Televisori a schermo piatto: come montarli su una parete

I moderni televisori, privi dell’ingombrante tubo catodico caratteristico di qualche decennio fa, sono divenuti molto più sottili, si parla infatti di televisori a schermo piatto, e possono di conseguenza essere montati su una parete. Come fossero un quadro questi televisori occupano evidentemente meno spazio, permettono di non ingombrare con i cavi e sono decisamente molto più gradevoli anche dal punto di vista estetico. Vediamo quindi cosa c’è da sapere per il montaggio di un televisore a schermo piatto su una parete.

I supporti

È possibile scegliere tra due diversi sistemi di fissaggio, quello regolabile e quello fisso e l’unica differenza sta nella possibilità di ruotare il televisore e la scelta dipende dallo spazio a disposizione e dal tipo di esigenze che si vogliono soddisfare.

Gli strumenti necessari

Per fissare ad una parete uno dei televisori a schermo piatto è necessario avere a disposizione un metro a nastro, le staffe per il montaggio, una livella per verificare la corretta disposizione, un trapano e un avvitatore. Per quel che riguarda le staffe per il montaggio dovrebbero essere incluse, diversamente si possono acquistare staffe e supporti su siti come questo. Tutti gli altri strumenti sono sempre presenti in casa, in alternativa possono essere acquistati in una qualsiasi ferramenta o negozio di accessori per la casa.

La collocazione dei televisori a schermo piatto

A questo punto è importante individuare, misurare e calcolare la giusta collocazione dei televisori a schermo piatto. Come abbiamo anticipato parlando dei supporti è bene individuare la posizione anche in base al tipo di fissaggio che si vuole utilizzare; è infatti da prevedere l’eventuale rotazione del televisore, utile per avere un’ottima visuale anche stando seduti in diverse posizioni.

In questa fase bisogna anche tenere in considerazione l’altezza giusta cui montare il televisore. Solitamente il bordo inferiore di questi dispositivi deve essere ad una distanza di circa 50/60cm dal pavimento. Molto dipende anche dalla situazione della stanza in cui ci si trova ed è importante ponderare bene la decisione prima di passare alla fase di montaggio vera e propria.

A livello di misure va considerata anche quella tra il retro del televisore e la parete. Se è vero che più la distanza è ridotta più la resa estetica è migliore, è altrettanto vero che i televisori a schermo piatto generano calore quando sono in funzione ed è importante preoccuparsi anche della ventilazione dello stesso sia per impedire che si danneggi sia per evitare che si rovini la parete.

Il montaggio

A questo punto bisogna individuare la staffa di montaggio adatta sia in base al peso del televisore che alla distanza dei fori sul retro dell’apparecchio. A questo punto si può procedere con le operazioni di foratura della parete, fissaggio della staffa e installazione del televisore. Un’accortezza molto importante riguarda la disposizione dei cavi. Essendo sempre tanti i dispositivi collegati alla tv (console, lettore DVD/BluRay, impianto audio, eccetera), per evitare di intrecciare i cavi di collegamento e fare confusione è preferibile utilizzare una canalina che li tiene correttamente divisi e li nasconda alla vista, migliorando la bellezza dell’arredamento della casa.

Taniche con rubinetto: perchè sono indicate per conservare l’acqua durante il campeggio

Le taniche con rubinetto sono uno strumento che si rivela utile in diverse occasioni, ad esempio quando si va in campeggio per conservare l’acqua.

A questo proposito ci sono numerosi “Miti” che vorrei sfatare riguardo alla conservazione dell’acqua in questo tipo di contenitori, dal momento che ci sono molte persone che pensano che la plastica possa in qualche modo alterarne le caratteristiche.

In questo articolo voglio sfare cinque falsi miti più diffusi a questo proposito e mostrarti come le taniche con rubinetto ti potranno essere utili in questa tua vacanza “all’avventura”.

# 1 : l’acqua non “scade”.

Molte persone credono, sbagliando, che dopo un certo periodo di tempo l’acqua possa scadere: l’acqua non scade.

L’acqua può essere contaminata chimicamente oppure biologicamente, ma non è di certo questo il caso.

L’unica cosa che può accadere è che il sapore dell’acqua diventi un po’ stantio, ma questo piccolo inconveniente può essere evitato non lasciando per tanto tempo l’acqua in uno stesso contenitore.

