccola taglia, di far emergere cani eleganti, glamour e sofisticati.

L’abbigliamento per cani secondo For Baby Furry

L’azienda For Baby Furry opera con successo da alcuni anni nel campo della moda per cani, presentando articoli confortevoli e realizzati con materie prime resistenti e lussuose, in grado di dimostrare il gusto sartoriale per generi diversi, classici e trendy al contempo.
Si tratta di un catalogo pet oriented, offerto da un’azienda tra le principali ad operare in Italia nel settore dell’abbigliamento per cani online: tutte le collezioni sono dedicate alla cura di vestibilità, eleganza e praticità: se siete alla ricerca di capi di abbigliamento per chihuahua o vestiti, felpe e magliette per cani di piccola taglia, come per razze più robuste, potete visitare il sito www.forbabyfurry.com e scegliere tra modelli sartoriali lussioni ed affascinanti, destinati a cani eleganti, oltre che approfittare della spedizione con corriere privato e di altre offerte uniche.
Sul sito è disponibile una pagina contatti, così da poter chiedere chiarimenti o porre domande sulle collezioni: basterà scrivere una mail agli indirizzi info@forbabyfurry.com e shop@forbabyfurry.com.

Caratteristiche delle cucce per cani da esterno

La serenità di un cane passa prima di tutto dal rapporto con il proprio padrone e dal benessere interiore ed esteriore che il cane riesce ad avere nell’ambiente in cui vive.
Ecco perché la scelta della cuccia da esterno o da interno deve essere fatta in modo intelligente, cercando non solo di guardare all’estetica, ma principalmente alle necessità che ha l’animale e del tempo che deve passare nell’arco della giornata nella sua casa.

Le cucce da interno sono molto spesso di design e sono progettate più che altro per dare al cane il giusto confort per riposare nel miglior modo possibile sia di giorno che di notte.
Fatto è che ad esempio un colosso dell’arredamento come Ikea ha lanciato nello scorso mese di marzo una linea di divani dedicati ai cani e ai gatti uguali, ma di dimensioni ridotte, a quelli in vendita da anni per i loro proprietari.

Per le cucce per cani da esterno il discorso è ben diverso perché sono molte le caratteristiche delle quali bisogna tener conto onde evitare di fare un acquisto di cui ci potremmo in futuro pentire.

Ma andiamo con ordine … ecco una breve guida stialata dalla redazione di miglioriprodottipercani.it con un po’ di consigli che ci possono tornare utili prima di acquistare la migliore cuccia per cani da esterno.

1) La prima cosa di cui bisogna sempre tener conto è il peso e la grandezza del cane o quella che sarà una volta che diventerà adulto. Se siamo prossimi all’arrivo in casa di un cucciolino peloso consigliamo sempre di scegliere un cuccia che potrà ospitarlo anche quando sarà cresciuto e nella quale si possa muovere liberamente senza rimanere incastrato o intrappolato.

2) Il passo successivo sarà quello di individuazione una parte dell’appartamento o del giardino o del terrazzo dove verrà alloggiata la cuccia definitivamente.
Ai cani non piace che la propria casa venga continuamente spostata da una parte all’altra. Come per noi umani la cuccia per il cane è il suo porto sicuro, la sua ancora di salvezza dove andare in qualsiasi momento non solo per riposare, ma anche per sentirsi coccolato e al sicuro quando non si sente troppo bene.

3) Conoscere bene il clima della zona in tutte le stagioni aiuta certamente a fare la scelta del migliore materiale come viene descritto al punto successivo. Ad esempio se l’inverno è quasi sempre mite si può optare anche per la resina, che rispetto al legno è più facile da pulire. Certo è che se abbiamo una parte leggermente riparata dove comunque la pioggia non arriva direttamente e dove il vento non batte troppo porte è certamente meglio, rispetto a posizionare la cuccia direttamente nel centro del giardino. Se gli inverni sono freddi e rigidi si consiglia di comprare una cuccia per cani da esterno coibentata

4) La scelta del materiale è un altro degli aspetti da considerare, forse il più importante per la salute e la corretta igiene della cuccia e di consequenza dell’animale stesso. Una cuccia pulita e correttamente ventilata sarà il preludio ad una vita sana e felice.
Ecco perché si consiglia sempre di posizionare la cuccia vicino ad una fonte d’acqua, così da pulirla con facilità e poter sempre avere la ciotola piena. Il legno è certamente il materiale che si confà meglio a qualsiasi temperatura, perché in modo naturale permette di mantenere all’interno la giusta temperatura. Anche perché i vari tipi di legno che generalmente vengono utilizzati sono sottoposti a particolari trattamenti, rendendo la cuccia addiritttura ipoallergenica e quindi indicata per qualsiasi cane.

