I trucchi per coltivare delle piante di cannabis autofiorenti outdoor in vaso

Conoscere i trucchi per coltivare delle piante di cannabis auto fiorenti outdoor in vaso permette di avere successo nella raccolta finale del prodotto. Le piante maturano nel giro di 60–90 giorni. Calcolate bene quindi il momento della semina per sapere in anticipo quando avverrà il raccolto.

Come avere successo nel coltivare piante di cannabis auto fiorenti

La Cannabis autofiorente è una pianta che cresce facilmente e con facilità: si adatta a vari ambienti ed è facilmente gestibile grazie ad una dimensione finale abbastanza compatta. Visto che si possono coltivare in vaso, potete scegliere se tenerle indoor, magari in una serra, oppure all’esterno.

Ovviamente la coltivazione all’aperto consentirà alle piante di godere pienamente della luce del sole così da ottenere piante “grasse” e cime folte. Inoltre se la pianta ha il clima giusto potrete avere più raccolti stagionali.

Questa tipologia di verzura è poco esposta ai parassiti poiché ha una crescita molto rapida e si adatta anche a spazi ristretti come piccole serre, terrazze, balconi e giardini o per coltivazioni guerrilla.

La velocità di crescita di queste piante è un vantaggio per alcuni aspetti, ma in caso di errori di coltivazione porterà ad un impoverimento della pianta con conseguente minor produttività. Scegliete la marijuana adatta al vostro clima: se la vostra zona è abbastanza fredda, dovrete scegliere una tipologia di autofiorente resistente alle basse temperature e soprattutto alla muffa (nemico numero uno della cannabis).

Ecco dei semplici trucchi per coltivare pianti autofiorenti outdoor in vaso senza scontrarsi con amare delusioni

1 – Dove reperire i semi di cannabis

Molte tipologie di semi sono disponibili su internet a prezzi relativamente accessibili. Vi basterà digitare la ricerca semplice su Google: “Dove posso acquistare semi di marijuana di buona qualità” per ottenere oltre 3 milioni di risultati! Ovviamente prima di comprare valutate bene le recensioni degli esperti sulle qualità migliori di semi di Ganja da coltivare in Italia.

2 – Quando piantare la cannabis:

Per coltivare piante di tipologia fotoperiodica outdoor, suggeriamo di piantare i semi a primavera inoltrata. Nei mesi estivi le piante saranno nella loro fase vegetativa ed alla fine dell’estate, con la fioritura potrete effettuare la raccolta delle ricche fronde.

Diversamente potrete piantumare le autofiorenti in qualsiasi periodo dell’anno, visto che esse non seguono la ciclicità dell’illuminazione del sole. Ovviamente si tratta sempre di piante, e la luce (almeno una decina di ore al giorno) è indispensabile per la loro sopravvivenza. Questo significa che le giornate più luminose delle belle stagioni sono le più indicate.

3 – I germogli di Ganja

Molti coltivatori fanno germogliare i semi in un bicchiere con acqua o altri in uno scottex umido, noi vi consigliamo di piantarli direttamente in vaso per evitare un trapianto che potrebbe rallentarne la crescita.

Il vaso adatto alla coltivazione è di circa 15 litri di capacità (per contenere debitamente la pianta anche quando crescerà). La costituzione di queste piante è compatta e non hanno bisogno di troppa acqua alla volta, ma di annaffiature costanti.

4 – Terreno & parassiti

Il terriccio dovrà essere di ottima qualità ed essere addizionato di macronutrienti come: azoto, potassio e fosforo (NPK). Vi consigliamo di utilizzare prodotti a rilascio graduale al fine di dare alle piante tutto il nutrimento di cui hanno bisogno e di fornire loro quotidianamente solo un po’ d’acqua.

Per la crescita delle piante autofiorenti in vaso, potrebbe essere una buona idea inserire il tutoraggio, ovvero strutture che sostengano e guidino la pianta. I materiali adatti sono il legno o il bambù; esistono anche alcuni tipi di paletti in metallo.

Contro i parassiti, si possono sfruttare altre piante come basilico, melissa o aneto, che allontanano gli insetti nocivi. Anche alcuni funghi benefici (micorrizici) bloccano i microorganismi nel terreno dannosi per le radici. Infine, contro gli animali più grandi, come uccelli o gatti, è possibile installare reti metalliche o recinti.

5 – La raccolta della Marijuana autofiorente

Nell’arco di circa 8-10 settimane sarete lieti di effettuare la raccolta delle belle cime corpose delle vostre autofiorenti. Il momento della raccolta sarà facilmente riconoscibile perché i pistilli dei cimini che nascono bianchi diventano marroni. Se volete essere sicuri di sapere, se è il momento di raccogliere le cime della cannabis, dovete armarvi di lente di ingrandimento e controllare la colorazione dei tricomi (piccole escrescenze a forma di fungo): essi nascono trasparenti e quando la pianta è abbastanza matura per la raccolta diventano ambrati. Potete dunque raccogliere i rami della vostra amata Maria tagliandoli alla base e portarli in casa al sicuro.

6 – L’essiccazione e la concia della Cannabis

Per quanto concerne l’essiccazione deve durare almeno 1-2 settimane in ambiente ad umidità e temperatura controllata: le fronde saranno da appendere a testa in giù, in modo di far scendere la linfa alle estremità delle cime. Una volta pronte, selezionate le cime e le foglie più ricche.

Al termine della selezione chiudete le cime essiccate in vari barattoli in vetro (da marmellata o simili) riempiendoli per 2/3 del loro volume e riponeteli al buio e al fresco. Aprite i barattoli una volta ogni giorno per far cambiare aria e controllare lo sviluppo di eventuali muffe (se ci fosse della muffa la cima va buttata). Dopo 15 giorni la vostra erba della giovinezza sarà pronta.