# 2 : puoi conservare l’acqua in un qualsiasi tipo di contenitore in plastica.

L’acqua deve essere conservata in un contenitore di plastica alimentare resistente ai raggi UV o in contenitori metallizzati.

Tradizionalmente per il consumo umano vengono utilizzate taniche dal colore blu, mentre il colore rosso viene utilizzato per la conservazione della benzina.

Il colore blu limita l’esposizione ai raggi del sole e la conseguente crescita di alghe e batteri.

Le taniche con rubinetto in plastica risultano i contenitori più sicuri per conservare l’acqua in quanto sono realizzati in polietilene e privi di BPA.

Ti consiglio inoltre di:

  • Non usare mai i contenitori per il latte per conservare l’acqua: questi contenitori essendo biodegradabili si degradano nel tempo ed inoltre qualsiasi coltura viva presente nel latte rimane nella brocca dunque sei più esposto al rischio di contaminazione.
  • Non usare mai contenitori usa e getta, non sono adatte per la conservazione per lunghi periodi;
  • Non utilizzare contenitori dove sono state conservate altre bevande: la plastica assorbe i sapori, dunque l’acqua potrebbe avere il gusto della bevanda che c’era prima.

# 3 : non fare affidamento solo sull’acqua che hai nelle taniche con rubinetto.

Anche se esistono diverse misure di taniche con rubinetto, non sempre sono sufficienti per tutto il viaggio: potrebbero esserci situazioni di emergenza da affrontare.

Dunque conserva l’acqua in diversi contenitori, pianifica quello che sarà il suo utilizzo tenendo conto dei consigli di cui abbiamo parlato fino ad ora.

Potresti per esempio travasare l’acqua in altri contenitori e riempirli prima che si verifichi una situazione di emergenza.

# 4 : sistema le taniche in modo da non occupare tanto spazio.

Quando si parte per una vacanza in camper o in campeggio è necessario portare con se molte taniche di acqua: per cercare di occupare meno spazio possibile ti consiglio di impilarle una sopra l’altra.

Mi raccomando non stenderli perché l’acqua potrebbe fuoriuscire: potresti anche usare dei barili in modo da avere delle scorte ed utilizzare le taniche con rubinetto per esempio quando sei a tavola, dal momento che il rubinetto risulta molto pratico in queste occasioni.

Non conservare le taniche con rubinetto a contatto con superfici di cemento o dove sono cadute sostanze chimiche: potrebbero assorbire sapori ed odori sgradevoli; i piani in legno sono l’ideale.

# 5 : se possiedi un depuratore non hai bisogno dei filtri. 

Depuratori d’acqua come il biossido di cloro uccideranno il 99,9% dei microrganismi (come protozoi, batteri e virus) presenti nella tua acqua: il biossido di cloro infatti è eccellente per il trattamento dell’acqua dalle botti o dell’acqua che si raccoglie da corsi d’acqua o fiumi durante le escursioni. Tuttavia, i purificatori da soli non rimuovono la torbidità (sporco, limo, “floaties” e sostanze chimiche) dall’acqua, quindi mi raccomandiamo utilizza un purificatore e un filtro, soprattutto se stai raccogliendo acqua per bere e lavare.ù

Tipi di frese per legno

Qualsiasi falegname e carpentiere che si rispetti possiede degli attrezzi professionali per eseguire dei lavori impeccabili. E anche gli appassionati del fai da te, nonostante alcuni attrezzi siano molto costosi, cercano di procurarsi i migliori attrezzi possibile.

Una cosa però è certa: tutti avranno un attrezzo in particolare, la fresatrice, fondamentale per eseguire rifiniture e fori perfetti. Ma per poter essere utilizzata, una fresatrice necessita obbligatoriamente di utensili da montare: le frese. Esistono frese per molti materiali: in questo articolo esamineremo le frese per legno, illustrandone le varie tipologie e caratteristiche.

Cos’è una fresatrice e come funziona

Per poter parlare delle frese, è necessario conoscere l’attrezzo con cui queste vanno utilizzate. Una fresatrice è una macchina utensile che permette, proprio grazie alle frese, di eseguire rifiniture e fori perfetti sul legno.