Antiparassitario per gatti: indispensabile per proteggere la salute dei cuccioli

Chi convive con un animale lo sa bene, la bella stag ione porta con sè pulci, zecche, zanzare e molti altri insetti dannosi per la salute. I gatti, data la loro natura libertina e girovaga, sono gli ospiti preferiti di questi parassiti e per questo diventa indispensabile proteggerli, preservando anche la tranquillità della casa: in questo periodo diventa fondamentale l’utilizzo di un antiparassitario per gatti.

Le pulci, in particolare, rappresentano una minaccia sia per gli animali che per l’uomo: per questo è importante somministrare al proprio gatto un antiparassitario durante tutto l’arco dell’anno. Spesso si tende a credere che questi parassiti attacchino solo gli animali, perchè attirati dal pelo e confortati dalla poca dimestichezza con l’acqua, ma questo non è del tutto vero. Le pulci possono portare problemi medici, come dermatiti, escoriazioni, Tenie e anemie, a tutti i membri della famiglia. Questi insetti, minuscoli e veloci, possono nascondersi in casa e infestare letti e divani, ma come fare a individuarle e debellarle?

Per trovare le uova delle pulci sul pelo del gatto serve un occhio attento e minuzioso. Una volta individuati i piccoli animaletti, l’unico modo per sconfiggere il problema è usare un antiparassitario per gatti: il veterinario saprà consigliare quale prodotto è più adatto alla particolare esigenza  e capirà se optare per soluzioni spot on, collari o spray.

Se l’intervento sull’animale non è bastato e le pulci sono riuscite ad invadere casa, è buona regola rimuovere tutte le superfici asportabili e lavarle (fodele, lenzuola, cuscini etc.). Chi ha moquette e tappeti metta in conto di dover utilizzare moltissimo l’aspirapolvere: è necessario inserire un antiparassitario in polvere nel sacchetto prima di aspirare casa fin nel più piccolo angolo.

Anche nel caso dei parassiti, prevenire è meglio che curare e la prevenzione parte proprio dagli amici animali. Controllare sempre la presenza di uova sul manto peloso è di fondamentale importanza per essere capaci di individuare i piccoli segnali che ci mandano i felini: se si grattano compulsivamente, se continuano a strusciarsi contro gli oggetti e gli angoli della casa, se si rotolano senza sosta, allora significa che le pulci hanno trovato dimora tra il pelo. I veterinari consigliano, per evitare questi scomodi inconvenienti, di somministrare un antiparassitario per gatti non solo nei mesi caldi, ma anche durante tutto l’anno: è vero che i parassiti sono particolarmente attivi nella stagione estiva ma le uova possono sopravvivere grazie al tepore dato dai caloriferi e, quindi, le pulci crescere e moltiplicarsi.

Il primo passo, per liberarsi dai parassiti e prevenirne i fastidi, è sempre consultare il veterinario di fiducia che potrà accompagnare gatto e padrone lungo la strada della salute.

Perché i gatti sbadigliano?

Sappiamo bene che gli uomini sbadigliano per noia, fame o sonno, già a partire da 11 settimane dal concepimento, quindi prima ancora di venire alla luce, la stessa cosa succede anche ai gorilla, ai pesci e agli uccelli. Oltre questi, tutti gli animali in genere amano sbadigliare, gatti compresi. Chi vive con un micio avrà la possibilità di studiarne a fondo i comportamenti e si sarà accorto che quando sbadiglia lo fa senza nascondere niente, spalancando tutta la bocca tanto che è possibile contare anche i denti ad uno ad uno. In genere un micio durante la sua vita sbadiglia 109.500 volte, tantissime quindi¸ è certamente normale ma qualcuno si è mai chiesto perché lo fanno?

Rispondere a questa domanda non è facile, perché le ipotesi sono tante, qualcuno dice che lo fanno perché si annoiano, mentre secondo delle teorie degli evoluzionisti, lo fanno proprio con lo scopo di mostrare i denti e allo stesso tempo per segnare il territorio, qualora ci fossero altri gatti nelle vicinanze. In quest’ultimo  caso questo comportamento potrebbe avere un  significato diverso in base al carattere dell’animale, ad esempio se un gatto sbadiglia dinanzi ad una ciotola di cibo in presenza di un cane o un altro gatto, potrebbe voler dire che il micio che sbadiglia non ha fame e quindi non è interessato al mangiare. Al contempo si sa per certo, che lo sbadiglio, attraverso il movimento, rilascia energia che aiuta l’animale a rilassarsi completamente e a respirare meglio stimolando cuore e circolazione sanguigna. Proprio così, perché il gatto potrebbe sbadigliare anche quando l’ossigeno contenuto nel sangue è poco e respirando pienamente, si rifornisce.

Secondo altri studiosi invece, lo sbadiglio nei gatti è provocato dalla tentazione di dormire per riposare e allo stesso tempo la voglia di non farlo, per cui cerca di rimanere attivo.