Vantaggi e svantaggi della cessione del quinto

La cessione del quinto riveste una grande importanza nel panorama dei prestiti personali, poiché risulta essere molto semplice da ottenere se si è in possesso dei requisiti e perché offre molte garanzie. Nei prestiti con cessione del quinto, l’ammontare massimo della rata di rimborso del prestito  non deve superare il valore di un quinto dello stipendio mensile netto continuativo. Per il rimborso del prestito la rata viene trattenuta direttamente in busta paga, riducendo così i rischi di insolvenza e permettendo alle società che erogano il prestito di operare in condizioni privilegiate. Questo consente l’applicazione di tassi più convenienti rispetto a quelli del prestito classico. Qui di seguito cercheremo di offrirti una panoramica di questa tipologia di finanziamenti. Come approfondimento puoi consultare questa guida: www.cessionedelquintok.com .

Perché scegliere la cessione del quinto

Oltre alla possibilità di ottenere il prestito a tassi particolarmente vantaggiosi, i prestiti con cessione del quinto presentano diversi punti di forza che, se in possesso delle caratteristiche richieste, li rendono molto competitivi sul mercato dei prestiti. Trattandosi di prestiti non finalizzati, l’importo erogato può essere destinato a qualsiasi scopo senza dover fornire motivazioni in merito. L’accesso al prestito inoltre non presenta limitazioni particolari: possono farne richiesta tutte le categorie di lavoratori dipendenti, statali o del comparto para-statale, dipendenti del settore privato e, secondo quanto previsto dalla Legge 80/2005, i pensionati.

Anche in presenza di debiti in corso o di cattivi pagatori iscritti nelle banche dati protesti e insoluti, è possibile accedere al finanziamento. Nel caso in cui, dopo aver fatto ricorso al prestito, il richiedente si trovasse a disporre di una liquidità sufficiente per coprire l’importo richiesto, la legge stabilisce che può essere richiesta l’estinzione anticipata della cessione del quinto, saldando così completamente il debito prima della scadenza del contratto. In linea di massima, il cliente sarà tenuto a rimborsare esclusivamente il capitale residuo senza versare gli interessi non maturati, ma è consigliabile verificare sempre cosa prevede il contratto in materia di spese accessorie per evitare che l’opportunità di saldare il debito in un’unica soluzione implichi costi eccessivi. La cessione del quinto dello stipendio può inoltre essere inserita in un piano di rimborso a lungo termine, fino a un massimo consentito di 120 mensilità.

Svantaggi e rischi

Se da una parte il prelievo diretto in busta paga solleva da alcune delle incombenze tipiche delle modalità di rimborso dei prestiti classici, dall’altra può rivelarsi rischioso dare il proprio consenso ad una simile operazione se non si sono valutate scrupolosamente le condizioni previste nel contratto di finanziamento che si sottoscrive con la società di erogazione. Questo principio è valido in generale quando si parla di prestiti, ma ha un peso particolarmente rilevante in caso di cessioni del quinto. Oltre alle operazioni di calcolo rata per la cessione del quinto, vanno prese in considerazione le spese accessorie che possono nascondere insidie che fanno lievitare il costo del finanziamento.

La concessione di finanziamenti con cessione del quinto è inoltre subordinata alla stipula di una doppia assicurazione per i rischi legati al posto di lavoro e per il rischio di decesso. Tale assicurazione, obbligatoria secondo quanto sancito dal DPR 180/50, garantisce ulteriormente le società che erogano il prestito, ma rappresenta un contratto parallelo con termini e condizioni proprie, che merita la stessa attenzione di quello sottoscritto per il finanziamento. Le finanziarie inoltre impongono spesso la stipula di una polizza presso compagnie di loro gradimento.

In caso di sinistro l’assicurazione si sostituisce al debitore nel rimborso del prestito, ma solo nel caso in cui non dovessero essere sufficienti i soldi del TFR e non fosse ancora maturato il diritto alla pensione.

La società erogatrice del prestito ha quindi il diritto di farsi consegnare dal datore di lavoro il TFR, prima che intervenga l’assicurazione. Nonostante questa clausola ‘capestro’ sia da considerarsi una costante nei contratti di cessione del quinto per i dipendenti, il costo dell’assicurazione non concorre alla determinazione del tasso e secondo molti vengono così aggirate le norme antiusura.