Spesso però c’è una disambiguazione quando si tratta di questo attrezzo. Il termine fresatrice infatti si riferisce all’attrezzo e non agli utensili che vengono montati su di esso, i quali prendono appunto il nome di frese. Ma il termine fresa viene erroneamente utilizzato anche per denominare l’attrezzo.

Il suo funzionamento è molto simile a quello di un trapano, in quanto possiede un motore rotante che fa sì che la fresa esegua, attraverso l’erosione del legno, dei fori o delle lavorazioni. La differenza è che, grazie alla sua conformazione, si può  intervenire con grande precisione anche su ampie superfici o su tutto il bordo dei pannelli di legno.

Tipologie di fresatrici

Sul mercato esistono tantissime tipologie di fresatrici, ma queste, oltre che differenziarsi per dimensioni e potenza, si dividono principalmente in due grandi categorie:

  • Fresatrici verticali: possiedono un asse verticale su cui viene montato il motore. In questo modo la fresatrice può eseguire dei lavori tridimensionali. Queste sono le più diffuse nell’ambito dell’hobbistica e fai da te.
  • Fresatrici orizzontali: questo tipo di fresatrici invece è costituito da un gruppo di taglio che viene montato su una guida laterale. Sono dunque adatte per spianare dei blocchi piani e per realizzare fessure e incavi, in quanto non permettono un movimento totale

Sul mercato esistono inoltre delle fresatrici universali.

Tipologie di frese per legno

Anche per quanto riguarda le frese per legno è possibile distinguere quattro principali tipologie:

  • Frese HS: queste frese sono realizzate in acciaio rapido e sono le più economiche. Di contro, però, si usurano in fretta e sono adatte solamente su legni dolci
  • Frese HSS: le frese HSS sono realizzate in acciaio super-rapido e sono adatte per lavorazioni su legni mediamente duri
  • Frese HM: sono frese in metallo duro e possono lavorare, oltre che legni molto duri, anche materiali in lega leggera e plastiche dure
  • Frese CMT: queste frese sono realizzate con tre tipi di materiale differenti: calcio, magnesio e titanio

Sono inoltre disponibili varie forme, ognuna adatta per tipi di rifinitura differenti, tra cui:

  • A raggio convesso: le frese a raggio convesso permettono di eseguire delle scanalature a forma di semisfera concava. Sono inoltre utilizzate per realizzare scanalature decorative
  • A raggio concavo: questo tipo di frese è utilizzato per realizzare scanalature bombate
  • Per smussare: questa fresa è utile per appiattire gli angoli di una tavola di legno. Sono disponibili tante angolature, ma generalmente la più utilizzata è quella con angolatura di 45°
  • Per rifilare a “V”

Perché la scelta di un buon fornitore di merci ci accompagna prima e dopo la realizzazione dei nostri progetti fai da te

Arredare casa, soprattutto quando si parte da zero, è un passo importante. Ancor più di quando si devono fare dei lavori di ristrutturazione prima di posare suppellettili e complementi. Il dispendio economico è ingente e le energie messe in campo per realizzare i propri sogni e costruirsi una dimora con i fiocchi, sono tante.

Per riuscire nei propri obiettivi si deve progettare tutto nei minimi dettagli, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche sotto il profilo estetico.

Se al progetto della casa ci pensano gli esperti del settore, come architetti, ingegneri e geometri, nel caso degli arredi interni o dei lavori meno impegnativi, ad occuparsene è spesso chi andrà ad abitare negli ambienti della casa. Talvolta i lavori fai da te di questo tipo sono anche un modo per dare un’impronta personale alla nuova dimora. Ed è anche un modo per divertirsi con l’arte dell’home made quando la passione per l’assemblaggio e l’inventiva di piccoli progetti è una passione.

