Cosa fa il revisore contabile?

Il revisore contabile è un professionista a tutto tondo, esperto sia in materia contabile che legislativa che viene chiamato dalle aziende per verificare la corretta del bilancio. Con questa breve guida cercheremo di spiegare quando è essenziale la figura del revisore contabile in azienda, come trovare un bravo revisore contabile e quali sono i benefici tangibili, che si traducono in un guadagno, quando le analisi si chiudono in attivo in passivo.

Che differenza c’è tra il revisore e il commercialista?

La sua funzione non è da confondere con quella del commercialista: mentre il primo si occupa di redigere i conti dell’azienda il secondo si occupa di verificare che la predisposizione del bilancio sia correttamente eseguita. Questa sua doppia veste (contabile e legale) gli permette di stilare un parere sullo stato di salute di un’azienda e di accertare che la stessa sia conforme alle norme stabilite dalla legge.

Chi dovrebbe rivolgersi ad un revisore?

Chiunque sia proprietario di un’azienda, anche di piccole dimensioni, dovrebbe pensare di valutare l’assunzione di un revisore legale dei conti: da un’approfondita analisi del bilancio possono essere tratti importanti osservazioni sui punti di forza e sui punti deboli dello stato aziendale e mettere in atto gli adeguati miglioramenti necessari per migliorare la contabilità e, di conseguenza, il successo della tua azienda.

Sembra chiaro, da quanto esposto, che l’attività di un revisore contabile non può essere improvvisata: sono necessarie non solo un’adeguata conoscenza in materia ma anche un’appropriata esperienza per effettuare un lavoro in maniera corretta e approfondita.

Cosa fa nello specifico il revisore contabile?

Abbiamo visto, a grandi linee, quali sono le competenze di un revisore contabile. Vediamo nel dettaglio quali sono le attività di un revisore dei conti:

– analisi del bilancio: per prima cosa il revisore analizza il bilancio aziendale e verifica che questo sia conforme alle norme legislative
– parere sullo stato di salute dell’azienda: alla fine del suo lavoro stila un parere sullo stato dell’azienda
– consulenza sull’ottimizzazione e sul potenziamento aziendale: evidenzia gli eventuali punti critici o i punti dove potrebbero essere operati degli opportuni miglioramenti

Come abbiamo avuto modo di accennare l’attività di un revisore contabile non solo assicura all’azienda una correttezza dei propri conti (anche a servizio di controlli successivi operati dallo Stato o da soggetti terzi) ma aiuta proprietà, consiglio di amministrazione e investitori ad assumere le corrette deliberazioni per migliorare lo stato di salute dell’azienda. Indica i settori dove è consigliato operare nuovi investimenti e segnala i settori in cui è necessario intervenire per scongiurare rischi futuri.

Il sito revisore.it è un grado di offrire alle aziende il supporto di revisori contabili di comprovata esperienza per garantire il massimo supporto sia alle aziende che sono obbligate alla revisione contabile sia alle aziende che scelgono autonomamente questo servizio di consulenza.

Quali sono gli esiti di una revisione contabile?

A seguito della revisione del bilancio il professionista redige un documento finale di analisi che può avere diversi esiti (a seconda dello stato di salute dei conti aziendali):

 

  • Analisi senza rilievi: l’azienda è sana e i conti sono confermi alle norme legislative in vigore
  • Analisi con rilievi: l’analisi è positiva ma sono state evidenziate alcune anomalie che è necessario chiarire;
  • Analisi negativa: il bilancio presentato non rispetta la normativa
  • Impossibilità a procedere: ci sono degli eventi specifici che impediscono al revisore di svolgere il compito assegnato.

 

Per chi è obbligatoria la revisione contabile?

Secondo la normativa attualmente in vigore le società di capitali hanno l’obbligo di una revisione contabile eseguita da una società esterna iscritta al registro dei revisori contabili.

L’obbligo di una revisione contabile scatta inoltre quando, per due bilanci consecutivi, viene superato almeno uno dei seguenti parametri:

 

  • ricavi superiori ai 4.000.000
  • attivo patrimoniale superiore ai 4.000.000
  • piè di 20 dipendenti occupati in media nell’esercizio

Quando per due annualità consecutive si conferma una di queste tre voci (anche diversificate) scatta l’obbligo di una revisione contabile esterna.

C’è da ricordare però che, anche in assenza di obbligo, una revisione contabile del bilancio aziendale è sempre consigliata: vi mette al riparo da successivi problemi e vi fornisce un’analisi accurata sullo stato di salute aziendale per permettervi sia di intervenire per tempo in caso di problemi sia di operare gli opportuni miglioramenti per la crescita della tua azienda.

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