Così, ci si trova ad intagliare mobili su misura, a costruire pergolati o gazebo per valorizzare spazi che altrimenti resterebbero inutilizzati e ad acquistare legni, tinte, attrezzi e prodotti di vario genere. Il requisito fondamentale per riuscire in questi obiettivi personali, non è solo quello di essere motivati, bensì quello di possedere una buona manualità e, talvolta, avere delle conoscenze base. Nel caso in cui si realizzi un pergolato, ad esempio, è sempre bene contare su una squadra di supporto per levigare, tinteggiare, tirare su i blocchi da incastrare, costruire le impalcature e calibrare gli equilibri in modo sicuro. Se tutto viene studiato nei minimi particolari, il responso finale non può che essere positivo. Ma c’è qualcosa che non bisogna mai trascurare nemmeno quando si parla del più piccolo dei lavoretti, come ad esempio una cuccia per l’amico a quattro zampe o un piccolo lastricato in pietra. Si parla, come molti avranno già capito, della qualità dei materiali e, con essa, la serietà del venditore al quale ci si rivolge per reperirli.

L’importanza dei materiali

Partendo dall’esempio meno pretenzioso al quale ci si è riferiti nelle righe precedenti, ovvero quello della cuccia, immaginate in che modo possa risultare fondamentale la qualità dei materiali. In molti penseranno che un progettino di questo tipo non abbia tanto a che vedere con la pretesa di standard qualitativi elevati.

Pensandola in questo modo, però, si cade in errore. Tinte, porosità del legno o resistenza delle murature (qualora sia previsto un supporto aggiuntivo di questo tipo), sono i dettagli da valutare per la salute del cane, ovvero il destinatario del vostro estro creativo. Allo stesso modo la posatura di un pergolato o di un gazebo deve garantire stabilità ed essere gradevole alla vista. Dunque, particolare attenzione va al tipo di impregnante ed alle tinte utilizzate per il legno, che devono avere una lunga durata per sottostare alla severa prova degli agenti atmosferici. Quando non si hanno delle competenze elevate in tal senso, documentarsi può essere il primo passo, ma rivolgersi a fornitori esigenti dal punto di vista della qualità e seri per ciò che concerne tempi e modalità di consegne, significa cadere con i piedi per terra.

Probabilmente non avevate pensato a tutti questi dettagli, forse perché gli esempi in questione non riguardano lavori che avete in mente di fare. Ma provate a pensare, seguendo la stessa logica, a tutti i dettagli che invece riguardano i vostri lavoretti, anche quelli più semplici e divertenti. Scoprirete che la qualità dei materiali è importante non sono per la presentazione del lavoro finito, ma anche per una sua pratica e stabile fruibilità.

Così, se la vostra passione è quella del fai da te, provate a seguirla rispettando tutti i crismi del caso. Otterrete un risultato inaspettato che vi spingerà a fare sempre meglio. Affidarvi ai fornitori competenti vi farà risparmiare tempo e forze, evitando manutenzioni straordinarie causate da prodotti scadenti.

Fornitori adeguati alle esigenze

La scelta dei fornitori, allo stesso modo della qualità delle merci, non si può mai fare a cuor leggero. Come accennato, la serietà del primo si rispecchia nell’alta fattura dei prodotti. Quando si sceglie un fornitore competente, ci si può anche affidare nel chiedere dei consigli pratici, utili all’acquisto della merce necessaria. Inoltre si va sempre sul sicuro, certi di spendere il proprio denaro nel migliore dei modi. Da evitare assolutamente l’acquisto di merci tossiche, che non rispettano gli standard europei di sicurezza e che non siano facilmente sostituibili laddove, colti da un impeto di fretta, si faccia l’acquisto sbagliato.

Il fornitore disponibile vi garantirà tutti i diritti che, apposita leggi, regolamentano la compravendita. Inoltre sarà tempestivo nella consegna ei prodotti. Un dettaglio non da poco se si pensa che in fase di lavoro ci si può accorgere della mancanza di una particolare vite, di una trave su misura, di un giunto o di qualsiasi altro attrezzo o componente sfuggito alla lista degli acquisti. Una ditta come Self Italia, può esservi vicina in tutte le fasi progettuali che riguardano il fai da te, fornendo consulenze, preventivi onesti e tempestività nel recapito delle merci. Nel sito internet dell’azienda si può trovare tutto ciò che occorre e con tutte le informazioni del caso, tenendo alti i canoni di chiarezza e flessibilità che ci si aspetta da un fornitore competente con la passione per il proprio lavoro. Nello specifico si possono trovare materiali tecnici, decorativi, per finiture o qualsiasi complemento d’arredo da Selfitalia. Un vasto catalogo è a disposizione del cliente sul sito.

Come apparecchiare la tavola per un evento speciale

Se si deve organizzare un evento importante, o comunque formale, è molto importante prendere in considerazione come verrà apparecchiata la tavola. Se si vuole fare bella figura con gli invitati, è importante accoglierli nel migliore dei modi. In questo articolo vogliamo darvi alcuni consigli su come apparecchiare la vostra tavola in modo impeccabile. Basta semplicemente tenere a mente alcune regole d’oro che potrete applicare ogni qualvolta dovrete organizzare un evento formale o di grande importanza.

Molto importanti sono le posate e il materiale con cui sono state realizzate. Se si tratta di un evento formale, di consueto si utilizzano posate in argento. Si tratta del materiale più elegante e raffinato da poter utilizzare a tavola. Un occhio di riguardo deve essere posto anche allo stile. Le posate possono, infatti, essere classiche, moderne, esistono anche modelli più particolari o eccentrici. L’importante è che scegliate uno stile che si possa adattare al vostro evento e cerchiate sempre di non mescolare troppi stili differenti. Sarebbe consigliabile scegliere un tema e attenersi a quello.

Per organizzare al meglio il vostro evento e apparecchiare la tavola nel modo giusto, vi consigliamo prima di tutto di avere un numero stabilito di coperti così da potervi regolare. Inoltre state attenti anche al menù, perché le posate devono essere adatte alle varie pietanze. Una volta determinate queste fasi iniziali, dovete tenere a mente altre regole. Prima di tutto, le forchette vanno sempre a sinistra del piatto. Sul lato più estremo va messa la forchetta della prima portata e verso l’interno quella della seconda. La forchetta da dolce deve essere messa perpendicolarmente alle altre posate usate, manico rivolto verso sinistra e in corrispondenza del piatto. Il coltello deve invece essere collocato a destra, ricordatevi di posizionare il lato tagliente verso l’interno. Il cucchiaio infine deve essere collocato a destra dei coltelli.

Un altro aspetto fondamentale è rappresentato da come vengono posizionati i bicchieri. Quello per l’acqua deve essere posto leggermente sulla destra in linea con i coltelli. I bicchieri da vino invece devono essere messi vicino a quelli per l’acqua ma in basso e a destra. I bicchieri dovranno formare una specie di triangolo, quello per l’acqua deve rimanere comunque vicino al piatto. Se dovete mettere una flûte allora questa va vicino al bicchiere di vino, sulla destra, verso l’alto. Infine, il tovagliolo può essere piegato e messo sopra il piatto, oppure lo si può inserire nel bicchiere per l’acqua. Se volete aggiungere un centrotavola, ricordatevi che questo non deve essere di ostacolo per gli invitati, che devono essere in grado di chiacchierare senza problemi.

Se dovete apparecchiare la tavola per un evento importante, potete anche rivolgervi a compagnie come Noleggio Service, grazie a cui potrete noleggiare tavoli, sedie, bicchieri, calici, piatti, posateria, tovagliati e tutto il necessario per la vostra occasione formale. In questo modo sarete sicuri di avere tutto il necessario per preparare un evento impeccabile, di cui i vostri invitati si ricorderanno sicuramente con piacere. Noleggiando le attrezzature per il catering potrete personalizzare al massimo il vostro evento, creando così l’atmosfera che avete pensato per quell’occasione.

Seghe a nastro e bricolage

Se hai una grande passione per il bricolage e hai acquistato da poco una sega a nastro ma non sai molto bene come usarla, questo è l’articolo che fa per te.

Prima di iniziare con le “istruzioni per l’uso” voglio fare una piccola premessa: l’uso di questo strumento e il raggiungimento di risultati soddisfacenti richiedono molto esercizio, molta precisione e soprattutto molta attenzione. Basta veramente poco, una piccola distrazione per farsi male.

Dopo questa doverosa premessa, veniamo a noi.

In questo articolo ti aiuterò a capire come utilizzare al meglio la sega a nastro, ti mostrerò come sia necessario conoscere il prodotto per utilizzarlo al meglio: cura nei dettagli e massima concentrazione sono le due parole chiave.

I NOSTRI CONSIGLI

 La prima cosa da fare quando si inizia ad usare la sega a nastro per il bricolage è regolare la sega.

Questa operazione deve essere fatta prima di montare lo strumento, posizionando la sega a nastro ad un’altezza che sia adeguata al proprio corpo: in genere l’altezza giusta sarebbe leggermente al di sopra della vita.

In questa prima fase la qualità del risultato che si ottiene dipende molto dal tipo di lama che si sceglie.

In commercio esistono diverse tipologie di lame da taglio. Possiamo distinguere tra lame larghe e lame strette. Le prime sono meno flessibili e per questo sono caratterizzate da una maggiore durata, mentre le seconde vengono utilizzate generalmente per lavori più complessi perché permettono di eseguire delle curve durante il taglio con un raggio più piccolo.

Non è ancora arrivato il momento di metterti all’opera però.

Il passo successivo consiste nel regolare la tensione della lama attraverso la manopola posizionata sulla parte superiore della macchina.

Per impostare il giusto livello di tensione controlla il libretto delle istruzioni e tieni presente che se la lama è troppo tesa la sega a nastro non lavora come dovrebbe, mentre se al contrario è poco tesa devia il taglio.

Come puoi capire un piccolo errore nella scelta della lama o nella scelta del livello di tensione potrebbe rovinare il tuo lavoro, causando numerose imperfezioni.

La regolazione della sega a nastro non riguarda soltanto la tensione della lama,ma anche le sue guide.

Impostare nel modo corretto le guide della lama ti permetterà di posizionare la macchina nella giusta posizione, in base alla superficie del pezzo di legno che devi tagliare.

Se la sega a nastro è troppo attaccata rischi che il legno si incastri: per evitare tutto questo ti consiglio di lasciare un centimetro dal pezzo di legno che presenta uno spessore maggiore.

Prima di accendere la tua sega a nastro, sistema il piano di lavoro: fai dei segni sul pezzo di legno, con una matita per esempio, in modo da avere delle linee guida da seguire quando lavori.

Ora sei finalmente pronto ad “accendere i motori”!

Posiziona il pezzo di legno in maniera tale che sia facile seguire le linee guida che hai precedentemente tracciato: fai in modo che la lama operi in maniera precisa, seguendo un percorso lineare.

CONCLUSIONI

Siamo giunti alla fine di questa piccola guida per utilizzare nel modo migliore le a nastro per fare bricolage.

Ricordati che il segreto per un lavoro di buona qualità è posizionare nel modo corretto la sega a nastro, scegliere la giusta lama, regolare il macchinario e sistemare il banco da taglio prima di iniziare qualsiasi lavoro.

Questi piccoli accorgimenti ti aiuteranno senza alcun dubbio a svolgere un lavoro eccellente e senza difetti: buon lavoro!

Seghe a nastro: mini guida su quale scegliere

Sei un appassionato del fai da te e stai pensando di acquistare una delle tante seghe a nastro in commercio? Hai aperto da poco una falegnameria e hai bisogno di macchinari all’avanguardia e di alta qualità?

Le seghe a nastro in legno sono il prodotto indispensabile per la tua attività imprenditoriale.  Grazie a questi macchinari è possibile eseguire dei tagli su diversi materiali tra cui acciaio, legno, plastiche e gomme, materiali refrattari e metalli come il ferro.

Questi strumenti  da lavoro hanno la capacità di compiere dei tagli di grandi dimensioni senza essere discontinui e di eseguire dei tagli sagomati in maniera perfetta.

Per chi non è del settore il problema principale per l’acquisto è scegliere quale segatrice acquistare. Sul mercato esistono talmente tanti prodotti dalle caratteristiche diverse che possono confondere il cliente tanto da farlo sbagliare.

E allora come scegliere la giusta sega a nastro professionale? Abbiamo pensato di facilitarti nella scelta e redigere una mini guida informativa che ti aiuti a fare l’acquisto adatto alle tue esigenze.

Vediamo nel dettaglio che cosa devi sapere prima di fare shopping.

La sega a nastro per legno: caratteristiche

La sega a nastro per legno deve avere delle caratteristiche specifiche in base al suo utilizzo. Sono due gli elementi da considerare prima dell’acquisto: le dimensioni e il tipo di lama.

Le dimensioni della segatrice a nastro

Le seghe a nastro di dimensioni ridotte sono ideali per un utilizzo hobbistico mentre quelle più grandi sono indicate per le lavorazioni di tipo industriale. Con un prodotto più piccolo, e un altezza di taglio utile di almeno 20 centimetri, è possibile organizzare la propria attività di bricolage e dilettarsi con la lavorazione del legno senza rivolgersi a un professionista. Solitamente le seghe a nastro di dimensioni più contenute  hanno un motore monofase che si adatta ai classici impianti domestici.

Ben diverso è il caso di un artigiano che ha necessità della sega a nastro professionale per il suo lavoro.

Il nostro consiglio è di orientare il tuo acquisto in relazione all’utilizzo del macchinario per evitare di comprare un prodotto troppo o poco potente o peggio non adatto alle esigenze specifiche.

Il tipo di lama della segatrice a nastro

La particolarità delle lame per le seghe a nastro è proprio nel taglio: consente di tagliare ininterrottamente per avere aperture perfette e non discontinue.

La lama delle seghe a nastro, però, va scelta in funzione del materiale con cui si deve lavorare. Si tratta di prodotti in legno massello, materiali in PVC o truciolato? Devi lavorare i metalli e nello specifico il ferro oppure materiali plastici o in gomma? In base al materiale da tagliare è possibile scegliere la lama giusta. In commercio ne esistono diverse:

  • Lama con denti a nastro
  • Lama a salto
  • Lama con denti seghettati
  • Lama ondulata
  • Lama senza gancio

La lama della segatrice a nastro va scelta anche in base alla dimensione. A questo proposito bisogna tener conto di diversi parametri tra cui:

  • i possibili surriscaldamenti durante il lavoro e in funzione al materiale su cui si esegue il taglio
  • l’evacuazione dei trucioli
  • la finitura che si desidera ottenere con il taglio
  • la sagoma che si vuole realizzare

Questa mini guida ti aiuterà a capire come scegliere il tuo strumento da lavoro a seconda delle dimensioni e della tipologia della lama. Per conoscere tutto sulle seghe a nastro, però, continua a seguirci sul nostro blog. Riceverai informazioni utili sul settore con aggiornamenti costanti e studiati per aiutarti a scoprire questo mondo.

Come decorare lo specchio della propria camera

Chi di voi non ha in casa almeno uno specchio? Si può parlare di lui come uno dei pochi elementi essenziali per tutti. Ci sono specchi molto particolari, di forme strane ed originali, super colorati ed allegri ed altri semplici che però non soddisfano chi li possiede. In questo caso, è possibile modificarli in base ai propri gusti.

In realtà le decorazioni dipendono molto dalla forma dello specchio, se ha il vetro abbastanza grande, è possibile usare i contorni occupandoli con delle scintillanti pailettes o dei glitter anche sulla struttura che può essere di qualsiasi materiale e creando ad esempio dei petali tutt’intorno, lasciando libero solo il centro che potrà continuare a svolgere la sua funzione.

Per chi invece ha uno specchio quadrato o torno ed ama il mare, quale idea migliore, se non quella di fare una passeggiata rilassante al mare, cercare le conchiglie e attaccarle lungo la cornice?

Se poi si ha la dote artistica, basta prendere dei colori e iniziare a dipingere i contorni del vetro, creando qualsiasi disegno coloratissimo; in questo modo lo specchio sarà unico nel suo genere e sicuramente originale.

La stessa cosa potrà essere fatta, tralasciando la cornice, e disegnando qualcosa come un fiore, un cuore, delle stelline lungo un lato o un angolo dello specchio. Anche in questo modo l’elemento d’arredo che popola tutte le case, riuscirà a richiamare l’attenzione di chi entra su di sé e a rendere soddisfatto chi lo usa.

Per gli amanti della natura, perché non coprire l’esterno del vetro, con dei rametti di legno e delle foglioline attaccate sopra? Ovviamente le foglie dovranno essere finte, qualora si voglia sfruttare la natura al 100%, sarebbe meglio cambiarle prima che si secchino.

Se invece si possiede uno specchio rotto, armandosi di colla e soprattutto di pazienza, si potrebbero attaccare i vari pezzetti sulla cornice dello specchio da decorare, per rimanere in tema.